Ferragosto (e non solo) secco nel Sud Pontino

Ago 16th, 2017 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

Come previsto e annunciato con largo anticipo il mese scorso in un precedente articolo del nostro giornale, la crisi idrica che attanaglia tutta Italia ha continuato a farsi sentire e, soprattutto nelle località di villeggiatura, causa esponenziale incremento della popolazione, è diventata ancor più drammatica.

Nel vicino Sud Pontino, meta molto frequentata dai villeggianti campani, i ripetuti e prolungati disagi hanno creato non pochi problemi sia ai vacanzieri, sia ai proprietari di case in affitto e attività varie che, a causa della crisi idrica hanno dovuto rimborsare chi per non rovinarsi le ferie ha deciso di proseguire le vacanze altrove.

Tutti questi disagi hanno portato all’esasperazione la gente che una settimana fa è scesa per strada a manifestare il proprio malumore, bloccando addirittura la centralissima via Appia di Scauri con i cassonetti dell’immondizia. Il sit-in che nell’immediato aveva provocato disordine nella circolazione, è stato poi sciolto dall’arrivo delle forze dell’ordine. I comuni del Sud Pontino, insieme al gestore del servizio idrico AcquaLatina, hanno quindi cercato di sopperire inviando delle autocisterne e, nel frattempo, bocciata l’idea di installare dei costosi e poco ecologici “Dissalatori”, stanno valutando altre soluzioni, come quella di aprire una nuova fonte di approvvigionamento a Formia.

Giovedì scorso, visto il perdurare dei problemi e la mancanza di soluzioni fattive, la gente di Scauri è tornata per strada, bloccando l’incrocio principale con una catena umana: si è ripetuto così il copione di pochi giorni prima con traffico in tilt e i vigili urbani che cercavano di far defluire il traffico sulle strade secondarie…

Sfortunatamente, i tempi per trovare una soluzione funzionale a questa grave situazione non saranno rapidi, e le opzioni percorribili sono comunque complesse…

Certo, la mancanza di piogge è un dato oggettivo: non piove su tutto il territorio Nazionale da diverso tempo… Ma come riportato da più fonti, un altro grave problema è quello della dispersione idrica che, stando ai dati risulta essere del 68-70%, e questo vuol dire che pur trovando nuove fonti, solo il 30% dell’acqua immessa in rete finirebbe nelle case dei cittadini…

Secondo le forze di opposizione che premono per il ritorno della gestione Pubblica dell’acqua, così come da referendum del giugno 2011, questo è il risultato che si ottiene quando si vanno a privatizzare Servizi Pubblici che non hanno possibilità di incontrare Concorrenza: si crea di fatto un Privato che opera in regime di Monopolio e quindi, come tale, penserà esclusivamente a massimizzare il profitto infischiandosene di investire nelle infrastrutture perché tanto, gli utenti non avranno possibilità di rivolgersi ad altri fornitori… (Vedi anche i servizi Regionali di Trenitalia…)

…Il risanamento dell’attuale infrastruttura idrica dovrebbe essere quindi la priorità per un’azienda che per anni ci ha lucrato senza mai investirvi in maniera seria…

Gabriele Gulia

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