Split: Metafora biblica tra realtà e disagio mentale

Feb 11th, 2017 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Torna al cinema e lo fa con una pellicola che tiene incollato alla poltrona lo spettatore per tutta la durata del film, il regista di origini indiane M. Night Shyamalan, regista abituato a stupire ed a raccontare storie sempre al limite tra realtà ed immaginario.

Non fa eccezione Split racconto ambiguo e mai banale che segue la vicenda terrena del protagonista affetto da personalità multipla. James McAvoy attore scozzese di notevole bravura, si cala perfettamente nella parte e riesce a rendere il proprio personaggio quanto reale.

Una donna dalla forte religiosità, un eccentrico stilista, un ossessivo compulsivo, anche un bambino di nove anni. Tutte vite differenti e delineate che risiedono sedute in cerchio nel profondo dell’animo di un solo distinto individuo e si manifestano singolarmente appropriandosi della luce che permette loro di uscire e mostrarsi. Questo è il caso di Kevin e delle sue ventitré personalità, ma destino vuole che ancora una, l’oltre umana, si faccia strada verso il chiarore, per rivendicare la propria dimensione e rivelare al mondo ancora troppo cieco una sconvolgente realtà.

Il film è criptico e prima del sorprendente finale si apre a numerose interpretazioni: assistiamo al delirio di uno squilibrato o la follia fa parte di una realtà che tende al vero? Quale verità si nasconde dentro Kevin?

La storia principale è tutta incentrata su Kevin e Casey (Anya Taylor-Joy), Claire (Haley Lu Richardson) e Marcia (Jessica Sula) che si ritrovano ostaggi di un uomo dai comportamenti decisamente fuori dal normale. Rinchiuse in un luogo angusto e sconosciuto, le tre ragazze cercano disperatamente di sfuggire dalla confusa prigionia alla quale il loro incomprensibile rapitore le ha condannate, cercando il modo di riacquistare la libertà sottratta prima che si compia l’angusto rituale dove sembrano essere state invitate.
Compreso il disturbo della personalità che affligge l’uomo – e intervenuta al riguardo anche la dottoressa Karen Fletcher (
Betty Buckley) – Casey, Claire e Marcia tenteranno di sottrarsi all’incontro con la Bestia, la forma più evoluta dell’umanità, pronta ad eliminare da questo mondo chiunque non sia puro.

Come al solito nei film di Shyamalan a fare maggiormente paura è il non detto, quello che lo spettatore può solo intuire, quello che tiene in apprensione quello che da un momento all’altro ti aspetti possa accadere e magari non accade.

Catturando l’attenzione dello spettatore con la curiosa quanto angosciante scoperta delle infinite potenzialità della mente, Split si spinge oltre il facilmente comprensibile per affondare nell’orrore soprannaturale, strizzando l’occhio ad opere passate di Shyamalan e puntando sulle facoltà che l’uomo ha di creare dal nulla identità e universi solo con l’inaudito potere del pensiero.

Sicuramente lo spettatore che ama i colpi di scena non resterà deluso da questo film che si incastona nella produzione del regista come un piccolo gioiellino.

Salvatore Aulicino Mazzei

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