Linux – quale distribuzione scegliere

Mag 30th, 2018 | Di cc | Categoria: Esteri

Linux è un sistema operativo libero (open source) basato su Unix, inventato da Linus Torvalds agli inizi degli anni ‘90. Una volta messo a disposizione della Rete, sempre più utenti si sono avvicinati e appassionati al progetto andando a fornire il proprio contributo per migliorarlo e aumentare la quantità di software disponibili. Nel giro di pochi anni, intorno al cuore (Kernel) di questo sistema operativo si sono sviluppate diverse distribuzioni (pacchetti completi di software comprendenti il sistema operativo e vari software di utilizzo comune), e da queste altre ancora (Fork). Attualmente ce ne sono più di 300.

Orientarsi in questo universo di varianti, spesso con connotazioni molto simili è difficile, anche perché, vista la modularità del sistema, ogni distribuzione può utilizzare sia i software sia le interfacce grafiche delle altre… Come regolarsi allora? Cosa considerare per scegliere? Quale scegliere?

Innanzitutto, bisogna partire dal fatto che non esiste una distribuzione migliore di un’altra: quella ideale è quella che meglio risponde alle nostre esigenze!

Serve quindi fare una prima analisi del proprio hardware e delle proprie necessità.

Se si ha un computer vecchiotto da riportare in vita, senza spendere soldi, basterà orientarsi verso distribuzioni “leggere” che non necessitano di grandi configurazioni hardware, e che addirittura riescono a “girare” su di un vecchio 486 con 64Mb di Ram come Slackware, Damn Small Linux (DSL), oppure Lubuntu e Xubuntu (versioni alleggerite di Ubuntu), Puppy Linux… Tutte capaci di partire e funzionare anche da CD o da una Pendrive USB.

Avendo maggiori disponibilità hardware il ventaglio di scelta aumenta e ci si può basare più sui software contenuti o sull’aspetto estetico. Se consideriamo poi che i “Software Center” (strumenti che permettono di scegliere, scaricare e installare gli applicativi con pochi click), sono ormai stati implementati quasi in tutte le distribuzioni, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Negli ultimi anni, la distribuzione “Ubuntu” e le sue derivate (Kubuntu, xubuntu, lubuntu, Ubuntu Gnome, Ubuntu Mate, edubuntu, Ubuntu Studio e mythbuntu) hanno riscosso un successo sempre maggiore, e da queste anceh la fork “Mint” (con le rispettive Mint Mate, Mint Cinnamon, Mint Xfce e Mint KDE). Personalmente le trovo molto facili ed intuitive, sia nell’installazione del sistema (che in genere riconosce tutte le periferiche automaticamente), sia nell’installazione a posteriori di altri software tramite il Software Center (ordinato, ben congegnato e funzionale).

Le versioni con KDE come interfaccia grafica, per qualcuno possono risultare più accattivanti, ma richiedono un hardware un po’ più sostanzioso; quelle con le interfacce LXDE, XFCE e Mate sono in genere più leggere; l’interfaccia Gnome è la classica e più amata dai puristi linux, mentre negli ultimi anni Ubuntu ha sviluppato un proprio ambiente grafico orientato alla convergenza dei dispositivi chiamato Unity. Mint invece ne ha sviluppato l’ambiente grafico “Cinnamon”, che risulta sia accattivante che piuttosto pratico, grazie all’utilizzo degli “active corner”, ossia l’attivazione automatica di particolari funzioni (a scelta dell’utente) quando il mouse viene portato in uno dei 4 angoli dello schermo…

Altre distribuzioni da non trascurare sono “Fedora”, derivata da RedHat(ormai solo per aziende), OpenSUSE, Elementary OS (che ha un’interfaccia simil Mac), oppure Zorin Os (che invece mantiene un aspetto molto simile a Windows, per facilitare chi è meno pratico)…

Cercando sui siti delle varie distribuzioni è possibile trovare una notevole quantità di informazioni e accedere ai vari forum dove è facile trovare utenti più esperti che si metteranno a disposizione per aiutarci ad entrare in questo interessante universo parallelo…

 

Gabriele Gulia

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