SONO RUMENI GLI STUPRATORI DI GUIDONIA
Gen 27th, 2009 | Di cc | Categoria: Cronaca NazionaleAi carabinieri sono bastate cinque giornate di indagini per identificare i sei romeni accusati di aver violentato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi a Guidonia, alle porte di Roma, una giovane di 21 anni e picchiato il suo fidanzato di 24 anni rinchiuso nel bagagliaio della loro auto senza poter difendere la sua compagna.
Il gruppo di extracomunitari si sentiva braccato e quattro dei romeni fermati stavano tentando la fuga e sono stati bloccati dai militari al casello autostradale di Tivoli. I sei sono tutti incensurati: quattro sono accusati di violenza sessuale e rapina aggravata mentre per due l’accusa è di favoreggiamento, perché avrebbero coperto il branco fornendo alla banda alloggio e protezione subito dopo lo stupro quando è scattata la caccia all’uomo. All’uscita dalla stazione dei carabinieri di Guidonia di uno dei sei romeni fermati per lo stupro c’é stato un tentativo linciaggio da parte della folla che assedia la stazione. L’arresto-record del branco mette fine all’incubo che in questi giorni ha tenuto alta la tensione, non ha risparmiato polemiche e strumentalizzazioni, ma ha anche innescato nel paese vicino a Roma manifestazioni di protesta sfociate la sera di sabato scorso in raid di stampo razzista: un gruppo di giovani che aveva partecipato a una iniziativa di Forza Nuova ha aggredito cinque albanesi e quattro romeni.
“Il 58% degli stupri, in Italia, è commesso da italiani, il 9% da romeni. A Roma i numeri sono diversi: il 35% è commesso da italiani e il 31% da romeni. Questo accade perché a Roma c’é una forte concentrazione, per questo l’emergenza campi nomadi è più forte”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni durante la trasmissione Porta a Porta spiegando quali sono le misure che si stanno attuando su questo tema. “Il primo atto - ha detto - è stato il censimento. Poi, entro fine maggio 2009, termineremo la programmazione degli interventi che prevedono lo smantellamento dei campi abusivi, la creazione di campi attrezzati e la scolarizzazione dei bambini che, secondo i dati del censimento sono circa la metà, spesso costretti alla prostituzione”.