Il Chievo fa paura, ma al San Paolo è 2-0 per il Napoli
Dic 20th, 2009 | Di cc | Categoria: Calcio, SportReti: 7′ rig. Hamsik, 87′ Quagliarella
Napoli: De Sanctis, Aronica, Campagnaro (89′ Rinaudo), Cannavaro, Maggio, Zuniga (46′ Contini), Gargano, Hamsik, Pazienza, Denis (69′ Bogliacino), Quagliarella. All.: Mazzarri.
Chievo: Sorrentino, Mantovani, Morero, Sardo, Yepes, Luciano, Marcolini (81′ Ariatti), Pinzi (60′ Bentivoglio), Rigoni, Abbruscato (65′ Granoche), Pellissier. All.: Di Carlo
Ammoniti: Sorrentino, Rigoni, Ariatti (C), Aronica, Cannavaro, Campagnaro, Quagliarella, Contini (N)NAPOLI - Una gara tutt’altro che abbordabile per gli uomini di Mazzarri quella giocata oggi al San Paolo contro il Chievo di De Carlo. Così come previsto nei giorni scorsi, la squadra veneta ha cercato ad ogni costo di imporre il proprio gioco, non lasciandosi intimidire dall’avverso fattore campo nè dal blasone della squadra che aveva di fronte. E, a dire il vero, per lunghi tratti della gara ci è anche riuscita, costringendo il Napoli a giocare continuamente di ripartenze.
Nella formazione iniziale degli azzurri c’è spazio per Zuniga, che si va a sistemare sul centro-sinistra, con Salvatore Aronica alle sue spalle. In attacco, complice la squalifica di Ezequiel Lavezzi, è Denis il partner di Fabio Quagliarella.
E’ la squadra avversaria a partire subito bene, grazie all’ottima spinta sulle fasce e ad alcune disattenzioni di troppo di alcuni calciatori del Napoli. E’ il 3′ quando Abbruscato, servito bene dalla destra, colpisce debolmente di testa, concludendo tra le braccia di Morgan De Sanctis.
Passano appena 180 secondi e una ripartenza azzurra, ben architettata da Gargano, favorisce Denis a tu per tu con Sorrentino: il portiere gialloblu non può far altro che atterrarlo, costringendo l’arbitro Bergonzi a decretare il calcio di rigore. Sul dischetto ci va Hamsik che non tradisce: è lo 0-1 che significa ottavo gol stagionale per il centrocampista slovacco.
Al 12′ ci prova Zuniga, che dalla sinistra si libera dell’avversario e calcia a lato. La gara dell’esterno colombiano, come ci si poteva facilmente attendere da un esterno destro con compiti prevalentemente offensivi adattato sul versante opposto faccia a faccia con un cliente scomodo come Luciano, è da giudicarsi ampiamente sotto la sufficienza, a causa di una fase difensiva lacunosa e disattenta. L’esterno brasiliano del Chievo, infatti, riesce durante tutta la gara ad essere il calciatore più in evidenza della propria formazione, grazie ad una velocità esplosiva e ai continui cross. Una dimostrazione pratica si ha un minuto dopo, al 14′, quando Luciano offre a Pelissier un cross sul quale l’attaccante si fa trovare pronto, ma De Sanctis è attento e riesce a deviare.
Al 23′ gli ospiti si producono in un’azione fotocopia, e stavolta il centravanti seguito in estate dal Napoli si fa bloccare la sfera dal portiere azzurro.
Un minuto dopo, un passaggio sbagliato di Zuniga costringe Aronica al fallo su Eriberto in corsa, con il difensore siciliano che si busca un cartellino giallo. E’ il 29′, invece, quando Marcolini calcia una punizione angolata, sulla quale De Sanctis effettua un volo elastico che, per la verità, sembra essere più a beneficio dei fotografi.
Da segnalare, nel corso della prima frazione, un richiamo dell’arbitro Bergonzi nei confronti della panchina del Napoli, a causa di un laser utilizzato da qualcuno in tribuna. E’ questa, purtroppo, la nuova tendenza degli stadi italiani e i precedenti delle scorse settimane già non si contano più.
In questo primo tempo, nel quale si mette in luce un eccezionale Pazienza, ancora una volta protagonista di una gara da leone arricchita da alcuni lanci millimetrici (almeno fin quando il fisico ha retto), il Napoli ha evidenziato la difficoltà di effettuare il passaggio “decisivo” per mettere gli attaccanti in condizione di segnare.
Ma occorre far scorrere le lancette fino al 6′ per assistere ad un’azione degna di tal nome: Gargano offre un assist ad Hamsik, che al volo scaglia un tiro centrale che non sorprende Sorrentino.
Al 13′ sono ancora i padroni di casa a sprecare una buona occasione, dopo un paio di lampi degli ospiti fermati in prossimità della rete dal guardalinee. In questo caso, Quagliarella parte con un attimo di ritardo su un buon assist di Hamsik, prima di farsi ammonire per aver lanciato la palla lontano.
Se sulla sinistra il Napoli sembra correggere bene in corsa il proprio assetto, sulla destra c’è un Cristian Maggio non brillantissimo, così come a Cagliari, il quale non riesce quasi mai a spingere ed a mettere al centro cross pericolosi.
Al 19′ sono ancora gli uomini di De Carlo a mettere i brividi al pubblico del San Paolo, con Rigoni che pesce bene Pelissier in area, dimenticato dalla retroguardia azzurra, ma il suo diagonale sfiora di pochissimo il palo.
Pochi minuti dopo Bogliacino prende il posto di German Denis, che lascia il campo dopo una buona gara ricca di sacrificio e di “botte” e al 25′ Quagliarella serve bene Maggio, il quale a pochi metri dall’estremo difensore avversario incespica sulla sfera buttando alle ortiche una limpida occasione.
Stessa scena cinque minuti dopo: è ancora Quagliarella a lanciare in profondità Hamsik, il quale dopo aver eluso l’avversario diretto, calcia fuori a tu per tu con Sorrentino.
A parte le occasioni più limpide, è il Chievo che tiene in mano il pallino della gara, mentre il Napoli soffre l’assenza di un vero uomo d’ordine a centrocampo.
Ma al 42′ ci pensa l’idolo dei tifosi, Fabio Quagliarella, a scrivere la parola fine alla gara. Lanciato al millimetro da Mariano Bogliacino, l’attaccante stabiese sigla il 2-0 infilando un preciso rasoterra nella rete veronese. La rete è il giusto premio per una gara di sostanza, condita da due assist che sarebbero dovuti essere sfruttati al meglio dai suoi compagni.In una gara nella quale “sono stati fatti due passi indietro sotto il punto di vista del gioco“, come lo stesso Mazzarri ha dichiarato al termine, gli azzurri ottengono tre punti importantissimi, che assicurano serenità per questa sosta natalizia. Le gare non dominate ma vinte, infatti, sono quelle che meglio di tutte offrono ad una squadra già in salute la consapevolezza di poter centrare grandi traguardi. Per il tecnico azzurro un risultato storico: era dalla stagione 1974/1975, infatti, che gli azzurri non inanellavano una così lunga serie di risultati utili. Con la vittoria di oggi sono 10, ottima base di partenza per il nuovo anno.
Roberto Basile