PARCHEGGIO “ISTANTANEO”

Dic 21st, 2017 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Un messaggio whatsapp per prenotare il posto auto. Il parcheggio abusivo 2.0 rivoluziona la sosta napoletana. La scoperta è avvenuta casualmente da parte dei vigili urbani, grazie al ritrovamento di un telefono cellulare che risultava appartenente ad uno dei posteggiatori operanti nell’area di Chiaia. Al suo interno conversazioni con noti professionisti della zona. Il fenomeno risulta finora circoscritto a quell’area, ma la polizia indaga per approfondire il caso.

Ancora fresche di stampa sono le vicende di ragazzi pestati a sangue e ridotti in fin di vita dalle belve della strada, che ogni giorno estorcono denaro agli automobilisti di Napoli e provincia, ma non solo. Ogni strada ha un’appartenenza e ogni abusivo può o accontentarsi di un fisso, cedendo il ricavato al boss della zona, oppure pagare un fitto giornaliero (generalmente tra 50 e i 150 euro) per operare in autonomia e incassare tutti i proventi delle estorsioni.

Il Questore De Iesu, ancora una volta, rinnova il suo appello a denunciare «Fatelo con fiducia – esorta - perché la polizia di stato e tutte le forze dell’ordine vi saranno vicine». Intanto, il Comune di Napoli che qualche tempo fa aveva istituito un numero specifico ed una casella di posta elettronica proprio per segnalare questo tipo episodi getta la spugna e chiude entrambi i servizi. Troppe le risorse necessarie all’amministrazione comunale per una linea telefonica ed un indirizzo e-mail.

Finora i tentativi di arginare il fenomeno hanno solleticato il crimine organizzato: il record di verbali appartiene ad un 49enne con a carico 277 sanzioni da 700euro, mai pagate, perché di stato “nullatenente”. Anche la misura prevista dalla legge Minniti risulta solo un provvedimento tampone. L’allontanamento consentito alle forze dell’ordine può inibire la persona a frequentare la zona in cui è stato riscontrato il reato per sei mesi e solo se il crimine è commesso vicino a una stazione, porto o aeroporto. Con un decreto comunale il raggio d’azione potrebbe essere ampliato a zone sensibili della città, ma proprio a Napoli, dove più potrebbe aiutare, la legge Minniti resta praticamente inefficace.

Stefano Branciforte

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