“Tra amministrative e porti chiusi”

Giu 13th, 2018 | Di cc | Categoria: Politica

di Edoardo Barra

 

 

In queste ore il panorama politico italiano, soprattutto quello relativo al Governo, sta diventando sempre più nitido. Se, all’inizio dell’esperienza M5S e Lega, tante erano le perplessità, occorre riconoscere che nel giro di poche ore queste si sono diradate come nebbia al sole.

A contribuire al chiarimento sono state due circostanze ben diverse tra loro, ma in un certo senso anche legate: la tornata elettorale amministrativa e la vicenda della nave Aquarius. In ambedue i casi appare del tutto evidente come la forza trainante del Paese sia quella della Lega con una decisa caratterizzazione di centrodestra.

Il M5S nelle tornate amministrative mostra tutto il suo limite. Dalle politiche arrivano fiumi di voti, una sorta di protesta diffusa canalizzata nel Movimento, ma quando si tratta di dover decidere per casa propria…

Tutto ciò si spiega in maniera molto semplice, il voto delle Amministrative è quello più vicino alla gente, quello dove si scelgono candidati in funzione di precisi interessi e al M5S la capacità di fornire risposte concrete a un territorio non è riconosciuta.

Sottovalutare questo dato è un errore politico di assoluta gravità. Ricordiamo come a suo tempo la DC e il PCI ricavavano la propria fortuna dai territori. Le palestre politiche, il vero banco di prova di chi voleva affermarsi, erano proprio le amministrative e le gestioni locali. Un po’ quello che sta facendo la Lega che mostra, in tal modo, di comprendere e parlare la lingua che amo definire del marciapiede.

Questo è anche il motivo della crescita leghista in luoghi che sembravano ben lontani dalle visioni di bossiana memoria. Salvini al sud è riuscito a calarsi nelle realtà, aiutato proprio da chi per la Lega lavora sui territori, intercettando richieste e necessità anche del meridione. Un’operazione tuttora in corso e che darà sempre più frutti. Tra l’altro, la classe dirigente della Lega già era conscia di come il tratto di strada da fare con il M5S fosse limitato ma adesso, con i risultati di questa tornata elettorale, ha la chiara dimostrazione di come il Paese la inquadri e la valuti positivamente in un centrodestra meno berlusconiano e più concreto. Di fatto lo stesso Cavaliere, conscio dei limiti derivanti dall’età, sta cercando di dare una struttura più aperta alla gestione di un partito sino a oggi del tutto legato al leader.

Vi è poi il caso dei profughi accolti dalla nave Aquarius e la chiusura dei porti italiani che ha mostrato in maniera evidente come sia Salvini il vero padrone del Governo e determini la propria azione fedele alle linee guida del programma di Centrodestra. Tra l’altro, dobbiamo ammettere, che il Ministro degli Interni con questa perentoria decisione ha posto sul tavolo dell’Unione Europea il problema con una determinazione di rara forza, al punto che le spinte del Cancellierato tedesco e di altri partner hanno “convinto” la Spagna a prendere una posizione non proprio consona alle sue abitudini.

Certo la questione umanitaria ha un sostanziale significato, ma di certo non è caritatevole l’azione intrapresa sino a oggi dai vari Governi europei, tutti tesi a mostrare il lato buono in pubblico e poi ognuno intento a difendere le proprie cose in privato.

Rimanendo in casa nostra, infine, non si può certo dire che quello che è stato fatto in questi anni sia l’accoglienza auspicata. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, basti pensare alla perdita di controllo su buona parte degli immigrati per comprendere lo stato delle cose o alle tante domande di asilo rigettate per mancanza di requisiti e di cui poco o nulla se ne parla nonostante queste persone permangano a sopravvivere con ogni mezzo nel nostro Paese.

Oltre a ciò, nessuna politica concreta e, soprattutto visibile, è stata attuata per arginare a un fenomeno evidente e vivo nelle preoccupazioni quotidiane. E qui torniamo alla capacità della Lega di “leggere” il marciapiede. Ma perché non riconoscere una volta per tutte e senza ipocrisia il malessere che questo problema determina? La questione degli immigrati esiste, è seria e come tale va affrontata. Se così non sarà, il dramma rimane, il business continua e quelli che realmente avrebbero necessità di essere accolti rischiano di trovare, per forza di cose, la porta chiusa. E questo veramente sarebbe assurdo!

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento