Il Sole 24 Ore: il patto di Napoli tra Conte e Macron rilancia i rapporti tra Italia e Francia
Feb 29th, 2020 | Di cc | Categoria: PoliticaNAPOLI – Al palazzo Reale di Napoli il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà insieme al presidente francese, Emmanuel Macron, il “Patto di Napoli”: un lungo, dettagliato elenco dei settori in cui Roma e Parigi intendono d’ora in poi camminare fianco a fianco nell’interesse comune di rafforzare l’integrazione europea gettandosi alle spalle incomprensioni e polemiche. Un primo significativo passo per arrivare a quell’Accordo del Quirinale al quale aveva lavorato fino a due anni fa una commissione congiunta di esperti.
Conte e Macron presiederanno i lavori del vertice bilaterale che vedrà la presenza di 11 ministri italiani e altrettanti francesi (Esteri, Interno, Giustizia, Difesa, Economia, Trasporti, Ambiente, Cultura, Istruzione, Ricerca, Affari europei). L’ultimo vertice bilaterale Risaliva a Lione, tre anni fa. In mezzo un rapporto altalenante che ha visto spesso rapporti tesi come quelli sul dossier migranti, la vicenda Fincantieri Stx e perfino una grave crisi diplomatica nel febbraio di un anno fa quando l’allora vicepresidente del Consiglio (oggi ministro degli Esteri) Luigi Di Maio si recò a Parigi per dare sostegno ai settori più violenti dei “gilet gialli”, episodio che indusse la Francia a richiamare in patria l’ambasciatore francese a Roma.
Conte e Macron davanti al Cristo velato di Sansevero
Il vertice avrà un prologo culturale oggi pomeriggio quando i due Capi di Governo visiteranno la Cappella di Sansevero dove si trova la famosa statua del Cristo velato di Giuseppe Sanmartino e poi al Teatro San Ferdinando. Già prima verso le 14 il ministro degli esteri di Maio avrà una colazione di lavoro con il suo omologo francese Yves Le Drian sui temi dell’attualità internazionale dalla Libia alla Siria. Ma il primo scambio di informazioni riguarderà sen dubbio la collaborazione per contenere e curare l’epidemia da coronavirus soprattutto dopo il primo morto registrato ieri a Parigi. Alle 16 avrà inizio il vertice con l’arrivo di Conte e Macron in Piazza del Plebiscito con gli onori e la foto di famiglia.
Sarà poi la volta degli incontri bilaterali
I ministri Gualtieri e Patuanelli avranno due incontri individuali con il ministro Le Maire (il primo si svolgerà prima della foto di famiglia, il secondo dopo). Sarà poi la volta degli incontri settoriali mentre alle 17,30 si svolgerà la riunione plenaria e alle 18,45 la firma degli accordi. La conferenza stampa è prevista alle 19. In serata è prevista una cerna e un programma musicale al Teatro San Carlo. Macron farà poi rientro a Parigi in serata.
Dall’emergenza Coronavirus al futuro dell’Europa
Il colloquio tra Conte e Macron comincerà dalla lotta all’epidemia del Coronavirus individuando forme di collaborazione in un settore come quello della salute pubblica escluso dai Trattati europei. I due capi di Governo affronteranno le questioni relative al futuro dell’Europa, al dossier migranti alla luce del nuovo Patto Ue su migrazioni e asilo, la riforma dell’Unione bancaria, il Green deal, la crisi libica, la situazione in Iraq, Siria e Turchia. Ma ci sarà spazio anche per discutere questioni bilaterali a cominciare dalla Torino-Lione e dalla cooperazione industriale a seguito della vicenda Fincantieri Stx. Senza dimenticare la cooperazione culturale scientifica e tecnologica.
Oltre al Patto Conte-Macron verranno firmati tre accordi: uno nel settore della cantieristica militare, un secondo tra i ministri della Ricerca per la collaborazione nella stazione italo-francese di Concordia in Antartide ed un terzo tra Cdp e BPI France nel settore finanziario.
Firma accordo Guerini-Perly su cantieristica militare
Il Patto di Napoli, nel riaffermare la piena collaborazione nel campo della politica estera e di sicurezza comune europea il ministro della Difesa Lorenzo Guerini firmerà con la collega francese Florence Perly un accordo nel settore della cantieristica navale militare. “Questa firma – precisa il Patto di Napoli – sancisce il sostegno dei due Stati per la joint venture Naviris creata da Naval Group e Fincantieri, concretizza il progetto avviato al precedente vertice di Lione. Questa alleanza consentirà di coordinare le strategie industriali internazionali, con la definizione comune di un portafoglio di opportunità di esportazione”. Più in generale Francia e l’Italia “intendono rafforzare ulteriormente il loro ruolo guida nell’attuazione di nuove iniziative di difesa europee nel campo delle capacità attraverso la cooperazione strutturata permanente (PESCO), il Fondo europeo di difesa (EDF) e il futuro Strumento Europeo per la Pace (SEP). Italia e Francia concordano anche nel “proseguire lo sviluppo di progetti di capacità congiunta nel settore della difesa e dello spazio, al fine di dotarsi di sistemi efficienti e pienamente interoperabili e per costruire una base industriale di tecnologia europea e difesa competitiva”.
Libia: Marine Italia e Francia impegnate per stabilità
“La stabilità di lungo termine del Mediterraneo e dell’Africa sub-sahariana, resta – è scritto nel Patto di Napoli – una priorità assoluta per l’Italia e per la Francia, per il raggiungimento della quale è importante promuovere l’utilizzo delle risorse energetiche della regione come fattore di inclusività e di cooperazione geo-politica”. I due Paesi si mobiliteranno quindi per promuovere investimenti sostenibili in Africa. Francia e Italia ribadiscono poi “la necessità di un’azione risoluta per combattere la tratta di esseri umani, favorire una gestione ordinata delle migrazioni e lottare contro il terrorismo”. Italia e Francia “si impegnano anche attraverso l’incremento dell’interoperabilità tra le rispettive marine a garantire la sicurezza marittima, inclusa la salvaguardia della libera navigazione nel Mediterraneo orientale, che è oggi lo scenario di crescenti tensioni”. Sulla crisi libica “Italia e Francia sostengono con convinzione il percorso definito dalla Conferenza di Berlino, per una soluzione pacifica del conflitto, guidato dalle Nazioni Unite, nel rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale del Paese” e condannano tutte le interferenze esterne e la violazione dell’embargo delle Nazioni Unite sulle armi.
Anche il Sahel è una regione strategica per la rispettiva sicurezza nazionale ed europea e per il controllo dei flussi migratori. Secondo Conte Macron è dunque “necessario rafforzare l’impegno dell’Unione Europea, in particolare attraverso gli strumenti dell’azione esterna e delle missioni di Sicurezza e Difesa, per un più incisivo sostegno ai Paesi del G5 e alla Forza Congiunta del G5 Sahel, e un miglior coordinamento delle iniziative nell’ambito dell’Alliance Sahel”.
Migrazione e asilo: superare emergenza
L’Italia e la Francia sono convinte che l’Unione Europea debba superare una gestione delle crisi migratorie dettata dall’emergenza, promuovendo - come stabilito dai Trattati - una politica in materia concretamente europea di migrazione e di asilo, basata sulla solidarietà e l’equa ripartizione della responsabilità fra tutti gli Stati Membri. A tale scopo, i due Paesi sosterranno lo stanziamento di adeguate risorse nel prossimo bilancio europeo per il 2021-2027 e la previsione di regole funzionali per il loro utilizzo. Il “Nuovo Patto sulle migrazioni e l’asilo” annunciato dalla Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, dovrà costituire un primo passo in questa direzione. Italia e Francia considerano il pre-accordo di Malta un esempio da seguire e da rafforzare per una gestione realmente europea delle procedure SAR. Il Sistema Europeo di Asilo dovrà essere ripensato secondo la logica della solidarietà e della responsabilità e dovrà garantire un efficace sistema di rimpatri dei migranti irregolari, anche attraverso la firma di accordi di riammissione e di politiche di incentivazione e disincentivazione con i Paesi terzi.
Futuro dell’Europa e riforma delle istituzioni europee
L’Italia e la Francia sostengono il prossimo lancio della Conferenza sul futuro dell’Europa, che si chiuderà nel 2022 nel corso del Semestre francese di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Tale Conferenza è un’opportunità fondamentale per rafforzare le priorità dell’Unione e renderla più vicina alle esigenze dei suoi cittadini, coinvolgendo anche i Paesi candidati.
La Conferenza dovrà innanzitutto porsi all’ascolto dei cittadini e per questo dovrà focalizzarsi sulle concrete sfide che l’Europa sta affrontando e sulle risposte di lungo termine. L’Italia e la Francia rafforzeranno le sinergie per sviluppare una prospettiva condivisa nel corso dei lavori della Conferenza e punteranno a creare le condizioni per un autentico dialogo tra i due Parlamenti nazionali e le rispettive società civili, organizzando in particolare processi deliberativi di cittadini.
Riforma Mes: ponderare con attenzione
Secondo Italia e Francia “occorre proseguire il lavoro sull’insieme degli elementi che contribuiscono al rafforzamento dell’Unione bancaria ponderando con attenzione elementi di riforma del MES mentre si definisce il sistema europeo di garanzia dei depositi bancari (EDIS), nonché con progressi concreti a favore di una vera e propria integrazione del mercato bancario europeo, che non penalizzi gli istituti finanziari per i titoli di Stato che detengono.”
Cambiamenti climatici e Patto verde europeo
Il salto di qualità nella collaborazione bilaterale si colloca sullo sfondo della sfida epocale dei cambiamenti climatici, che rappresenta oggi un tema prioritario per lo sviluppo di progetti e iniziative di collaborazione, a partire dalla CoP 26, nel cui quadro l’Italia organizzerà a Milano in autunno un evento per i giovani e la Pre CoP.
L’Italia e la Francia intendono accelerare la transizione verso la neutralità climatica al 2050, sostenendo il Patto verde per l’Europa presentato dalla Commissione europea.
Torino-Lione: dialogo strategico tra due governi
Italia e Francia “riconfermano il loro interesse strategico per lo sviluppo della mobilità passeggeri e merci nel rispetto dell’ambiente, con un’attenzione particolare alle nuove infrastrutture transalpine, essenziali per il riequilibrio modale. Sottolineano l’importanza dell’ultimazione della sezione transfrontaliera della linea Torino-Lione in corso con il fondamentale contributo UE, confermato al 40%, ma di cui è atteso, nel nuovo Grant Agreement, l’annunciato incremento al 55%.” Nel confermare il ruolo delle Commissioni Intergovernative, “i due Governi avviano a livello politico, un “Dialogo Strategico Trasporti” con cui definire, tra l’altro, la richiesta di finanziamento europeo alle tratte di accesso al tunnel di base, nonché il sostegno all’Autostrada Ferroviaria Alpina.
Gerardo Pelosi