DO UT DO 2018 | presentata oggi LA MORALE DEI SINGOLI, quarta edizione della biennale promossa da Associazione Amici della Fondazione Hospice MT.
Mag 11th, 2018 | Di cc | Categoria: Spettacoli e CulturaLA MORALE DEI SINGOLI
Elisabetta Benassi, Loris Cecchini, Sandro Chia, Cuoghi Corsello,
Fabrizio Cotognini, Alberto Di Fabio, Roberto Fassone, Mimmo Jodice, Massimo Kaufmann, Nino Migliori, Thomas Ruff, Pietro Ruffo, Joe Tilson, Carlo Valsecchi
sono i primi artisti che hanno aderito alla nuova edizione di
do ut do
biennale promossa da
Associazione Amici della Fondazione Hospice
con lo scopo di raccogliere fondi in favore di
Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli
Pensare che possano esistere dei raggruppamenti d’arte sotto forma etica,
basati sulla morale dei singoli,
è una cosa molto interessante e inedita, una cosa che non esisteva…
Un unicum.
Alessandro Mendini
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Costituzione della Repubblica Italiana (1947)
Princìpi fondamentali, articolo 4, secondo comma
Venezia, 11 maggio 2018 – Con la presentazione ufficiale alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, parte l’edizione 2018 di do ut do, biennale promossa dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice con lo scopo di raccogliere fondi in favore della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli.
Ogni due anni do ut do propone mostre ed eventi dedicati all’arte, architettura, design e alle eccellenze della nostra cultura, coinvolgendo artisti, istituzioni, gallerie, imprese e collezionisti per riflettere su un tema legato alla contemporaneità. Per ogni edizione vengono coinvolte importanti figure della cultura contemporanea sotto forma di tutor: dal 2012, anno della prima edizione, a oggi, hanno rivestito questo ruolo personalità di spicco come Yoko Ono (2012), i MASBEDO (2014), Dario Fo (2016).
I tutor dell’edizione 2018 sono Philip Rylands e Alessandro Mendini, quest’ultimo ideatore anche del titolo di questo quarto appuntamento: LA MORALE DEI SINGOLI.
“Ci sono tanti modi di organizzare delle mostre collettive di opere d’arte – commenta Alessandro Mendini– in ciascuno di questi modi vigono la selezione critica e il senso di competizione. Questo non è certo un male, anzi, ogni esposizione collettiva esprime un suo senso, una ideologia, un bisogno. Ma il protagonismo agonistico, il senso del possesso e una dose di avarizia sono dei difetti impliciti e non eliminabili nelle gallerie e negli artisti.
Nell’universo dell’arte e del suo duro mercato. L’organizzazione di do ut donasce su istanze opposte. Le selezioni delle sue edizioni finora avvenute sono state anch’esse basate su una valutazione estetica delle opere, ma queste tante opere, e sempre di maggiore qualità, rispondono al concetto del “dono”. Gli artisti se ne privano per destinarle a un fine altamente umano. Il dono come opposto del possesso. Da queste osservazioni deriva il titolo per la edizione 2018 di do ut do: LA MORALE DEI SINGOLI. A cominciare dalla prima, ogni edizione successiva è maturata sull’esperienza di quelle precedenti, in uncrescendo di generosità degli artisti e degli organizzatori. Così che l’edizione di oggi presenta unacollezione di opere di alta qualità, collegate fra loro dalla dedizione e dal senso umano della vita. Questa collezione, nella sua interezza, supera anche il senso delle sue opere singole, e si costituisce come “atto d’amore”. Un gioco fra anime e persone che genera un’energia al di fuori degli schemi e delle valutazioni tradizionali dell’arte, si pone di fatto come fenomeno unico, preciso e funzionale sia all’estetica, sia all’obiettivo per il quale fino dall’inizio era nato. Assume perciò un posto esemplare fra le iniziative basate sul dono.”
L’edizione 2018
do ut do 2018 raccoglierà una ventina di opere di importanti artisti internazionali che doneranno una loro opera, condividendo la sollecitazione a riflettere sul rapporto tra morali individuali e responsabilità sociale, tra interessi privati e bene comune, e sostenendo lo scopo diraccogliere fondi per le attività dellaFondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli.
Il titolo LA MORALE DEI SINGOLI pone l’accento sulla “rivoluzione” etica che può essere innescata dalla responsabilità individuale e dalle azioni di ognuno di noi, dando prova del potere che il singolo ha quando si mette in connessione con gli altri, generando una sensibilità collettiva responsabile nei confronti della propria comunità. do ut do 2018 sarà quindi l’occasione per riflettere – a partire dall’arte – sul modello di una gestione della responsabilità sociale capace di raccogliere la sensibilità individuale per realizzare obiettivi comuni, condivisi e misurabili.
Con un importante atto di generosità personale, gli artisti consentiranno a do ut do 2018 di creare unaraccolta che – affiancata da tutti i materiali relativi al tema di quest’anno (testi informativi, contributi, materiali editoriali e di comunicazione) e dai contributi di filosofi, sociologi, economisti – sarà il focus di unamostra itinerante che verrà esposta nel corso del 2018 e 2019 in importanti istituzioni di arte contemporanea, pubbliche o private, italiane e internazionali.
Come per le precedenti edizioni di do ut do, anche quest’anno tutte le opere e tutti i testi saranno pubblicati in un catalogo, sul sito (www.doutdo.it), in Google Arts & Culture(doutdo.it/artsandculture.html) e nella pagina Facebook del progetto (facebook.com/doutdo).
Dopo la realizzazione della visita immersiva in Virtual Reality sviluppata per l’edizione 2016, visibile nel sito, quest’anno verrà realizzata un’applicazione di realtà aumentata attivabile su smartphone e tablet (iOS e Android).
Tutti i costi degli eventi e delle produzioni di ogni edizione sono coperti da sponsor, sostenitori o partner che forniscono consulenze, servizi, materiali e la produzione di molte opere.
In occasione delle tre precedenti edizioni sono stati raccolti fondi interamente destinati alla Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli per il sostegno delle attività di assistenza e cura ai pazienti affetti da malattie inguaribili nei tre hospice gestiti dalla Fondazione e per le attività di formazione e ricerca sullaMedicina Palliativa nel Campus Bentivoglio presso ASMEPA, Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa (www.asmepa.org).
Gli artisti e i sostenitori di do ut do 2018:
La quarta edizione di do ut do ha come tutor Philip Rylands e Alessandro Mendini.
Hanno già confermato la loro generosa partecipazione gli artisti: Elisabetta Benassi, Loris Cecchini, Sandro Chia, Cuoghi Corsello, Fabrizio Cotognini, Alberto Di Fabio, Roberto Fassone, Mimmo Jodice, Massimo Kaufmann, Nino Migliori, Thomas Ruff, Pietro Ruffo, Joe Tilson, Carlo Valsecchi.
Il comitato scientifico dell’edizione 2018 è composto da: Matteo Caroli, Pier Paolo Forte, Domenico De Masi, Sebastiano Maffettone, Vera Negri Zamagni, Stefano Zamagni.
Il comitato artistico si avvale della collaborazione di: Lorenzo Balbi, Laura Carlini Fanfogna, Aldo Colella, Aldo Colonetti, Margherita Guccione, Gianfranco Maraniello, Giovanna Molteni, Cristiana Perrella, Massimo Torrigiani, Laura Valente, Andrea Viliani.
I partner di do ut do 2018 sono: Art Defender, Autoadesivi Magri, Bologna Residences, BT&C, Bunker, C-Zone, Casone Group, Corraini Edizioni, Gilli, Grafiche dell’Artiere, Google Arts & Culture, Industrialbox, Kobalt Entertainment, Pimar, Oliveri Home, Saca, Vitruvio Virtual Museum.
Tra i sostenitori di do ut do 2018, con donazioni, fornitura di servizi e produzioni delle opere, troviamo: Giovanna Alpi Senzani, Raffaella Alpi, Andrea Anderlini, Marie Paule Andolfatto, Alessandro Andreoli, (Anonimo), Luigi Carlon, Gabriele Corte, Mario Cucinella, Alvise Di Canossa, Laura Gentili, Famiglia Goldoni, Andrea Gualandi, Marina Martini, Michele Mascagni, Famiglia Meroni, Monica Musolesi, Antonio Regnoli, Enrico Rossetti, Claudia e Federico Rossi, Bebe e Matteo Tamburini, Michele Tartarini, Simonetta Veronesi.
Il significato e la nascita del progetto
do ut do, nome coniato da Alessandro Bergonzoni, è un progetto biennale di responsabilità sociale inaugurato nel 2012 e immediatamente condiviso da personalità del mondo dell’arte e della cultura contemporanea.
do ut do è promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli, presieduta da Vera Negri Zamagni.
Il Comitato di do ut do 2018 è composto da Alessandra D’Innocenzo Fini Zarri (Presidente), Francesca Buscaroli Gianaroli (Vice Presidente), Maurizio Marinelli (Art Director), Nicola Bedogni (Organizzazione e Fundraising), Patrizia Bauer, Barbara Cuniberti, Giulia Maria Calzolari, Katia Gruppioni, Nicola Martelli, Valeria Monti, Monica Musolesi, Lavinia Savini, Beatrice Spagnoli.
Dal 2012 do ut do ha coinvolto e coinvolge le eccellenze del mondo dell’arte, del cinema, del design, della moda e della musica con un progetto di raccolta fondi promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice e ideato a sostegno della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli, organizzazione non-profit che dal 2002 opera nel campo dell’assistenza, formazione, ricerca e divulgazione della cultura delle cure palliative.
Hanno aderito alle precedenti edizioni di do ut do
Artisti, designer e architetti: Emilio Ambasz, Archea, Mario Arlati, Vincenzo Baldini, Christian Balzano, Claudio Bellini, Vasco Bendini, Andrea Baruffi, Bill Beckley, Vanessa Beecroft, Alessandro Bergonzoni, Alberto Biagetti, Irma Blank, Mario Botta, Michel Boucquillon, Luca Caccioni, Sergio Calatroni, Campana Brothers, Tommaso Cascella, Loris Cecchini, Stefano Cerio, Sandro Chia, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Gabriele Corni, Fabrizio Cotognini, Painè Cuadrelli, Mario Cucinella, Barbara Cuniberti, Pirro Cuniberti, Cuoghi Corsello, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Odille Decq, Flavio Favelli, Leo Fender, Enzo Fiore, Jacopo Foggini, Dario Fo, Duilio Forte, Doriana e Massimiliano Fuksas, Marco Gastini, Massimo Giacon, Anna Gili, Stefano Giovannoni, Grelo, Franco Guerzoni, Alesandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Yumi Karasumaru, Massimo Kaufmann, Francis Kéré, Kings - Daniele Innamorato e Federica Perazzoli, Paolo Icaro, Daniele Innamorato, Massimo Iosa Ghini, Marcello Jori, Leucos, Steve Leung, Loris Liberatori, Daniel Libeskind, Donia Maaoui, Giuseppe Maraniello, Ugo Marano, Antonio Marras, Paola Martelli, Emiliana Martinelli, MASBEDO, John “Crash” Matos, Sebastiàn Matta, Richard Meier, Franco Mello, Alessandro Mendini, Angelo Micheli, Igor Mitoraj, Andrew Moore, Bruno Munari, Angelo Naj Oleari, Yoko Ono, Mario Nanni, Richard Nonas, Jean Nouvel, Luigi Ontani, Giovanni Ozzola, Mimmo Paladino, Luca Pancrazzi, Francesco Patriarca, Terri Pecora, Simone Pellegrini, Luigi Petracchi, Renzo Piano, Michelangelo Pistoletto, Paola Pivi, Fabrizio Plessi, Concetto Pozzati, PSlab, Francesca Rho, Davide e Maurizio Riva, Fabio Rotella, Andrea Salvetti, Germano Sartelli, William Sawaya, Luca Scacchetti, Elisa Sighicelli, Claudio Silvestrin, Sissi, Ettore Sottsass, Ettore Spalletti, Philippe Starck, Tarshito, Giorgio Tonelli, Isabella Vacchi, Luciano Ventrone, Axel Vervoordt, Francesco Vezzoli, Nanda Vigo, Velasco Vitali, Danijel Zezelj, Tobias Zielony.
Musei e sedi espositive: Arte Fiera, Bologna; Università Statale di Milano; Peggy Guggenheim Collection; Reggia di Caserta; MADRE, Napoli; MAMbo, Bologna; MAXXI, Roma; MART, Rovereto; MAST, Bologna; Triennale, Milano; Art Defender, Bologna; Spazio Carbonesi, Bologna; Pinacoteca Nazionale di Bologna; Villa Zarri, Bologna; Circolodei Lettori, Torino; Google Arts & Culture.
L’edizione 2016 di do ut do è stata selezionata per il Compasso d’Oro 2018.
Perché do ut do – la mission della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli
do ut do è una biennale realizzata con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli, che opera nell’ambito delle cure palliative attraverso assistenza, formazione e ricerca. Nei tre Hospice Seràgnoli in area bolognese (strutture dedicate alla cura dei pazienti affetti da malattie inguaribili e dei loro familiari) si offre accoglienza altamente qualificata, con l’obiettivo di intervenire sul dolore e sugli altri sintomi per alleviare la sofferenza e migliorare la dignità e la qualità di vita. L’assistenza, rigorosamente gratuita grazie all’accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e le donazioni private, è garantita da équipe multidisciplinari formate in seno all’Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa (ASMEPA), istituita nel 2006 con l’obiettivo di diffondere la cultura delle Cure Palliative tramite programmi formativi e di ricerca.
Come sostenere do ut do
Per le aziende
con una sponsorizzazione tecnica, con un sostegno economico o con una donazione liberale usufruendo delle relative agevolazioni fiscali.
Per i privati
aderendo al Comitato Sostenitori con una donazione liberale, a sostegno del progetto do ut do 2018, intestata ad Associazione Amici della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli Onlus.
Per informazioni sulle modalità di adesione contattare la segreteria al numero 051 271060.
do ut do è un movimento morale e raggruppa opere che non hanno logica di stare insieme dal punto di vista estetico … e il logo “do ut do” ha reso dadaista il raggruppamento
Alessandro Mendini