Sars CoV2, Beneduce: cure uguali a Sud come a Nord

Apr 6th, 2020 | Di cc | Categoria: Salute

Valerio Giuseppe Mandile

 

Napoli. Flora Beneduce, consigliera regionale della Campania di Forza Italia e componente di spicco della Commissione Sanità campana, sollecita il governatore Vincenzo De Luca a definire subito un piano di assistenza domiciliare

La primaria degli ospedali riuniti della Campania chiede che si agisca “in un’ottica di unità, perché se alcune cure danno risultati positivi è giusto estenderle a tutto il Paese. Senza lasciare fuori il Sud e la Campania che sono a corto di terapie intensive”.

Sottolinea che “la somministrazione in via precoce, a domicilio, ai malati sintomatici di farmaci come la clorochina e l’idrossiclorochina, è stata avviata in alcune regioni italiane, su autorizzazione di AIFA” e questi medicinali, “pur essendo fuori indicazione, pare si stiano rivelando efficaci se utilizzati agli esordi dell`infezione da Covid19”.

Beneduce focalizza quale meta il  “concentrarsi sui malati che restano a domicilio”, ovvero coloro che non presentano sintomi importanti, “e per i quali si è rivelato inefficace il solo utilizzo del paracetamolo”.

 

Beneduce ha inviato nei giorni scorsi uno scritto urgente al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, del quale ha chiesto l’immediato intervento. In esso mette in rilievo l’importanza di “un articolato ed efficace programma di potenziamento dell’assistenza domiciliare basato sulla prevenzione e non sull’emergenza”.

La primaria degli Ospedali riuniti della Penisola sorrentina, pensa che vada “realizzato con assoluta immediatezza un piano di assistenza domiciliare per contrastare il Covid19 nelle prime fasi, a casa, in modo da rallentare la malattia ed evitare la pressione sulle terapie intensive”, reparti che nella nostra regione purtroppo hanno posto molto limitati, in rapporto al numero degli abitanti (circa il 10% di quella nazionale).

Evidenzia quanto sia importante cercare di prevenire l’aggravamento della malattia perché non c’è abbastanza disponibilità per potere assistere molti pazienti in terapia intensiva. Evidenzia che la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, della Campania ha provveduto già ad attivarsi con un vademecum sulla gestione domiciliare della terapia precoce per il Covid19.

 

Per Beneduce è indispensabile “stilare linee guida che rendano uniformi in tutte le regioni l’adozione di protocolli circa l’uso domiciliare di alcuni farmaci”. Per raggiungere tale obiettivo “va compulsato l’Istituto Superiore di Sanità.

Indica poi quale esempio il modello sanitario del Veneto, similare in Piemonte ed Emilia Romagna, sottolineando che l’epidemia è giunta inizialmente al Nord dove è esplosa in maniera massiccia e le Regioni settentrionali “hanno gestito per prime la pandemia, con numeri importati”. Perciò  “devono rappresentare un esempio da seguire in questa fase di affanno del sistema sanitario campano”.

 

Oltre alla missiva di Flora Beneduce, che AIFA e Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Napoli hanno avviato lo studio per l’utilizzo di Tocilizumab nella malattia causata dal Sars CoV2. Se ne di sta parlando pressoché quotidianamente per i confortanti risultati che si stanno raggiungendo, tanti che su esso sono concentrare grandi speranze, in Italia come all’Estero, in particolare riguardo al protocollo definito dalla equipe del prof. napoletano Paolo Antonio Ascierto, eccellente ricercatore oncologo.

I massimi specialisti stanno valutando l’efficacia e la sicurezza del tocilizumab nel trattamento della polmonite quale complicanza del Covid19 causato dal nuovo coronavirus.

A promuoverlo sono l’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Napoli con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e l’IRCCS di Reggio Emilia, e la Commissione Tecnico Scientifica di AIFA. Esso scaturisce da una stretta intesa e fattiva collaborazione tra varie istituzioni pubbliche, tese a valutare gli effettivi benefici di tale farmaco - approvato e usato con ottimi risultati per l’artrite reumatoide - nei pazienti contagiati  gravemente.

Si stanno ottenendo dati scientificamente validi sul trattamento e l’uso già diffuso può sostenere un nuovo valido percorso per definire tutti i trattamenti e valutarne in maniera sistematica l’impatto terapeutico.

Lo studio di fase sul primo gruppo prevede il trattamento di 330 pazienti ricoverati per polmonite da Covid19 che mostrano i primi segni di insufficienza respiratoria o siano stati intubati entro le ultime 24 ore, e serve a verificare un’ipotesi di riduzione della mortalità.

La raccolta dati o studio osservazionale effettuati sul secondo gruppo, è finalizzato a migliorare le modalità di gestione dell’attuale emergenza ed è destinato ai pazienti intubati da oltre 24 ore e a quelli trattati prima della registrazione.

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