LET’S START COL TEAM NAK!
Nov 24th, 2017 | Di cc | Categoria: Sport
Apprensione ed esultanza.
Sudore e abbracci.
Rammarico e soddisfazione.
Centottanta, 180, c-e-n-t-o-t-t-a-n-t-a persone dai 3 ai 30 anni in un’unica arena della polisportiva Rosso Maniero.
Cosa accomuna questo mix di elementi? La kick boxing, ovviamente.
Sabato 18 Novembre, Christian Crispo, Roberto Montuoro e Luigi Petito, fondatori del team NAK (Naples Academy Kick boxing & Karate), team iscritto alla FIKBMS (Federazione Italiana Kick Boxing, Muay Thai, Savate, Shoot Boxe), hanno deciso di riunire i loro allievi di kick boxing nella zona centrale di Fuorigrotta per la prima edizione del TROFEO NAK.
<<Lo scopo dell’evento è quello di avvicinare i ragazzi alla disciplina, farli sentire coinvolti e, soprattutto, farli divertire. E poi, vogliamo che tutti sappiano quanto i nostri allievi siano stati bravi: c’è chi ha vinto il mondiale, chi è stato vicecampione e chi fa parte della nazionale italiana. Non meritano un riconoscimento?>>, spiega il maestro Crispo.
Ed infatti - dopo il percorso ad ostacoli che ha visto i cosiddetti pulcini, bambini dai 3 agli 8 anni senza esperienza, destreggiarsi in salti e capovolte ed immedesimarsi in animali come il ghepardo, veloce corridore a quattro zampe e il fenicottero, famoso equilibrista su una zampa – Roberto Montuoro si è appropriato del microfono.
Un applauso è andato all’argento di Neri Stella per i World Combat Games di Pechino, le Olimpiadi delle Arti Marziali, un urrà agli azzurri, i sette atleti della nazionale italiana, e un’ola alla vicecampionessa mondiale, Nika Angelino e Giuseppe Angelino, che col suo “back fist” all’addome è diventato campione del mondo.
Budapest ha cambiato la vita ai due fratelli, entrambi hanno superato i loro limiti durante quella gara.
<<Prima di questa competizione mondiale, ho partecipato all’Europeo 2016 e ho vinto il terzo posto>> spiega Nika. <<Fu la prima gara più seria, a soli 18 anni già ero nella categoria SENIOR. Da allora sono migliorata molto ma ancora non ho sconfitto l’unico avversario che si frappone tra me e la vittoria: la negatività. Sto lavorando su me stessa; durante gli ultimi 30 secondi del combattimento a Budapest, avrei dovuto crederci ed invece pensavo ‘’tanto vince lei’’>>. Forse è questa la parte più dura del lavoro del coach: inculcare l’idea di potercela fare, alimentare la fiducia in sé stessi. Fortunatamente, Nika sta reagendo bene a questi stimoli e forse la ‘’fortuna’’ c’entra ben poco: sono i maestri a star facendo un buon lavoro.
‘’Colpisci!’’, ‘’Aspetta che ti attacca!’’, ‘’Dacci dentro!’’ sono state le frasi più gettonate degli allenatori durante l’intera competizione giornaliera che ha visto, in primis, gareggiare i pulcini, poi gli esordienti, poi i cadetti (10-15 anni) ed infine la categoria junior/senior.
Alle 19.30, la polisportiva ha chiuso i cancelli. Alle 19.30, c’è chi ha gioito per la vittoria e chi ha pianto per la sconfitta ma alle 19.30,tutti e centottanta gli allievi sono andati via con un senso di gratitudine nei confronti degli insegnanti per la possibilità offertagli con quest’evento e tutti e tre gli insegnanti sono andati via con la speranza di aver aperto gli occhi sulla bellezza e le soddisfazioni che questo sport è in grado di offrire.
Quindi, affollate le sedi che il team Nak ha radicato sul territorio napoletano, allenatevi e scendete in campo!
Martina Maddaluno