Allah San Gennaro e i tre kamikaze: la Napoli “a colori” di Pino Imperatore

Mag 27th, 2017 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Certamente il periodo storico che stiamo vivendo non è dei migliori dal punto di vista delle tensioni tra oriente ed occidente. La piaga del terrorismo internazionale di matrice islamica pare sempre più espandersi a macchia d’olio. Senza entrare in analisi storico sociologiche che spesso più che chiarire la situazione confondono chi legge, Pino Imperatore autore napoletano la cui specialità è scandagliare l’animo dei personaggi che descrive guarnendo le sue storie con un tocco di immancabile napoletanità, ha tirato fuori dal cilindro la sua ultima fatica “Allah San Gennaro e i tre kamikaze”, il titolo è tutto un programma.

Pino Imperatore scrittore, umorista presenta  sul mercato letterario il suo nuovo romanzo. Un romanzo intrepido e corrente, un’opera irridente e spassosa, dove viene sottolineata come sfondo principale l’importanza dell’inserimento e dell’unione, senza emarginazioni ma rispettando, reciprocamente, convinzioni dei popoli attraverso una maggior ampiezza di vedute ed usando le armi dell’ironia come risposta all’estremismo e al livore, perché spesso una risata fa molto più rumore di una protesta.La trama è davvero originale, e ruota intorno a tre personaggi Salim, Feisal e Amira che sono stati addestrati da un uomo impietoso, il Macellaio, il quale è riuscito a renderli invincibili per la loro missione che si svolgerà proprio a Napoli. Un attentato in una delle città più belle del mondo, nella quale dovranno cercare un covo senza non poche difficoltà e sorprese. Ognuno dei tre terroristi dovrà tenere a bada un obiettivo: Salim sorveglierà i vari mezzi di trasporto, Feisal si occuperà dei numerosi monumenti ed Amira sarà l’ osservatore della vita sociale. I tre giovani, però, non hanno fatto i conti con la bella città partenopea che puntualmente sconvolgerà i loro piani. Riusciranno gli audaci terroristi a svolgere la missione per la quale sono stati addestrati? Oppure Napoli con i napoletani, le varie meraviglie che la caratterizzano, saranno in grado ammorbidire gli animi e far cambiare il percorso agli eventi?

Come sempre ci ha abituati, Pino Imperatore riesce con la sua sottile ma pungente ironia a rendere umani anche i più grandi criminali o almeno quelli che sembrano tali, ci era  già riuscito in “Benvenuti in casa Esposito” e nel sequel “Bentornati in casa Esposito” romanzi nei quali aveva raccontato a modo suo la camorra ed in generale il “sottobosco” illecito della organizzazione criminale.

Un attentato fatto a Napoli è una delle paure più grandi che un napoletano possa immaginare ed allora il nostro autore cerca riuscendoci, di rendere il racconto quanto mai realistico.

Il primo passo per i terroristi è quello di  cercare un covo. In loro soccorso arriva Sament detto ‘o Volpacchiotto, mediatore immobiliare che dà loro in locazione un appartamento disastrato pieno di blatte e di altri animaletti poco puliti. I tre giovani non si lasciano scoraggiare e si suddividono le aree di competenza, per individuare obiettivi sensibili. Una volta fissati gli obiettivi, agiranno insieme. Ma i tre hanno sottovalutato Napoli, che manda sistematicamente a monte i loro piani: scioperi improvvisi, tifosi inviperiti, gabbiani prepotenti, vicine di casa procaci quanto disinibite, filosofi da metrò e, su tutto, le prodigiose liquefazioni del sangue di san Gennaro. Sotto il tiro incrociato delle bellezze artistiche e di un’umanità fantasiosa, bizzarra e piena di calore, riusciranno Salim, Feisal e Amira a rimanere fedeli alla loro missione? O Napoli, con la sua storia e i suoi abitanti, scioglierà il ghiaccio dei loro cuori? All’ombra del Vesuvio, tra il Maschio Angioino, la Cappella Sansevero e le isole del Golfo, in uno scenario impareggiabile che Pino Imperatore evoca con maestria, un romanzo coraggioso e attuale, una commedia divertente e dissacrante che racconta l’importanza dell’integrazione e della tolleranza, contrapponendo al fanatismo e all’odio le armi irrinunciabili dell’umorismo e dell’ironia.

Salvatore Aulicino Mazzei

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