Umberto Eco – Cronaca di una società liquida
Feb 23rd, 2016 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
La morte spesso celebra più che solamente ricordare, ad essere accomunati dalla celebrazione sono soprattutto i cosiddetti “grandi”, siano essi nel mondo dello spettacolo, in ambito accademico o come nel caso di Umberto Eco in quello letterario.
Il filosofo, poeta e scrittore i cui funerali si sono celebrati in forma laica nella giornata del 23 febbraio (oggi) a Milano all’interno del castello Sforzesco, ha tracciato la strada in ambito culturale per lo studio della semiotica, disciplina che studia i segni attribuendovi un significato, ha scritto saggi filosofici di notevole importanza ed ha, forse più famoso di tutti, scritto “Il nome della rosa”, un romanzo del genere cosiddetto giallo in salsa medievale che tradotto al cinema ha così amabilmente consegnato al lettore prima e spettatore poi, un realistico spaccato storico.
Umberto Eco ha abbandonato questo mondo all’età di 84 anni, sulla sua bara spicca una rosa bianca , chi lo ha conosciuto parla della grande ironia che lo ha contraddistinto, ironia che si esemplifica nel suo definire guerra di religione, quella tra mac e microsoft nella quale il primo, cattolico e controriformista risentirebbe della “ratio studiorum” dei gesuiti, il secondo sarebbe protestante e addirittura calvinista.
Come ogni grande che se ne va, Eco è stato omaggiato e salutato da Roberto Benigni, noto dantista e amante della tradizione letteraria italiana, Dario Franceschini Ministro per i beni e le attività culturali ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un funerale di Stato laico e celebrativo.
Il 27 febbraio uscirà in tutte le librerie l’ultima fatica di Umberto Eco”Pape Satàn Aleppe”titolo che strizza l’occhio a Dante Alighieri e alle sue mille allegorie, descrivendo, come anticipato dagli addetti ai lavori, costume,politica, società italiana degli ultimi 15 anni.
Una società “liquida” prendendo in prestito il termine dal sociologo Zygmunt Baumann , in opposizione ad ogni tipo di riferimento che l’essere umano contemporaneo possa avere, una società che Eco attraverso le sue opere ha descritto magistralmente provando con la cultura ad elevarla renderla solida.
Salvatore Aulicino Mazzei