A Positano la tradizionale Festa del Pesce
Set 27th, 2019 | Di cc | Categoria: Spettacoli e CulturaLa spiaggia di Fornillo anche stavolta è pronta per l’evento clou della Costa d’Amalfi, con il quale i positanesi concludono alla grande il periodo caldo. Musica, balli, fuochi pirotecnici spettacolari e piatti tipici
Valerio Giuseppe Mandile
Positano. Ancora una manciata di ore e sarà nuovamente “Festa del Pesce”! Allegra, sfolgorante, intrigante, irriverente, trascinante, buongustaia, frizzantins, musicale e ballerina. E pure spettacolare, con i suoi famosissimi fuochi dalla Torre!
Un gran divertimento per tutti insieme ai piaceri della tavola tipica positanese: tante specialità da gustare: totani con tubetti e pure con patate, pasta al profumo di alici,. Immancabile, la frittura di paranza, calca calda e dorata, una bontà! E, poi, il polpo pressato, sapientemente condito e accompagnato degnamente, la deliziosa granita di limoni nostrani e gli stuzzicanti babà al limoncello “uno tira l’altro.. e chi smette più..?”.
Musica e ancora musica, ritmo. Voci: intense e melodiose, graffianti, originali.. sul palco, Jodi Phillis, A’ Paranza do Tramuntano, i Sonacore, pilastri degli ultimi eventi, poi la dance - che non poteva mancare - col dj LILL8.
E per concludere: lo scenografico “Incendio della Torre”, pezzo forte di una serata che sarà ancora una volta indimenticabile!
L’appuntamento è per sabato 28 settembre, ultimo sabato del mese, come vuole una tradizione consolidata. La famosa Festa del Pesce saluta l’estate che ufficialmente ci ha già lasciati e darsi appuntamento alla prossima estate!
È diventata un’istituzione per il territorio, la più attesa, la più coinvolgente, nata in maniera spontanea. Il suo luogo elettivo è
l’accogliente e bellissima Spiaggia di Fornillo, cinta dalle due torri secolari tra cui una, quella situata proprio alla fine, ne prende il nome e ne è il simbolo consolidato.
Secondo tradizione, sarà “incendiata” e con un effetto coreografico magnifico, sembrerà che vada a fuoco, proprio
come accadeva durante le incursioni saracene.
Per la XXVIII edizione, si incomincerà alle ore 17 con partenza da piazza dei Mulini, un’allegra brigata di trampolieri e giocolieri, pazzariello in testa, scorterà turisti e visitatori al molo della Spiaggia Grande, dove saranno accolti con un buon bicchiere di sangria. Poi, l’imbarco sulle navette traversata per raggiungere la Spiaggia di Fornillo, tutta illuminata a festa e completamente libera da sedie a sdraio, lettini e ombrelloni, per consentire di festeggiare e di ballare fino a notte fonda.
Di contorno, ma bisognerebbe dire protagonista, un panorama di bellezza unica e indimenticabile.
Mè questa l’unica occasione nel periodo caldo per ammirare la pittoresca spiaggia illuminata a festa e libera, che riprende l’aspetto di spiaggia dei pescatori, come era un tempo.
Dalle 19,39, via libera al pranzo e ai numerosi brindisi. Gli introiti saranno devoluti alla Croce Rossa d’Amalfi e ad associazioni solidali territoriali.
E si ballerà fino a notte, aspettando l’ ”Incendio della Torre”, il momento più bello ed entusiasmante che conclude la kermesse.
Ardua scelta tra le gustose pietanze locali a disposizione nei vari stands, una più appetitosa dell’altra… converrà provarle tutte!
Tubetti e totani, pasta al profumo di alici, frittura di paranza dorata e fragrante preparata al momento, totani e patate, e il kebab di polpo inserito nelle ultime edizioni. Ancora, la freschissima granita di limone preparata con i dolcissimi e rinonati agrumi locali. Infine, il babà al limoncello per concludere con gusto.
Gli stabilimenti balneari di Fornillo forniranno ospitalità agli avventori. Inoltre, a La Marinella Ristorante Bar, anche l’area stampa e postazione foto e riprese, in posizione favorita dalla quale si ha la visuale di tutta la spiaggia con la torre Clavel giusto di fronte, a fare bella mostra di sé.
Per quanto riguarda la parte spettacolo, sul palco si alterneranno i vari artisti: la cantante australiana Jodi Phillis, attualmente a Positano, che presenterà tra i suoi brani uno dedicato a Vali Myers. E ci saranno i bravissimi Sonacore con il ritmo popolare che trascina tutti. E, quindi, forza con le danze sulla spiaggia che si trasformerà nuovamente in una immensa sala da ballo a cielo aperto!
E, poi, la dance del dj LILL8 che farà sicuramente scatenare i presenti.
Lo spettacolo finale dei fuochi pirotecnici che tingeranno il cielo, la torre e il mare di rosso come il fuoco e come il sangue, è previsto intorno alle ore 23.30.
Abili fuochisti, i migliori della zona, simuleranno in modo suggestivo i tanti incendi saraceni di un passato lontano, quando i saraceni arrivavano sulle loro temute imbarcazioni e mettevano a ferro e fuoco Positano, costringendo la popolazione a rifugiarsi sulle montagne ed in particolare a Monte Pertuso.
“Con grande soddisfazione va detto che il gruppo di volontari impegnati per rendere questo evento grandioso, cresce ogni anno che passa. Anche stavolta, la macchina organizzativa è pronta per accogliere nel migliore dei modi il pubblico - afferma Paolo Marrone, deus ex machina della Festa, e voice dei Sonacore, che con massimo impegno l’ha portata ai grandi riscontri ultimi. Con lui, l’instancabile Daniele Esposito “il guardiano della Torre”, tra i più operativi nel gruppo dei fondatori che hanno recuperato la manifestazione nata spontaneamente, ispirata ad un’antica leggenda che narra di tanti secoli fa, quando in un giorno di fine settembre, Ulisse, dopo essersi salvato dal canto ammaliatore delle sirene dell’isola de Li Galli, decise di fare rotta verso la vicina spiaggia di Fornillo alla ricerca di un poco di riposo per sé e i suoi marinai.
Era in viaggio alla volta di Fornillo, incrociò la barca di un pescatore, che portava il pesce appena pescato sulla terraferma. Man mano che si avvicinava alla spiaggia, intravide sempre più nitidi degli strani fuochi e udì l’eco di armoniose musiche sconosciute. Fu quando sbarcò che poté rendersi conto che quei fuochi erano braci su cui venivano arrostiti pesci, e le melodie provenivano dai tamburi e dai cembali che un gruppo di musici suonava con raro impegno, mentre aggraziate fanciulle danzavano, e c’erano giocolieri, trampolieri e cantastorie, e grandi otri con vino e miele che veniva distribuito ai partecipanti a questa magnifica festa, mentre le donne preparavano da mangiare pietanze gustose e odorose di buono, in calderoni neri fumanti che venivano poi offerti a tutti.
Il vecchio Benito spiegò a Ulisse che non appena gli abitanti del luogo avevano avvistato la sua nave, erano scesi in spiaggia per organizzare una degna accoglienza e accogliere gli stranieri al loro arrivo. Anche senza sapere chi fossero, perché per loro l’ospitalità era sacra e il forestiero era da considerare una ricchezza, giacché portatore di nuove esperienze e di nuovi pensieri.
Sulla spiaggia c’erano tanti giovani: Benito aggiunse con saggezza che questa antica consuetudine sarebbe stata tramandata a loro, con la speranza che in futuro altri volti e altre voci potessero animare quella spiaggia e potessero riscoprire questa tradizione, laddove si fosse perduta, e fare rivivere l’antico spirito dell’ospitalità del generoso popolo positanese.
Una bella serata, dunque, con tanta allegria, gusto territoriale, musica caratteristica, canti e balli, da vivere tutti insieme.