“3-10-14”: Giò Siciliano domenica al Bolivar

Ott 13th, 2018 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Valerio Giuseppe Mandile 


Torna Giò Siciliano con uno spettacolo originale e inedito: “3-10-14: terno secco sulla ruota del Bolivar”, in programma nel cartellone del teatro di Materdei, domenica 14 ottobre alle ore 18.

Tema portante, la superstizione, che viene esplorata con leggerezza. 

“3-10-14: terno secco sulla ruota del Bolivar” offrirà pure lo spunto per ricordare canzoni, poesie e brani di prosa ormai nel dimenticatoio oppure non sufficientemente valorizzati.

Un tributo alla Napoletanità e ai suoi artisti illustri promette di essere coinvolgente ed anche divertente, di far ridere e pensare, di far ricordare e sognare.

Ancora una volta, Giò Siciliano si presenta nel plurimo ruolo di ideatrice, produttrice, cantante e attrice. Insieme a lei, c’è Sasà Trapanese, regista e stimolante Pulcinella, anima di Napoli. Con loro, una giovane promessa dalla voce calda e baritonale: Cristiano Avolio, ancora, E figlie e’ Napule, la compagnia fondata dalla inesauribile Giò.

Questa è tra le migliori proposte della nuova stagione del Bolivar che in questa stagione 2018/19 punta sulla direzione artistica di Emilio Fede e su di un programma eterogeneo che va dalla musica al teatro, anche con giornate a tema rivolte ai giovanissimi e agli adulti, presentazioni di libri, mattinate per le scolaresche, corsi di danza e laboratori teatrali, ecc.

Giuseppina Siciliano, in arte Giò è un’eccellente angiologa, chirurgo vascolare e specialista in Antiaging non invasivo: apprezzata e pluripremiata cantante, è pure valente scrittrice di testi teatrali e di libri d’impegno sociale; tra essi: “È tempo di parrucche”, il racconto di un’esperienza di vita, uno sprone a combattere contro il tumore, dedicato “a tutte le guerriere che stanno lottando e a quelle che sono cadute sul campo”.

L’impostazione di Giò, nella vita come sul palco è propositiva, come in “3-10-14: terno secco sulla ruota del Bolivar” dove affronta in musica e col canto il tema della superstizione in maniera interessante eppure leggera.

Impostazione innovativa e propositiva, attenzione alla migliore produzione partenopea nello spettacolo, questo spettacolo è più che mai in linea con le proposte di questa nuova ed eterogenea stagione 2018/19, nella quale brillano appuntamenti cadenzati, corsi, dibattiti ed incontri a carattere sociale.

La fissazione della jella, la dipendenza da amuleti e scongiuri per difendersi dalla “cattiva ciorta” sono affiancati da un’attenta selezione di pezzi non adeguatamente valorizzati o accantonati che vengono riproposti armoniosamente per un risultato decisamente godibile, da porgete come un raro dono in una serata assolutamente originale ad un pubblico scelto.


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