Viaggio nel fantastico mondo dell’open-source: Linux e le distribuzioni.
Apr 30th, 2018 | Di cc | Categoria: Cronaca NazionaleDa quando nei primi anni ’90 Linus Torvald mise a disposizione del mondo il sistema operativo da lui creato sempre più gente si è interessata a questo progetto. Ben presto si crearono delle vere e proprie comunità on-line di sviluppatori che attraverso la rete offrivano il loro contributo migliorando il software, fornendo traduzioni, testando i nuovi programmi o ideando nuovi applicativi e interfacce grafiche intuitive che lo rendessero utilizzabile anche da chi fosse meno pratico di informatica.
Partendo dal Kernel (sistema operativo di base) Linux, ogni comunità si concentrò e distinse per lo sviluppo di particolari aspetti come: la leggerezza del software, la semplicità d’uso, l’orientamento al multimediale, la stabilità del sistema, la cura dell’interfaccia grafica, la facilità d’installazione, ecc. Vennero creati così dei “pacchetti” di software che oltre al Kernel comprendevano uno o più ambienti grafici (o interfacce utente), e vari applicativi di utilizzo comune quali software di navigazione (Browser), software per scrivere testi e fogli di calcolo, player audio e video, software per visualizzare immagini, calcolatrici, software per gestire la posta elettronica, di masterizzazione, di manipolazione immagini e video, strumenti vari di sistema, ecc.
Nacquero così le prime “distribuzioni” (Red Hat, Mandrake, Debian, Suse, Slackware, etc.) e da queste, nel tempo, scaturirono ulteriori evoluzioni (Fork) sempre più settorializzate. Attualmente se ne contano diverse centinaia, alcune più conservatrici, fermamente legate al principio del software libero, altre invece hanno “tradito” lo spirito iniziale andando a includere anche parti di software proprietari. Persino il tanto diffuso sistema “Android”, che la maggior parte di noi ha nel proprio smartphone, si basa sul Kernel Linux!
Oggi, la maggior parte delle distribuzioni comprende già nell’installazione di base tutta una serie di software e pratici applicativi di cui l’utente medio ha in genere bisogno, senza dover andare a cercare, scaricare e installare altro. Nel caso poi si abbia necessità di altri software più specifici, in genere, cercando tramite il “software center” delle varie distribuzioni, si riescono trovare e scaricare (con installazione totalmente automatizzata) anche software di livello professionale, talmente validi che alcuni di questi sono stati riscritti per poter essere usati anche su sistemi Windows e Apple!
Certo, bisogna ammettere che, trattandosi di software libero e sviluppato gratuitamente dai volenterosi appassionati sparsi per il mondo, non sempre tutti gli applicativi raggiungono il livello qualitativo dei software proprietari, e molti mostrano i limiti tipici dei programmi gratuiti, limitandosi a funzioni più basilari o soffrendo talvolta problemi di compatibilità coi software più nuovi… …ma considerando la grande quantità disponibile, la libertà di utilizzo e il fatto che siano gratuiti, non ci si può certo lamentare…
Facendo una breve ricerca su uno dei tanti motori di ricerca in rete, oppure andando sul sito www.distrowatch.com è possibile scaricare gratuitamente e provare le varie versioni disponibili con estrema facilità, dato che la maggior parte di queste possono essere avviate direttamente da CD o da una Pendrive, senza dover fare alcuna modifica o installazione sul proprio computer.
In questa Babele di varianti dello stesso sistema operativo coi relativi software annessi, scegliere quella giusta potrebbe sembrare complicato ma, una volta definite con precisione le proprie esigenze, dopo un paio di ricerche, sarà molto più agevole trovare quelle che meglio risponde si nostri gusti e bisogni.
Gabriele Gulia