Maradonapoli: Napoli celebra l’”avvento” del Dio del calcio
Apr 7th, 2017 | Di cc | Categoria: Sport
Ci sono storie che quando sei piccolo ti raccontano, quelle stesse storie crescendo cominci a cancellarle ne dimentichi alcune parti, comprendi meglio che qualcuno di quei contorni troppo favolistici non possono essere veri ed allora passato ancora qualche anno, ti ricorderai che stavi crescendo e che non è certo il caso di tramandare quella storia così come te l’hanno raccontata ed è allora in quel preciso istante, quando la cominci a raccontare tu che quella storia cambia.
La storia di Diego Armando Maradona a Napoli resta invece una storia irreale e come tale non subisce variazioni tendenti al reale ma solo al favolistico. “Maradonapoli” documentario che celebra l’arrivo del pibe de oro a Napoli, sarà un rito collettivo, una celebrazione di un avvento la simbiosi del mito con una città da sempre abituata a fondere sacro e profano.
Dio del calcio, qualcuno sostiene di essere stato salvato da Maradona, in città si racconta che un bambino oggi divenuto adulto preso dalla passione per Diego e sentendosi chiamare dalla foga di vedere il suo mito, si sia salvato da un grave incidente nel quale morirono i suoi genitori. Leggenda e realtà, fantasia e degrado, Napoli unita da un uomo che mette d’accordo tutti ricchi e poveri, miseria e nobiltà.
Il popolo di Napoli protegge le sue icone, le osanna, le esaspera per tramandarne i significati, fino a farle diventare un’arma di affermazione e identificazione.
E oggi? Di quel calciatore che ha dato sostanza ai sogni di un popolo cosa è rimasto a Napoli? “Maradonapoli” racconta questo, cercando in ogni angolo della città una sua immagine, un oggetto che lo ricordi, ascoltando dalle persone che cosa vuol dire aver avuto Maradona nella propria città.
Simbolo del riscatto e del rilancio della città, sinonimo di lotta all’oppressore, orgoglio di averlo potuto abbracciare anche solo idealmente, orgoglio napoletano che il più grande giocatore di tutti i tempi abbia scelto Napoli. Un mito vivente e proprio per questo unico, un uomo che ha commesso tanti errori ma almeno dai napoletani gli sono stati perdonati tutti.
Chissà se assisteremo al tutto esaurito nei cinema d’Italia ma siamo sicuri che in quelli di Napoli ci sarà la fila. Del resto se si è obiettivi e amanti di una esoterica bellezza sportiva non si può che aver piacere di celebrare attraverso le immagini, l’unico mito vivente.
Salvatore Aulicino Mazzei