Museo Messina | BELLE DI NATURA | Milano | fino al 4 aprile
Apr 3rd, 2018 | Di cc | Categoria: Spettacoli e CulturaSono gli ultimi giorni per ammirare la mostra “BELLE DI NATURA. Opere di Gianluca Balocco e Zachari Logan” a cura di Francesca Bacci e Maria Fratelli, ospitata fino a mercoledì 4 aprile nelle storiche sale dello Studio Museo Francesco Messina. In esposizione le eccelse sculture del maestro, dedicate negli anni Settanta alle tre danzatrici Aida Accolla, Carla Fracci eLuciana Savignano, entrano in dialogo con le fotografie delle étoile ritratte oggi da Balocco e con i grandi disegni naturalistici di Logan, incentrati sulle affinità del creato.
L’esposizione inaugurata con grande successo l’8 marzo alla presenza delle tre ballerine di fama internazionale, Accolla, Fracci e Savignano invita a una riflessione sulla bellezza, su come la costruiamo all’interno della nostra cultura e su come esiste in natura.
Organizzata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura - Studio Museo Francesco Messina, voluta dalla direttrice del museo Maria Fratelli, la rassegna è inserita nel ciclo di appuntamenti “Il lato della scultura” dedicato al rapporto tra scultura e immagine bidimensionale, sia essa fotografia o disegno.
“La mostra mette in risalto la capacità di Francesco Messina di cogliere l’essenza immutabile dei suoi ritratti, oggi rivisitati da Balocco con altrettanta attenzione e forza interpretativa. Le fotografie delle tre danzatrici famose in tutto il mondo Accolla, Fracci e Savignano accanto ai disegni di Logan ricompongono la continuità e l’armonia della natura di cui l’uomo è parte, a significare che il pianeta terra è un tutt’uno, all’arte il compito di unirlo in un abbraccio”, commenta Maria Fratelli, evidenziando il fil rouge che lega gli artisti in una rivelazione della bellezza unita all’armonia della natura.
In occasione dell’esposizione le tre carismatiche ballerine sono state ritratte da Gianluca Balocco con un set fotografico allestito nelle sale di Palazzo Reale; le tre icone della danza si distinguono per la loro forza ed espressività nel corpo duttile e flessuoso come un giunco modellato dal tempo. Aida Accolla con creatività e ironia interpreta diversi ruoli immedesimandosi in una pianta che attraversa le differenti stagioni mentre indossa abiti da lei ideati e realizzati; Carla Fracci comunica il suo temperamento equilibrato ed elegante mentre è ritratta con un vestito verde in sintonia con la natura, lungo 10 metri a indicare lo scorrere del tempo, ideato per la mostra insieme all’artista; Luciana Savignano esprime energia e potenza con un costume di scena di colore rosso intenso a richiamare la vitalità dei fiori e degli elementi naturali.
La loro bellezza naturale, frutto di esperienza e di maturità è paragonata dalla curatrice Francesca Bacci a quella presente nel regno vegetale: “in natura, infatti, vengono lodate le piante mature che, arrivate a quota, hanno rallentato la crescita per investire nella gestione della propria complessità. È la bellezza di una forma data dal tempo, fatta di forza e slancio, di resistenza e flessibilità, che esige rispetto”.
Il legame con il mondo vegetale è imprescindibile anche nei lavori policromi di Zachari Logan che propone The Gate (alto 10 metri), un grande disegno a pastello realizzato ad hoc, che si sviluppa in verticale come un arazzo sui tre piani del museo. Al suo interno sono rappresentate differenti varietà di vegetazione che si rarefanno nella parte superiore, una metafora dell’ascesi spirituale che dà accesso a un nuovo mondo. Quest’opera, fluttuante al centro del museo, rappresenta l’infinita varietà di alberi, di piante tropicali e di erbe infestanti che sono fondamentali all’ecosistema per il loro ruolo legato al bio-equilibrio del pianeta terra. Nei disegni di Logan si ammira una vegetazione che, similmente all’uomo, esprime le proprie sensazioni con radici, fiori, pistilli a volte dalle sembianze umane a indicarne la vicinanza.
Al piano sotterraneo si trova l’autoritratto Naked in the Roses in cui, tra le foglie di un giardino, si intravede la figura dell’artista che cammina nudo. Questo soggetto riassume la visione dei corpi atletici maschili e le forme aggraziate femminili, rappresentati da Messina.