Gli ori di Oplonti, a Torre Annunziata rivive un antico splendore.
Mar 7th, 2016 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
Per appassionati di archeologia ed in generale per tutti coloro che amano la storia, a Torre Annunziata dall’11 marzo e fino al termine del mese, sarà possibile ammirare, all’interno di palazzo Criscuolo, sede del comune della città oplontina (Oplontis antico nome di Torre Annunziata), reperti risalenti a circa duemila anni fa riportati alla luce durante scavi effettuati nel 1979 e finalmente tornati nel luogo di origine.
I reperti che si potranno ammirare, saranno ornamenti di case, suppellettili e gioielli che abbellivano abitazioni e persone duemila anni fa. Il titolo della mostra: “A picco sul mare. Arredi di lusso al tempo di Poppea. Oplontis, il fascino e la bellezza. Esposizione di sculture e reperti delle ville romane”, racchiude la necessità di raccontare ciò che è stato nel tentativo di riportare, attraverso la sua storia, la città, ai fasti di un tempo.
L’esposizione voluta dal Comune di Torre Annunziata e dalla soprintendenza archeologica di Pompei, sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 19,30
All’inaugurazione saranno presenti il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, il soprintendente dell’area archeologica di Pompei Ercolano e Stabia, Massimo Osanna, il vescovo di Nola Beniamino De Palma, autorità civili, religiose e militari. Probabile ma non confermata la presenza del ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, invitato formalmente dall’Amministrazione a partecipare al taglio del nastro.
La Mostra come detto, dovrebbe chiudere i battenti il 31 marzo anche se la volontà della amministrazione sembrerebbe essere quella di prorogarla di un altro mese.
Il tagliando per l’ingresso costerà 3 euro, 1 euro invece per ragazzi e studenti.
Oplontis, troppo spesso dimenticata dai circuiti turistici a favore della storicamente imponente Pompei, si mette in mostra in tutto il suo antico splendore, affinchè i tesori del passato siano percepiti, come sono, patrimonio di tutti, dei torresi, ma di chiunque si riconosca nelle radici mediterranee.
Salvatore Aulicino Mazzei