Paura sul treno Roma-Napoli
Mar 12th, 2019 | Di cc | Categoria: Cronaca NazionaleMomenti di paura per i viaggiatori che, come tutti i giorni, stamattina (12/03/2019) si recavano verso i rispettivi posti di lavoro e studio nel capoluogo campano, a bordo del treno 12355 delle 6.37 da Formia per Napoli: uno dei tanti vecchi treni obsoleti e cadenti su cui i pendolari son costretti a viaggiare ogni giorno, tra guasti, malfunzionamenti e ritardi ormai cronici.
Poco dopo essere ripartiti dalla stazione di Falciano, intorno alle 7.00, improvvisamente hanno sentito un fortissimo rumore sotto i vagoni di coda: di metallo trascinato e pietre che schizzavano ovunque, mentre le carrozze sussultavano e ondeggiavano pericolosamente.
Quando il treno si è fermato, potendosi affacciare a controllare, hanno individuato un grosso ammasso di lamiera che accartocciandosi al passaggio del treno si era ridotto così, danneggiando alcune carrozze e rischiando di farle uscire dai binari…
Fatte le opportune verifiche e valutazioni tecniche, il personale del treno ha allertato i responsabili della rete ferroviaria per la rimozione del materiale, quindi, con quasi un’ora di ritardo il viaggio è ripreso verso la stazione di Villa Literno dove i passeggeri hanno potuto cambiare treno per proseguire il viaggio.
La prima ipotesi presa in considerazione per spiegare l’evento era stata quella di un pannello di lamiera di qualche struttura limitrofa, volato lì a causa del vento.
In un secondo momento, tra i pendolari che hanno vissuto in prima persona la vicenda, nel valutare e scambiarsi informazioni ha preso piede una seconda ipotesi: quella di un cedimento del treno, ossia che il pezzo di metallo possa essersi staccato da una carrozza centrale, dato che il problema si è avuto da metà treno ad andare indietro.
Ad avvalorare questa teoria, le seguenti osservazioni dei viaggiatori: al momento del passaggio non c’era vento talmente forte da far volare lamiere; dei ragazzi hanno affermato di aver sentito strani rumori sotto una carrozza centrale già dalla stazione di Sessa Aurunca, e di aver cambiato vagone per questo; se il pezzo fosse stato già sui binari, il macchinista avrebbe potuto vederlo e frenare prima; in quella fascia oraria circolano diversi treni, strano che nessuno dei treni precedenti siano
incappati in quella lamiera; a detta di chi l’ha vista più da vicino, la lamiera sembrava più spessa di quelle normalmente usate per le coperture.
Stando a quanto dichiarato sul sito di Trenitalia, sembra invece che il pezzo di lamiera sia stato portato sui binari dal vento forte nella notte.
I viaggiatori, spaventati dall’evento e amareggiati per i disagi conseguenti, invece continuano a credere più nel cedimento del materiale viaggiante, in quanto oltre maniera vecchio e obsoleto: munito ancora delle vecchie porte a soffietto di 30 anni fa…
Materiale che negli anni ha subito vari “restyling” estetici, ma mai veri upgrade tecnici… …e questo,
secondo le associazioni dei pendolari è il risultato delle privatizzazioni, che hanno creato un Privato
che opera in regime di Monopolio, soprattutto per quanto riguarda il trasporto regionale e
pendolare…Infatti, mentre per l’alta velocità Trenitalia ha investito milioni, arrivando addirittura per offrire il WiFi gratis ai passeggeri delle Frecce, ai pendolari ha raddoppiato il costo biglietto mantenendo, se non peggiorando, le condizioni di viaggio, tra binari eliminati, treni sporchi, climatizzazioni malfunzionanti, guasti vari e ritardi, che sono ormai l’unica cosa “puntuale” sulle tratte regionali.
Gabriele Gulia