Ammore e malavita: la Napoli a tinte chiaro scure dei Manetti bros.
Ott 15th, 2017 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
Prendi Napoli con tutti i suoi clichè negativi, aggiungi qualche elemento neomelodico, strizza l’occhio a Gomorra la serie tv ed aggiugngici un pizzico di musical ed avrai ottenuto un prodotto gradevole ed unico nel suo genere.
Ammore e malavita dei Manetti bros. Che fino ad allora gli appassionati di cinema e tv avevano conosciuto per la bravura nell’utilizzo di effetti speciali ed idee originali, piombano nel mondo del grande schermo e lo fanno entrando dalla porta principale, un cast di attori italiani di primo livello e se è vero che Carlo Buccirosso è un “cavallo sicuro”, di certo non si poteva essere sicuri della pur brava Claudia Gerini che nelle vesti della donna napoletana alias signora della camorra fa davvero una gran bella figura.
Se la coppia della “malavita” Gerini-Buccirosso giganteggia, non è da meno la coppia dell’”ammore” del duo Giampaolo Morelli-Serena Rossi.
Don Vincenzo Strozzalone, ‘re del pesce’ e boss camorrista, scampa a un attentato e decide di cambiare vita. Stressato e braccato da criminali e polizia, si finge morto per ricominciare altrove con donna Maria, la consorte cinéphile che trova la risoluzione a tutto nelle trame dei film. Ma il suo segreto, condiviso dalla moglie e dai fedeli Ciro e Rosario, ha il fiato corto. Fatima, una giovane infermiera, ha visto quello che non doveva vedere. L’ordine adesso è di eliminarla. Ciro è il primo a trovarla, risparmiandole la vita. Perché Fatima è il suo primo grande amore. Un amore perduto ma mai dimenticato. Messa in salvo la fanciulla, Ciro deve rispondere della sua insubordinazione. Davanti a Napoli, a don Vincenzo e alla sua malafemmina.
Tra colpi di scena e continui giochi filmici nei quali si alternano tragedia e satira, il film va avanti spedito ed accarezza gli occhi dello spettatore regalandogli le bellezze della città di Napoli con le riprese di scorci ed immagini suggestive.
La grande trovata della pellicola dei Manetti bros è l’innesto del musical, l’inizio è folgorante con Carlo Buccirosso che canta dall’interno di una cassa da morto ed introduce il lungo flashback su cui il film si snoda. La bravura degli attori, di tutti gli attori presenti, anche di quelli che hanno un ruolo di secondo piano è palese sia nella recitazione che nel canto.
Standig ovation al cinema di Venezia, questo “Ammore e malavita” travalica i confini partenopei per affermarsi in Italie e nel mondo, un piccolo gioiellino per gli amanti del genere.
Salvatore Aulicino Mazzei