Imputato di omicidio in quanto avrebbe fornito materialmente l’arma che uccise un imbianchino innocente ed avrebbe organizzato personalmente il raid punitivo, Luigi Sarno , figlio di una delle più attive famiglie camorristiche napoletane , è stato destinatario , appena quattro giorni fa ,  di una richiesta di condanna all’ergastolo dal Pm nell’udienza del processo che lo vede imputato . Forse , ingenuamente , state pensando che il giovinastro , soprannominato Topolino , fosse in carcere o almeno ai domiciliari ? Niente di tutto questo . Era tranquillamente libero di attendere ai suoi traffici, senza alcun obbligo . E’ stato preso solo perché l’occhio attento di una pattuglia della polizia lo ha scorto alla guida dinuna moto rubata , moto per la  quale il personaggio stava preparando il cosiddetto “cavallo di ritorno ” . Solo per la casualità, quindi  , un pregiudicato , figlio di camorristi , per il quale si prospetta una condanna all’ergastolo, è finito dietro le sbarre . ma quanto tempo ci resterà ? Con un buon avvocato non crediaòo per molto . Questa è la giustizia , quella giustizia per la quale fiumi di parole vengono scritti , senza che cambi nulla . Probabilmewnte il caso di Luigi sarno non è stato ritenuto da qualcuno degno di particolare nota , incapace di provocare interviste e fotografie sui giornali , incapace di ottenere il plauso ed il consenso dei cittadini di una parte politica . A questo punto perché i guornali, tanto solleciti nel citare i nome dei magistrati impegnati nei processi sotto i riflettori non dicono anche chi è stato che non ha ritenuto opportuno proporre alcuna misura restrittiva nei confronti di uno accusato di omicidio ? “così non si garantisce sicurezza per i cittadini in una realtà vessata da una violeza senza limiti ” . E’ il giudizio di un magistrato , Alfonso Papa ., attualmente deputato del PDL e membro delle commissioni Giustizia ed antimafia . Sposiamo in pieno le affermazioni dell’onorevole Papa , ma vorremmo , anche da parte sua , un maggior impegno nei confronti di una giustizia che va sempre più a ruota libera. (Michele Elio Fusco)