Valerio Giuseppe Mandile

L’aereoporto napoletano di Capidichino si aggiudica l’ Aci Europe Award  quale miglior aeroporto europeo nella sua categoria, quella tra  5 e 10 milioni di passeggeri. 

Cerimonia ufficiale di consegna a Parigi, con i vertici Aci Europe, Associazione Europea degli Aeroporti.

“Per i significativi miglioramenti all’aeroporto per l’esperienza dei passeggeri, per la valorizzazione dei beni artistici-culturali e l’incentivo alla promozione e valorizzazione turistica del territorio”: queste le motivazioni del premio che arriva inaspettato per il largo

pubblico, ma più che meritato e rappresenta un valido e meritato riconoscimento all’impegno della squadra Gesac che gestisce l’aeroporto di Capodichino, presieduta da Carlo Borgomeo.

Alla valutazione ha contribuito senz’altro a questa valutazione ottimale in tema di valorizzazione dei beni artistici-culturali, l’ itinerario archeologico nella zona arrivi-partenze, unico al mondo per la sua particolarità, che è stato inaugurato ai primi di marzo. Così come hanno avuto la loro parte anche le sei statue, tra originali e copie, collocate  in aeroporto,  che sono state prestate dal Museo archeologico nazionale su accordo con l’allora direttore Paolo Giulierini. In pratica, uno scalo-museo, ammirato dai tanti turisti.

Hanno ricevuto riconoscimenti, per le altre categorie di affluenza: l’aeroporto Barajas di Madrid, quale migliore scalo nella categoria al di sopra dei 25 milioni di passeggeri; quello di Alicante, tra i 10 e i 25 milioni di passeggeri; l’irlandese Cork, con meno di 5 milioni di passeggeri annui.

L’ Aci Europe Award va ad aggiungersi agli altri ambiti traguardi raggiunti di recente  dalla struttura di Napoli che quest’anno è stata capace di sfondare il muro dei 6 milioni di visitatori, ed ora si sta impegnando per superare i 7. Si aggiungono infatti mette i record per numero di collegamenti internazionali, compagnie aeree ospiti, ed infine base delle prime due low cost per importanza al Mondo.

Il riconoscimento testimonia l’impegno profuso ed è da considerare - come sottolineato dall’ amministratore delegato di Gesac, Armando Brunini che ha ritirato il premio a Parigi -  “il frutto di un lavoro che è iniziato tanto tempo fa con una buona privatizzazione e con la gestione del management che mi ha preceduto”. 

È dunque un tributo al lavoro di squadra e “un’iniezione di fiducia nelle proprie capacità per le tante persone che lavorano in aeroporto”.