Miss Peregrine, la casa dei ragazzi speciali, il grande ritorno di Tim Burton(?)

Dic 12th, 2016 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Chi più di Tim Burton, regista poliedrico, visionario e sognatore avrebbe potuto realizzare la riduzione cinematografica del primo libro dello scrittore Ranson Riggs dall’omonimo titolo del fim?

Probabilmente la risposta è: nessuno. Personaggi bizzarri ed inquietanti dai poteri sovrannaturali a volte macabri, mostri mangia occhi, emarginati eletti, loro malgrado, ad eroi della situazione: il regista di Edward Mani di Forbice e Beetlejuice non poteva che essere, almeno sulla carta, la scelta migliore. Grazie al suo stile iconico, alla sua inclinazione per il peculiare e al suo immaginario visionario, Burton avrebbe potuto cogliere e ricreare sul grande schermo l’enigmatica atmosfera del libro.

 

Mi ero appena rassegnato ad un’esistenza noiosa quando iniziarono a succedere cose straordinarie” preannuncia il giovane Jake (Asa Butterfield) in Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali. Cresciuto ammaliato dalle stravaganti e paurose storie dal nonno (Terence Stamp), sognando di diventare un esploratore, Jake è stato riportato bruscamente alla realtà dai genitori, che lo hanno convinto del fatto che tutto sia già stato scoperto. Ma un nuovo affascinante e pericoloso mondo si aprirà davanti al ragazzo quando la misteriosa morte del nonno lo spingerà in un isola del Galles, dove dovrebbero soggiornare un gruppo di bambini dai poteri speciali, affidati ad un’enigmatica direttrice, Miss Peregrine (Eva Green).

La pellicola ad una prima visione, sembrerebbe  mancare di originalità narrativa alla quale Burton ha abituato gli spettatori,  il romanzo di Riggs, con le sue numerose potenzialità viene però ben sfrutatto dal regista grazie anche ad una ottima sceneggiatura.Su tutti i personaggi, forse anche perché la protagonista,spicca il carisma di Eva Green – nei panni di una Mary Poppins “al nero”.

La spettacolarità dei costumi la curata scenografia compongono il film donando quel fascino necessario per lo spettatore.

Così, ben presto,  la narrazione, perdendosi in salti temporali, soluzioni affrettate e fin troppo comode, e limitandosi a piatte caratterizzazioni dei personaggi, si mostra per quello che è: un ornamento, una scusa per immergere lo spettatore in uno strano mondo, accattivante ed esteticamente curato, ma solo superficialmente.

Nel complesso, Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali segna il ritorno  di un  Tim Burton diverso,  un passo nella giusta direzione;  un film che i fans del regista e il giovane pubblico a cui è indirizzato apprezzeranno ed inseriranno nel novero dei migliori del regista.

 

Ciro Sarnataro

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