IL CONTRASTO BRUNETTA - TREMONTI
Nov 23rd, 2009 | Di cc | Categoria: Nazionale, PoliticaNuovo contrasto nella maggioranza . E’ di queste ore la dichiarazione del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta che ha accusato il ministro dell’economia Guido Tremonti di avere un concetto troppo rigido della gestione dei conti pubblici . Brunetta ritiene che i troppi veti di Tremonti possano diventare un freno per la ripresa dell’economia . Si tratta , anche in questo caso , di naturali contrasti tra due ministri importanti del governo , liberi di manifestare il proprio pensiero . Il PDL non è e non deve essere una caserma . E’ dalla discussione corretta tra componenti che il premier deve poi trovare la sintesi . Indubbiamente il freddo Tremonti non si rende conto che spesso i suoi tagli se da un lato possono migliorare la situazione dei conti pubblici dall’altro creano delle conseguenze che , a lungo andare , danneggiano gli stessi conti che lui vuole risanare . Ci sono esigenze che non possono esser valutate solo con l’occhio del ragioniere, ma devono esser valutate sul lungo periodo e , perché no? , anche sull’impatto che possono avere nei confronti dell’elettorato . Chi scrive non è un economista nè si picca di esserlo, ma gli viene in mente un settore che , per averci lavorato per tanti anni ,ritiene di conoscere , quello della scuola . Indubbiamente ci sono stati troppi anni di “vacche grasse ” , ma tagliare come , su input del ministro del’econiomia ha fatto e sta facendo la Gelmini sta danneggiando centinaia di migliaia di persone con famiglia . I tagli , anche quando sono necessari , devono esser fatti con gradualità . Le proteste che si registrano in tanti campi , dalla polizia all’università , sono il sintomo di un malcontento che potrebbe anche danneggiare elettoralmente il partito di magiuoranza . Anche perché le miusure impopolari non vengono accompagnate da una precisa informazione ; non viene per esempio mai detto che tanti tagli nascono da imposizioni dell’Europa e quindi sono obbligatori . Brunetta , forte anche del consenso che riscuote per la sua meritoria opera di pulizia e di razionalizzazione del pubblico impiego , non ha fatto altro che dire ad alta voce quello che molti ministri pensano ma che non sempre ritengono opportuno mettere in risalto (MEF)