Mentre il mondo sta affrontando la pandemia del Coronavirus, mentre la Sanità pubblica ha bisogno di un sostegno economico per far fronte alle emergenze, mentre eroico è il personale sanitario, mentre si cerca di far fronte ad una crisi economica epocale, mentre il popolo italiano (inclusi capitalisti illuminati) sta erogando denaro alla Sanità, turpi gnomi della finanza già si stanno leccando i baffi nel pensare al fiume di denaro che speculativamente incasseranno quando l’emergenza sarà passata e l’economia riprenderà.

A tutto questo aggiungasi il disgusto nel leggere che coloro che cercavano visibilità e gloria arricchendo eroi della pedata per dare circenses ai consumatori dello sport professionistico, ora che i giochi sono sospesi, chiedono sostegno ed aiuto al Governo.

In caso di emergenza nazionale lo può ed a nostro giudizio, deve fare imponendo che a tutti coloro (sono centinaia di migliaia) che hanno redditi superiori a 5.000 euro netti mensili, che non son pochi, sia imposto che la somma eccedente sia incamerata dallo Stato per far fronte alle spese sanitarie. Un atto di giustizia sociale per salvare vite umane che, diversamente, andrebbero in Paradiso, assodato che la Chiesa, come in guerra, concede loro la remissione dei peccati anche se non si sono confessati. 

                                                                                           I membri del tavolo Hemingway che <stannoincasa> ma dialogano via e.mail, da sempre propugnatori del principio “un tetto ai meriti, una soglia ai bisogni”, propongono che lo Stato applichi, come nel caso attuale di emergenza nazionale, tale principio.

Il Parlamento, i cui membri (per quanto ci consta, una sola lo ha fatto) si tengono ben stretti le loro prebende, facciano questa legge. Il popolo recupererebbe fiducia nelle Istituzioni.