Linux - i software ci sono!
Ago 1st, 2018 | Di cc | Categoria: Cronaca NazionaleSono passati ormai quasi 30 anni e, dai suoi albori negli anni ‘90 ad oggi, Linux ha fatto passi da gigante grazie all’entusiasmo e alla buona volontà di migliaia di appassionati sparsi per il mondo che, attraverso la rete Internet lo hanno trasformato da un piccolo Kernel ad un grande sistema operativo sempre più completo e capace di competere con i sistemi operativi “proprietari”, sviluppati dalle grandi aziende…
A differenza dei suoi concorrenti (Microsoft Windows e Apple Ios), proprio grazie alla grande quantità di sviluppatori, Linux si può trovare in svariate versioni (distribuzioni), a seconda degli utilizzi e dei gusti degli utenti finali (attualmente si contano più di 300 “fork”).
Ultimamente sempre più gente è passata ad usare Linux come unico sistema operativo in alternativa a Windows. Innanzitutto perché è gratis, in più ha già compresi nell’installazione tutta una serie di software utili per l’utente medio quali (browser internet, programmi per scrivere testi, calcolatrice, programmi per visualizzare e modificare immagini, ascoltare musica, vedere video, etc.). Se poi, ci fosse bisogno di qualche altro programma, in genere è facilmente reperibile in rete o tramite l’”app-store” del sistema operativo che premette di scaricarlo e installarlo con un solo click!
Ci sono ancora molti utenti che temono a fare il grande passo per timore di trovarsi limitati come possibilità operative, o perché (erroneamente) credono che i software gratuiti ed economici siano “scadenti” e poco curati, ma è un mito che va sfatato, (almeno in parte): ci sono addirittura software nati sotto Linux che proprio grazie alla loro validità, stabilità e qualità, sono diventati validi strumenti di lavoro e proprio per questo, successivamente ne è stata realizzata anche una versione per Windows e MAC.
La lista sarebbe lunga, ma a titolo esemplificativo (e non esaustivo) basterà citare:
- OpenOffice e LibreOffice: software alternativi a Microsoft Office;
- Gimp, e Krita: programmi di disegno e manipolazione delle immagini bitmap;
- Inkscape: programma di disegno vettoriale;
- Audacity: per gestire i file audio;
- Blender: programma di disegno e animazione 3d utilizzato anche nel grande cinema;
- VLC (Video Lan Player) e KMP, due tra i lettori multimediali più validi e diffusi;
e poi ancora, antivirus, software di programmazione, di montaggio video, audio, giochi e quant’altro…
Se poi ci fosse proprio necessità di un particolare software che gira solo sotto Windows, allora ci si può avvalere degli “emulatori”: dei software capaci di “emulare” l’ambiente Windows sotto Linux e permettere ad alcuni programmi di funzionare anche nell’altro sistema operativo. Va purtroppo sottolineato che, non sempre gli emulatori riescono a fare il miracolo: qualche volta ci si dovrà sbattere un po’ la testa sopra per far funzionare il programma che ci interessa, qualche altra non andrà proprio come avevamo sperato…
Un discorso analogo va fatto per i pacchetti “office” come OpenOffice e LibreOffice, di cui il secondo è il discendete “libero” del primo. Nato come alternativa libera a Microsoft Windows, successivamente venne acquisito da Oracle che lo rese “proprietario”. Quando questo avvenne, gli sviluppatori di OpenOffice, per evitare che il progetto morisse diedero vita a LibreOffice. Successivamente anche Oracole decise di far tornare libero OpenOffice cedendolo ad Apache.
Dal punto di vista estetico, icone a parte, sono quasi identici, e anche i nomi dei rispettivi software (Text, Spreadsheet, Presentation, Drawing, Database, etc.) sono gli stessi. LibreOffice vanta però maggior sviluppo e aggiornamenti più frequenti, a tutto vantaggio della stabilità e della fruibilità del prodotto.
Entrambi offrono una buona compatibilità con la grande varietà di file prodotta dagli altri software e sistemi, e offrono la comodità di poter salvare in formato “PDF”: il loro grado di evoluzione e affidabilità è tale che molte amministrazioni pubbliche e aziende li hanno adottati al posto dei prodotti Microsoft ottenendo notevoli risparmi sulle licenze.
Per quanto ben congegnati e validissimi per un uso standard, bisogna però ammettere che mostrano qualche pecca quando ci si sposta su di un uso più approfondito e professionale, come ad
esempio la gestione delle revisioni nei documenti di testo, di alcune tabulazioni e impaginazioni più complesse, o particolari formule nei fogli di calcolo, che non sempre sono riconosciute dalla suite Office di Microsoft.
Alla luce di quanto esaminato Linux e i suoi applicativi si rivelano una valida alternativa per l’utente medio: chiunque voglia avere un PC stabile e rapido che gli permetta di navigare, scrivere e, soprattutto, fare tutte le consuete operazioni quotidiane senza la seccatura di dover scaricare programmi crackati e/o il timore di prendere virus sa dove rivolgersi!
Gabriele Gulia