Don Alfonso 1890: gli chef mito e la storia di Sant’Agata nel Mondo, nel libro di Raffaele Lauro

Lug 10th, 2017 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

Valerio Giuseppe Mandile

In piazza Sant’Agata, Sagrato della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Sant’Agata sui Due Golfi (Massalubrense), lunedì 10 luglio alle ore 19, appuntamento d’eccezione, il più importante in zona del 2017, dedicato alla presentazione in anteprima, alla presenza dell’autore, del libro “Don Alfonso 1890 - Salvatore Di Giacomo e Sant’Agata sui Due Golfi”, ultima fatica in ordine di tempo del senatore sorrentino Raffaele Lauro.

È un romanzo celebrativo supportato da fonti acclarate, con riguardo agli aspetti  storico, culturale e turistico della Terra delle Sirene, un pezzo di Paradiso, che riunisce bellezza e fertilità, arte e cultura, competenze di eccellenza. Il Don Alfonso 1890 ne rappresenta il simbolo massimo nella ristorazione e nell’ospitalità di livello top, ed è tuttora per la clientela proveniente da tutto il Mondo, che continua a testimoniare la sua fiducia con una presenza costante, l’inimitabile testimonianza della piu attenta e istante ricerca nell’Alta Cucina. 

Un orgoglio partenopeo e campano che rappresenta in maniera altamente rappresentativa l’Italia nel Mondo. La location è stata anche ufficialmente insignita del massimo titolo in Italia dalla clientela mondiale e figura addirittura  al quinto tra i ristoranti di eccellenza del Pianeta. Un riconoscimento universale al genio che premia il Don Alfonso, con tutta la sua eccezionale Brigata, lo Staff ed il Personale tutto per soddisfazione dei consumatori: qualità, creatività, tecnica, genuinità ed eccellenza degli ingredienti, servizio, accoglienza, location, critica. Praticamente un trionfo.

In programma prima il benvenuto agli ospiti dei padroni di casa Alfonso e Livia Iaccarino. Di seguito, i saluti istituzionali di Lorenzo Balducelli,  primo cittadino di Massalubrense; poi l’ introduzione del direttore Rai Vaticano Massimo Milone che modera l’incontro. Intervengono: il  presidente Jeunes Restaurateurs d’Europe, Ernesto Iaccarino; il saggista Riccardo Piroddi; l’avvocato Salvatore Ravenna;  il giornalista Antonino Siniscalchi; Sergio Corbino, consigliere Accademia Italiana della Cucina e fondatore dell’Università della Cucina Mediterranea. Conclude sono l’on. Ettore Rosato, presidente Gruppo PD Camera dei Deputati.

Segue un concerto della cantante Francesca Maresca; al pianoforte, il maestro Luigi Belati. Nel repertorio, le più belle e significative canzoni di Salvatore Di Giacomo, citate tra l’altro nel romanzo che verrà presentato. Sei canzoni, in omaggio a Salvatore Di Giacomo, il grande poeta napoletano, a Sant’Agata dal 1909 al 1930; Lucio Dalla, amico di Alfonso e Livia; a Mireille Mathieu, che nel 1997 fu protagonista di una indimenticabile serata al Don Alfonso 1890. Brani intensi e perfettamente congeniali alla manifestazione. 

l lavoro firmato da Raffaele Lauro è dedicato alla rappresentativa storia imprenditoriale e gastronomica di Alfonso Costanzo Iaccarino ed  a quella del nipote, lo chef pluristellato, Alfonso Iaccarino che ha portato la prestigiosa location ai massimi livelli internazionali, che la distinguono e la pongono in prima posizione nel gradimento mondiale della migliore clientela: prima tra i primi, al di là delle stelle e dei vari riconoscimenti che sono stati attribuiti al Don Alfonso ed ai protagonisti del suo inossidabile successo, scevro da facili pubblicità ma forte del giudizio dell’unico soggetto che conti veramente: il consumatore.

Un successo al quale hanno contribuito e contribuiscono in maniera concreta con il loro insostituibile contributo Livia Addario moglie dello chef Alfonso, enogastronoma che guida la clientela, garantendo il giusto orientamento nel rispetto del gusto e delle aspettative individuali, ed i figli: Mario, prezioso consulente in Sala ed impegnato nel delicato compito della cura e guida delle varie prestigiose location mondiali, ed Ernesto al quale Alfonso ha deciso di passare la guida della eccellente Brigata, quando ha deciso di curare personalmente la famosa tenuta “Le Peracciole”, a Punta Campanella dalla quale si gode un panorama ritenuto da molti grandi “il più bello al Mondo”, in linea con la sua filosofia di vita votata alla salute del cliente che non deve mai essere seconda al gusto. In questa è forte l’influenza della decisiva conoscenza di Ancel Keys, il vero promotore internazionale della Dieta mediterranea, che ha rafforzato ulteriormente la passione innata dello chef per il sano ed il genuino: l’autentica eccellenza che merita di essere promossa.

Chef Ernesto, a capi già da anni della Brigata del pluristellato e plurinsignito Don Alfonso 1890, è l’artefice di numerosi piatti piatti famosi grazie ai quali il “Don Alfonso 1890″ rinnova periodicamente con successo la propria eccellente carta, nella quale resistono i miti tutt’oggi richiesti incessantemente dai clienti.

Lo stile coinvolge e rende il libro “appetibile e gustoso” come i piatti firmati dagli chef che dal 1890 hanno guidato il Don Alfonso. Si parla di tanti personaggi celebri della canzone classica napoletana, della lirica, della cultura e della politica, amici e sostenitori di don Alfonso Costanzo, alla Pensione Iaccarino e a Sant’Agata sui Due Golfi, ad Agerola: Enrico Caruso, Salvatore Di Giacomo, Roberto Bracco, Francesco Cilea, Norman Douglas e il sorrentino Saltovare; tanti altri ancora, ministri, scrittori, poeti, artisti. Nella seconda parte, l’attenzione è rivolta agli estimatori dello chef pluristellato Alfonso Iaccarino e della moglie Livia: i presidenti della Repubblica, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi, i famosi cantanti Lucio Dalla e la francese Mireille Mattieu; il fratello dell’autore Nello Lauro..

La narrazione è d’impronta manzoniana e si fonda su una solida documentazione storica. Si parte dall ’emigrazione in America alla ricerca di lavoro, a quattordici anni e da solo di Alfonso Costanzo. In essa uno spaccato sull’emigrazione italiana di fine Ottocento con i suoi drammi, di interesse economico, sociale e psicologico, incominciando dalla Questione meridionale. E si arriva alla evidenza di quanto la scelta dell’Alimentazione rappresento la Cultura di un popolo. La caccia alle quaglie, da sempre la passione dei santagatesi, uomini e donne di ogni età che consente di analizzare, per la prima volta, lo sviluppo economico del borgo, dall’800 al 900 e per diffondere allo stesso la conoscenza  dei piatti popolari della cucina tradizionale locale: essi costituiscono una importante espressione della cultura di un popolo, a cominciare dal brodino di tordo somministrato ai neonati nello svezzamento, ricco di principi nutritivi, digeribile e gradevole al gusto, quindi facile da somministrare.

“Don Alfonso Iaccarino è un personaggio di livello mondiale e la sua storia gastronomica viene da lontano, non è un vicenda improvvisata, come tante altre ma si intreccia intimamente con quella di un luogo unico, come Sant’Agata sui Due Golfi, e di una comunità umana notevole - argomenta con grande franchezza Raffaele Lauro che “con questo emozionante lavoro” è “lieto di elevare un monumento letterario di gratitudine personale e collettiva alla dinastia degli Iaccarino, a Salvatore Di Giacomo e a Sant’Agata sui Due Golfi”.

 

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