VORREMMO PARLARE DI POLIS, INVECE DOBBIAMO PARLARE DI… ATTENTATI, TERRORISMO, GUERRE & GEOPOLITICA
Gen 1st, 2017 | Di cc | Categoria: Cronaca NazionaleLe brume invernali favoriscono il parlare di questo e di quello. Al tavolo politico-letterario Ernest Hemingway dove si vorrebbe parlare di Polis, ci si guarda intorno, di Polis non se ne vede neppure l’ombra. Si vedono solo scene di morte; non si è fatto in tempo a somatizzare la strage di Berlino che, simile ad funesta nemesi, anche da Istambul ci arrivano devastanti notizie. Ma altrettanto lungo è l’elenco delle nefandezze effettuate dai “dottor Stranamore assatanati di morte” che con le loro azioni hanno “generato il mostro: l’Isis”.. Per evitare di dimenticare, i membri del tavolo cronologicamente ricordano che…
• Iraq - Per chi vuol sentire, vibra ancora nell’aria la voce ed il monito accorato di Karol Woytila, il Papa Santo quando i “potenti ed i <servizi>”, un 20 marzo 2003, scatenavano la guerra in Iraq che (non) aveva le armi di distruzione di massa. Si detronizzò Saddam Hussein e…si è avuto un netto aumento delle violenze settarie in Iraq, una penetrazione di Al-Q?eda nel Paese e, in generale, un calo della sicurezza dei cittadini per poi arrivare al 29 giugno 2014 quando il gruppo di jihadisti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) - più noto come Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (Isis) - annunciano la creazione di un califfato islamico nei territori controllati tra Siria e Iraq, nominando come proprio leader Abu Bakr al-Baghdadi, “il califfo dei musulmani”.
• Serbia – il 24 marzo 1999 by-passando un Parlamento “silente”, un governo di sinistra (?!) mandò aerei italiani “a sganciare bombe umanitarie all’uranio impoverito” sulla, ormai ex Jugoslavia. Anche Amnesty International accusò la Nato di violazione dei diritti umani per «l’impatto sproporzionato sui civili» degli attacchi aerei contro la Serbia. Il capo di quel Governo violò l’art. 11 della Costituzione Italiana. Per la “giustizia” dei membri del tavolo Hemingway, quell’individuo dovrebbe ora essere al 41bis; invece…
• Libia – nel marzo del 2011, l’ONU aveva istituto una zona d’interdizione al volo sul Paese nordafricano ufficialmente per tutelare l’incolumità della popolazione civile dai combattimenti tra le forze lealiste a Mu’ammar Gheddafi e le forze ribelli nell’ambito della prima guerra civile libica. Anziché sorvegliare gli spazi aerei e decretare l’embargo economico totale, .il 19 marzo 2011 i guerrafondai, “in nome della pace”, hanno iniziato la guerra “umanitaria” alla Libia. Si sono lanciati missili ed effettuati bombardamenti miranti a colpire solo le installazioni militari; come se le bombe prima di esplodere ed uccidere potessero chiedere alla potenziale vittima se questa è un militare od un civile! Mezzi ben strani dunque per “operazioni di pace”. Al tavolo Ernest Hemingway, che sono “nessuno”, sanno che la guerra in Libia ha avuto un obiettivo fondamentale: il petrolio. Al tavolo Ernest Hemingway hanno recuperato e stanno guardando le immagini impietose di Gheddafi morente. I “vincitori” non ci risparmiarono un altro, mediatico, Piazzale Loreto. Ora in Libia, anziché pace e democrazia, prolifera l’Isis.
• Russia – anziché stabilire accordi politici per combattere l’Isis ramificata dalla Siria alla Libia con cellule terroristiche in vari Paesi europei, dal marzo 2014 l’EU ha gradualmente imposto misure restrittive in risposta all’annessione illegale della Crimea e alla deliberata destabilizzazione dell’Ucraina. - sanzioni economiche, ergo “un muro di Berlino in chiave moderna” – assurdità.
Le ricadute per l’Italia
• L’Italia da tempo sta subendo una massiccia invasione di migranti. I paesi guerrafondai si rifiutano di farsene carico.
• L’America ha una visione del mondo miope, l’Europa (dis)Unita neppure quella e… l’Italia subisce.
• L’ONU predica e dimostra tutta la sua inadeguatezza.
• L’Italia è l’unico Paese che avrebbe titolo a proporre una visione del mondo basata sull’autodeterminazione dei popoli, su “operazioni di pace” non con l’invio di truppe di terra ma con quella di agronomi e fertilizzanti e la creazione di veri protettorati dell’ONU. Infine rivedere il ruolo ormai superato della NATO sostituendolo con quello di un esercito (di pace) europeo.
• Attivare ogni sforzo per la creazione di una Europa Unita dall’Atlantico agli Urali.
• Leggiamo e meditiamo sugli scritti di Oriana Fallaci: “Diventeremo l’Eurabia. Il nemico è in casa nostra e non vuole dialogare”. I fatti dimostrano che la Fallaci aveva ragione e che siamo impreparati (?) per affrontare “la subdola guerra che l’Isis ha scatenato”.
Al tavolo Ernest Hemingway sono pragmatici e consci che questo difficilmente potrà avvenire visti gli interessi economico-finanziari in gioco sia per il controllo delle risorse energetiche sia per il business della ricostruzione, per quello del riarmo e per i costi/affari delle guerre (ogni missile lanciato costa oltre un milione di dollari). Risorse che se diversamente impiegate sarebbero sufficienti (e ne avanzerebbero ancora) per combattere la povertà e la fame costruendo ponti di umanità.
Al tavolo Hemingway, mestamente osservano le foto dell’ipocrisia della “politica” e quelle (non pubblicabili – Carta doveri dei giornalisti) degli orrori Isis. A quel punto non resta loro che rivolgersi a “Allah, Maometto, Buddha, Manitù, Dio abbiate pietà per i vinti e per…..i vincitori”. Al tavolo ricordano la frase di Hemingway: “Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine”. Per ricordare al mondo che “la guerra è l’ultima idiozia dell’uomo”, al tavolo Ernest Hemingway, auspicherebbero che sulla facciata di San Pietro, sul Quirinale, sul palazzo dell’ONU, sulle sedi EU, sulle facciate di tutti i Municipi, sui Parlamenti di tutto il mondo venissero esposte le bandiere della Pace e che alle armi prevalesse la politica, quella di Platone e Aristotele, non quella condizionata dai beceri gnomi della finanza.
Questo e solo questo, permetterebbe di “non rubare il futuro ai giovani”.