Pensioni, ecco gli assegni Regione Sicilia, Parlamento, Senato, Presidenza Repubblica, Corte Costituzionale…
Feb 19th, 2017 | Di cc | Categoria: Politica
…..Prima di scendere nel dettaglio dell’analisi una premessa: la fotografia scattata da
Itinerari previdenziali è ferma a chi ha detto addio al lavoro ed è andato in pensione
nel 2015. Tra qualche anno, anche alla luce delle difficoltà di alcuni istituti di previdenza,
le posizioni in classifica delle diverse professioni potrebbero essere molto diverse.
L’altra premessa è poi che le pensioni “retributive” (Inps e Casse), calcolate cioè
prendendo come riferimento gli stipendi percepiti nel periodo precedente il congedo dalla
professione, sono in media più generose rispetto a quelle derivanti dal metodo di
calcolo contributivo, che come la parola stessa implica si basa sui contributi
effettivamente versati…..
Pensioni, ecco gli assegni
Regione Sicilia, Parlamento, Senato,
Presidenza Repubblica,
Corte Costituzionale…
Carlotta Scozzari /businessinsider 18/2/2017 7:00:02 AM
Tuttavia, avverte Itinerari previdenziali, se si prendono in considerazione anche gli
enti e gli organi costituzionali, al primo posto della classifica dei pensionati con
l’assegno più sostanzioso, al posto dei notai, si trovano i giudici della Corte
costituzionale. Sul secondo gradino del podio, stazionano invece i senatori in pensione, i
deputati e i consiglieri regionali; poi tornano i notai, seguiti dai pensionati della Suprema
Corte, a loro volta seguiti dal personale in quiescenza di Camera, Senato e
Presidenza della Repubblica.
Ottimo, segnala Itinerari previdenziali, anche il “piazzamento” dei dipendenti in
pensione della Regione Sicilia. Sì, perché, come emerge dall’analisi della spesa
pensionistica sostenuta da enti e organi costituzionali (separata rispetto all’analisi degli
esborsi di Inps e delle casse previdenziali), la Regione Sicilia, per finanziare le pensioni
dei 16.500 dipendenti in quiescenza, ha speso oltre 677 milioni di euro, tra pensioni
dirette e indirette, il che significa un assegno medio di 41 mila euro a persona.
Le pensioni di giudici costituzionali, senatori e deputati – fonte: Itinerari previdenziali
Anche sui bilanci di Camera e Senato, aggiunge Itinerari previdenziali, il cui centro studi
è guidato dall’ex sottosegretario del Welfare Alberto Brambilla, “le pensioni dei
dipendenti e i vitalizi dei parlamentari cessati dal mandato rappresentano una posta
di bilancio tutt’altro che residuale: a Montecitorio ha raggiunto nel 2015 la quota di
410 milioni di euro, mentre a Palazzo Madama quasi 217 milioni”. A ben guardare,
però, la spesa per le pensioni dei dipendenti è nettamente superiore a quella
sostenuta per i vitalizi degli ex parlamentari: alla Camera la prima ammonta a 265
milioni, a fronte di 145 milioni spesi per i 2.116 assegni vitalizi (sommando i quasi 1.464
diretti e i 652 assegni di reversibilità); al Senato, invece, a fronte di 138 milioni spesi per le
pensioni dei dipendenti, ve ne sono quasi 79 milioni stanziati per i 1.269 assegni
vitalizi diretti e indiretti maturati da ex senatori.
Poi ci sono le prestazioni erogate dalla Presidenza della Repubblica al personale in
quiescenza, in tutto 1.783 persone, che valgono in media 51.660 euro a testa.
Ma chi percepisce di più, come già detto, sono i giudici della Corte costituzionale:175.000
euro è l’ammontare medio di ciascuna delle 25 pensioni dirette in pagamento (“cui
se ne aggiungono altre 10 di reversibilità, di importo ovviamente inferiore”, avverte Itinerari
previdenziali). I giudici costituzionali sono seguiti a buona distanza da deputati e
senatori, i cui vitalizi medi ammontano rispettivamente a 81.830 euro e 68.103 euro.