Pianura (quartiere di Napoli)
Nov 7th, 2016 | Di cc | Categoria: Municipalità
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Regione | Campania |
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Provincia | Napoli |
Città | Napoli |
Circoscrizione | Municipalità IX |
Codice postale | 80126 |
Superficie | 11,45 km² |
Abitanti | 58 362 ab. (2001) |
Densità | 5 097,12 ab./km² |
Nome abitanti | pianuresi |
Patrono | san Giorgio Martire |
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Mappa dei quartieri di Napoli |
Coordinate: 40°51?30.32?N 14°10?13.04?E? / ?40.858422°N 14.170289°EPianura (Chianura in napoletano) è un quartiere della periferia occidentale di Napoli sito a sud della collina dei Camaldoli, fino ai pressi della “Montagna Spaccata”, è stato comune autonomo fino al 1926[1].
Confina con i quartieri di periferia occidentali di Soccavo, Chiaiano, Agnano e Fuorigrotta e con i comuni di Quarto e Marano di Napoli
Etimologia e cenni storici
Il toponimo deriva dal suo territorio pianeggiante circondato da alture. Nel 1926, rientra nel piano di risanamento messo in atto nel periodo fascista, acquisendo lo status di quartiere del Comune di Napoli. Dopo essere stata IV Circoscrizione, dal 2005 insieme a Soccavo è parte della IX Municipalità del Comune di Napoli.
Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]
L’antica località di Pianura si trovava sulla via di transito per Cuma, per cui sono numerosi gli insediamenti ed i siti archeologici presenti sul territorio, molti dei quali andati perduti durante gli innumerevoli scavi, demolizioni e nuove costruzioni che hanno sventrato il quartiere. Di particolare rilievo il sito rinvenuto sotto la “masseria Monteoliveto” durante i lavori di ristrutturazione; nel sito infatti sono state scoperte fondazioni stratificate, l’ultima delle quali potrebbe essere di origine sannita.
L’attuale impianto in elevazione è di epoca medievale e si erge su moduli di origine certamente greca, su cui si trovano le mura romane in opus. Sono state, inoltre, rinvenute le vestigia di antiche terme artificiali, alimentate con il fuoco, ed in particolare le tre camere tipiche degli impianti di epoca imperiale, calidarium, frigidarium e tepidarium, completamente rivestite in alabastro.
Altro sito di un certo rilievo storico è la cava dalla quale si estraeva il piperno, materiale con il quale furono edificati centinaia di palazzi napoletani, tra i quali il mausoleo di Posillipo; questa cava, oramai dismessa da almeno un secolo, attraversa in senso trasversale la collina dei Camaldoli, sbucando a Soccavo (da cui prende il nome, e che in origine era sub Cavae). La leggenda del quartiere accenna a delle diramazioni che si estendono sino a Capodimonte, oltre a costituire un passaggio naturale di congiunzione tra le due località (Pianura - Soccavo).
Nel territorio comunale, presso il confine con Capua e l’antica Liternum vi è la Torre Lupara (sita a 80 metri s.l.m.), sorta di costruzione con sottopasso carrabile ad arco a tutto sesto incorniciato con travertino. Era punto d’intersezione di vie di comunicazione[2].
Restaurata la chiesa in onore a don Giustino Russolillo (fondatore dell’ordine dei padri vocazionisti), mèta di pellegrinaggio religioso.
Viabilità e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
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Le uscite della Tangenziale di Napoli più vicine al quartiere sono Agnano e Fuorigrotta. Inoltre il quartiere è collegato al Vomero e all’omonimo svincolo tramite un comodo raccordo. |
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Pianura è collegata al centro cittadino tramite la Circumflegrea, che tocca il quartiere con tre stazioni: La Trencia, Pianura e Pisani. |
L’asse principale del quartiere è Via Montagna Spaccata che collega Napoli a Quarto. Altre importanti strade sono Via Provinciale Napoli, che parte da via Montagna Spaccata e penetra nell’interno del quartiere, via Sartania, che collega il quartiere con Agnano e via Pisani. | |
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Le attuali autolinee predisposte dall’ANM (C11, C12, C13, C14, R6 e P8) collegano Pianura ai quartieri di Soccavo, Vomero, Fuorigrotta, Agnano, Chiaia e al comune di Pozzuoli e di Quarto Flegreo. |
Società e cultura[modifica | modifica wikitesto]
La popolazione è decisamente giovane, prevalentemente formata da giovani coppie che hanno acquistato un appartamento in zona, spinti dai prezzi accessibili e dai buoni collegamenti di cui il quartiere è servito (vedi sopra). Si tratta di pendolari che per buona metà non vive il quartiere e che, in molti casi, raggiunge altrove il proprio posto di lavoro. Specialmente i giovani, che vogliono proseguire gli studi, devono iscriversi ad istituti superiori che si trovano in altri quartieri[3].
Attività sportive[modifica | modifica wikitesto]
Fino alla stagione 2009-2010 la prima squadra del quartiere napoletano era l’A.S.D. Pianura, che militava nel campionato di Serie D 2009-2010 e disputava le gare sul campo “Simpatia”. A causa dell’abbandono da parte della proprietà, la squadra non è stata iscritta al campionato competente per la stagione 2010-2011, ma a partire dal 2012 l’A.S.D. Pianura rinasce come scuola calcio.[4] Al 2015 la prima squadra del quartiere è la Boys Pianurese militante nel campionato di Promozione, che vede alla guida il presidente Enzo Nugnes; il campo dove disputa le partite è il “Campo Astroni”, raggiungibile dalla stazione della ferrovia Circumflegrea di Pianura. Altri campi minori sono i campi “Santiago” e “Billy”, il primo raggiungibile dalla stazione della ferrovia Circumflegrea di Pianura e il secondo raggiungibile dalla stazione ferroviaria dei Pisani.
Accademia di Taekwondo del Maestro Antonio Sanges coadiuvato dal Maestro Massimo Nicolicchia, Vincenzo Zingone e Claudio Ciotola. A Pianura c’è anche un centro di ippica chiamato “Le Caselle”
Una delle tradizioni sportive di Pianura è rappresentata dal basket con diverse società che, negli anni, hanno raggiunto traguardi rilevanti. Per due volte il basket pianurese si è aggiudicato il titolo regionale con l’”Associazione Progetto Pianura” e lo “Sporting Club”, mentre il movimento cestistico senior è approdato fino alla Serie C1 nazionale.
Non meno rilevante è il movimento sportivo legato al volley maschile e femminile con due società: la “Russo2″ e il “Pianura Volley” che militano rispettivamente in Serie D e C1