Vent’anni di vita in meno per i grandi obesi: allarme giovani in Campania

Dic 11th, 2016 | Di cc | Categoria: Spazio ai Ragazzi

Preoccupante aumento nella nostra regione. Il fenomeno colpisce di più la popolazione giovane per la quale peggiora anche la qualità della vita ed aumenta il rischio di gravi patologie.

 

Aumentano gli obesi Il fenomeno nella nostra regione. Innanzitutto i giovani sono colpiti da questo problema tutt’altro che trascurabile che rischia di diventare emergenza sociale in quanto è in notevole la crescita.

L’obesità accorcia la vita: fino a 20 anni in meno per i grandi obesi, inoltre, peggiora anche la qualità della vita ed aumenta il rischio di gravi patologie. Questi i dati in materia secondo gli ultimi studi.

È pure vero che i giovani e le donne si rivolgono più facilmente alla chirurgia bariatrica, scegliendo risultati certi. Questo è un altro aspetto di grande importanza.

 Con grande chiarezza, il noto primario Cristiano Giardiello afferma:“Il 47 per cento della popolazione campana è in sovrappeso, il 18 per cento di costoro sono grandi obesi e si arriva addirittura al 24 per cento di obesità infantile. La situazione è evidentemente molto grave per una malattia che è bene ricordarlo è cronica e invasiva e che comporta spesso una serie di patologie collaterali che spesso possono sparire quando si cura l’obesità. Per questi motivi, tra l’altro, è necessario che tale patologia venga affrontata con un team multidisciplinare all’interno del quale non bisogna sottovalutare il ruolo anche di uno psicologo e talora di uno psichiatra. Purtroppo le liste d’attesa in Campania sono molto lunghe e molti scelgono di andare fuori regione. E’ evidente, dunque, che riuscire ad affrontare tali patologie consentirebbe notevoli risparmi anche economici”. 

Ultimamente, a Napoli, per la prima volta nel Bel Paese, si sono riuniti i più importanti chirurghi bariatrici del pianeta ed hanno mostrato in diretta le proprie tecniche operatorii d’avanguardia negli interventi trasmessi in diretta davanti ad un qualificati asino pubblico costituito da altri specialisti, 250 circa, che hanno potuto così osservare e studiare le varie tecniche operatorie.

Dalla super specializzata struttura ospedaliera di Pineta Grande a Castelvolturno, sede operatoria, le immagini sono arrivate sugli schermi dell’albergo Royal Continental sul lungomare di Napoli. Sono state mostrate le tecniche operatorie le tecnologie più innovative. Inoltre, le live surgeries costituiscono un altro aspetto essenziale del 13° Congresso B.E.S.T. (Bariatric Endoscopic Surgical Trends), organizzato e presieduto da Cristiano Giardiello (PO Pineta Grande di Castel Volturno), Marco Anselmino (Azienda

Ospedaliero-Universitaria Pisana) e  Nilton T. Kawahara (Brasile) alla presenza di ben 250 specialisti giunti da tutto il mondo a Napoli per l’eccezionale congresso.

I congressi B.E.S.T si pongono come obiettivo di fornire una panoramica delle ultime ricerche e delle varie alternative innovative nella chirurgia bariatrica e metabolica.

Vi è grande attenzione attualmente nei confronti delle nuove procedure endoscopiche e laparoscopiche utilizzate negli interventi di revisione.

Le live surgeries, nel caso specifico del prestigioso evento scientifico, si sono svolte presso il Presidio Ospedaliero di Pineta Grande e sono state trasmesse in

diretta sullo schermo dell’auditorium del Centro Congressi Hotel Royal Continental. Si evidenzia la drammatica modificazione delle abitudini di vita degli italiani. Cento anni fa si mangiavano 1000 calorie al giorno in più, ma se ne consumavano 1300 in più, e l’adesione alla dieta mediterranea era obbligata dalle minori risorse economiche. Oggi, con la diminuzione di logoranti attività fisiche e nonostante l’apparente attenzione allo sport e al benessere  l’allarmante panorama è quello di una obesità infantile che cresce a ritmi esponenziali, di un sovrappeso diventato ubiquitario e di una obesità negli adulti che interessa milioni di persone. Allarmante la situazione campana.

“La grave obesità accorcia la vita media di circa 20 anni, ne peggiora notevolmente la qualità, associandosi a gravi patologie, quali il diabete e l’ipertensione, e le percentuali di dimagrimento stabile con i trattamenti medico-nutrizionali rimangono purtroppo insoddisfacenti. La chirurgia bariatrica è la risposta più efficace per una ottimale perdita di peso e per il trattamento delle patologie

associate, con mortalità e morbilità bassissime, eppure il suo impatto nella

società italiana non è soddisfacente”.

Secondo i dati raccolti, inpazienti trattati sono pochi rispetto a molti altri paesi anche europei.

Dal convegno è emersa la necessità di analizzare e approfondire le motivazioni di questa discrepanza, proponendo strade per valorizzare questa chirurgia così efficace ma spesso sottovalutata dalle Aziende Sanitarie, nonostante i notevoli benefici economici e sociali a medio e lungo termine.

Marco Anselmino e Cristiano Giardiello che dirige a Pineta Grande una struttura e un team d’eccellenza in grado di realizzare trecento interventi l’anno e di curare circa 1500 pazienti, di cui oltre il trenta per cento extraregionali, intendono impegnarsi in tal senso. Si è intervenuti, tra l’altro, anche in casi gravissimi di grandi obesi con un peso di oltre trecento chili.

Questi i principali motivi che hanno portato alla realizzazione  a Napoli, per la prima volta in Italia, del congresso B.E.S.T. , un fiore all’occhiello in ambito scientifico per Campania.

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