Dietro le quinte di un sogno di beneficenza
Dic 28th, 2018 | Di cc | Categoria: EsteriConosciamo meglio le persone
Quest’anno il CONI Brasile chiude l’anno sportivo con una Festa dedicata alla Solidarietà. Nella Sala Roma al Consolato Generale d’Italia a Rio De Janeiro, ha avuto luogo Natale Solidale, un’iniziativa volta a raccogliere giocattoli per i bambini più bisognosi. L’evento è stato realizzato grazie alla sensibilità del Console Generale Paolo Miraglia del Giudice che ha aperto le porte del Consolato all’Ordine di Malta, al CONI Brasile e all’Associazione Mundo Brasileu, artefici di questa grande festa di beneficenza.
Reali protagonisti sono stati ragazzi del Liceo CIEP 305 ed altri bambini facenti parte del progetto “Pizzaioli per un giorno” i quali insieme ad esperti del settore hanno reso possibile la raccolta dei giocattoli.
Mario Tacconi, Carmine Marasco, Joao Bosco, chef di grande importanza hanno tutti contribuito alla realizzazione di questo speciale evento. D’eccellenza anche il lavoro fatto dal direttore del Liceo CIEP 305 Bruno Strato che insieme alla coordinatrice di danza Eduarda Almeida e al professore Roberto Williams, in soli tre mesi dai Giochi della Gioventù, ai quali il gruppo ha partecipato, hanno realizzato costumi, coreografie, balli della tipica Tarantella Napoletana.
Un particolare ringraziamento è stato espresso al giornalista Gianfranco Coppola, presidente dell’Associazione Mundo Brasileu che insieme al padre Patrizio Coppola e a Carmine Giannattasio sono venuti da Napoli a portare un messaggio di solidarietà e a donare una natività natalizia realizzata dai fratelli Ferrigno, grandi maestri pastorali di San Gregorio Armeno e una donazione di beneficenza di 2000,00 Reais all’Ordine di Malta.
” Giorni in cui la solidarietà si manifesta tra lustrini, paillettes, sorrisi, fisici curati, beneficenza al caviale tra 7 pieghe e décolletè”- afferma il Presidente Gianfranco Coppola- Ho ammirato la felicità dei bambini euforici per un libro o una macchinina, mentre imparavano a fare pizze tra il consolato italiano a Rio De Janeiro e la favela di Itananghai coll’ambulatorio dell’ordine di Malta che allevia le sofferenze.”