#FIGHTIPF: “IL GUERRIERO STANCO” ARRIVA A NAPOLI
Lug 21st, 2017 | Di cc | Categoria: SaluteArriva in Via Scarlatti il “Guerriero Stanco”, la maxi installazione dedicata alle persone con Fibrosi Polmonare Idiopatica. Obiettivo dell’iniziativa è sostenerle nella lotta quotidiana contro la malattia e dare loro la forza per continuare a combattere grazie alle terapie disponibili che aiutano a gestirla, migliorando la qualità di vita della persona che ne è affetta. L’installazione arriva a Napoli dopo aver già fatto tappa a Milano, Bologna e Padova.
“Oggi anche io sfido l’IPF #FightIPF”: un messaggio semplice che tutti possono condividere sui social.
Sabato 22 e Domenica 23 luglio a Napoli, in Via Scarlatti 118, arriva “IL GUERRIERO STANCO”, la maxi installazione dedicata alle persone con Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF), costrette ogni giorno a fare i conti con la malattia che, lasciando senza fiato, rende difficile fare anche le cose più semplici, come camminare o fare le scale. Obiettivo dell’iniziativa è sostenerle e dare loro la forza per continuare a combattere l’IPF, grazie alle terapie disponibili che aiutano a gestirla, migliorando la qualità di vita di chi ne soffre.
L’invito, rivolto a tutti coloro che visiteranno l’installazione, è di scattare una foto e postarla sui propri canali social utilizzando l’hashtag #FIGHTIPF e farsi così portavoce della lotta all’IPF, dimostrando sostegno e solidarietà alle persone che con coraggio ogni giorno lottano contro la Fibrosi Polmonare Idiopatica.
“Combattere la fibrosi polmonare idiopatica significa attivarsi, informarsi e contribuire a diffonderne la conoscenza” – dichiara Carmine Mauriello, Presidente dell’Associazione Onlus RespiRARE Campania.
Questa iniziativa fa parte del progetto “#FightIPF: oggi è il giorno giusto per sfidare l’IPF”, promosso da Roche con il supporto dell’Intergruppo Parlamentare per le Malattie Rare, di FIMARP Onlus (Federazione Italiana IPF e Malattie Rare Polmonari Onlus) e delle Associazioni che la compongono. L’obiettivo del progetto è aiutare pazienti e familiari a non sentirsi soli e a non fermarsi davanti alla diagnosi, ad informarsi e parlare con il proprio medico su come affrontare la malattia, per migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza.
Giannola Raffaele