Racconti di ordinaria follia nel Museo dell’Archivio storico del Banco di Napoli

Gen 3rd, 2017 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Mercoledì e Giovedì 4 e 5 Gennaio (con quattro repliche al giorno ore 17 - 18.30 - 20 e 21.30) “Il Demiurgo” inaugura con “Carte da legare” il suo 2017  di narrazioni teatrali nei siti culturali. Il primo appuntamento del nuovo anno è tra le stanze del nuovo Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli: il Cartastorie, 14mila metri quadri, 330 stanze e 17milioni di nomi nei documenti che raccontano la storia di Napoli dal 1539 attraverso le storie dei grandi personaggi che hanno animato la città (da Caravaggio al principe di Sansevero, da San Gennaro a Giuseppe Verdi) ma anche e soprattutto attraverso le storie inedite e affascinanti di tanti sconosciuti che hanno caratterizzato le vicende storiche più importanti della città, dalla Repubblica Napoletana del 1799 alla grande stagione della musica del Settecento napoletano.

“All’interno di una scenografia fatta interamente di carta, di volumi trasudano storia e rievocano un passato fatto di numeri, cifre, storie e vite che s’intrecciano insieme e superano i secoli - anticipa il regista Francescoantonio Nappi - verrà raccontata una storia che unisce quattro storie che nascono dai libri che fanno da scenografia allo spettacolo. In quei libri, che sono cifre e carta, inchiostro e polvere, si celano storie e vite che si rianimeranno: Isabella Croys, con tutte le tinte che le colorarono la sua vita, Filippo di Borbone, che poteva diventare re, un tenente austriaco, un criminale comune. Vite, storie, emozioni e passioni imprigionate nella carta, ma pronte a liberarsi e a essere raccontate e noi lo faremo in un suggestivo intreccio di finzione e realtà con il filo conduttore della follia”.


L’idea dello spettacolo nasce da un progetto di collaborazione tra “Il Demiurgo” e Il Cartastorie” (15 euro il costo del biglietto e della visita) e ha preso forma grazie ai racconti di Andrea Zappulli, che da anni racconta storie ispirate ai dati e alle cifre conservate nel Museo ed ha ispirato la sceneggiatura e la regia di Andrea Cioffi e Francescoantonio Nappi.

 

Il Cartastorie - Il Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli

Immerso nel cuore del centro storico del capoluogo campano, nelle 330 stanze del cinquecentesco palazzo Ricca e dell’attiguo palazzo Cuomo, in via dei Tribunali, a pochi metri dall’imponente struttura di Castel Capuano, l’Archivio Storico del Banco di Napoli custodisce al suo interno la plurisecolare (dal 1539) documentazione riguardante l’attività degli antichi banchi della città. Si tratta dell’archivio storico bancario più importante al mondo, che può vantare documenti contabili rarissimi (bancali) risalenti alla seconda metà del ’500.

Le fedi di credito (bancali), antenate dei moderni assegni circolari, i grandi Libri Maggiori, registri dei movimenti, e gli elenchi dei clienti dei banchi, disegnano un resoconto non solo economico della Napoli antica e offrono un impressionante panorama della città, dalla sua travagliata esistenza sotto il Viceregno spagnolo fino alle più recenti vicende della storia contemporanea. L’assoluta particolarità di questa sconfinata documentazione economica risiede nella chiarezza e nella completezza di quelle che oggi si chiamerebbero “causali di pagamento” che specificano

dettagliatamente il motivo dell’avvenuto pagamento. In questo modo, notizie inedite di opere realizzate da illustri artisti, insoliti aspetti dell’economia quotidiana e centinaia di migliaia di storie personali, celebri o ignote, si sono preservati attraverso i secoli.

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