Lungometraggio ” In guerra per amore”
Ott 25th, 2016 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
“In guerra per amore” è il secondo lungometraggio da regista e attore di Pierfrancesco Diliberto in arte PIf venuto alla ribalta del pubblico grazie alla trasmissione “Le Iene” nella quale conduceva inchieste “sopra le righe” e di seguito, (programma ancora in corso), con “Il testimone”.
Non sempre, anzi quasi mai, personaggi della tv riescono ad entrare nel mondo del cinema in maniera decorosa, Pif già autore del bellissimo “La mafia uccide solo d’estate”, (in autunno in Rai la serie tv dall’omonimo titolo), stupisce ancora una volta attraverso la sua semplicità nel saper cogliere vizi e virtu’ della sua terra d’origine la Sicilia.
Il tema affrontato è sempre lo stesso quello della mafia e se nella prima esperienza ci raccontava la questione attraverso gli occhi di un bambino poi divenuto adulto, questa volta alza il tiro e ci racconta l’alleanza recentemente confermata da documenti desecretati, che “gli Alleati” sbarcati in Sicilia durante la seconda guerra mondiale, decisero di intraprendere con la mafia.
Uno dei contributi più significativi, in fase di scrittura della sceneggiatura, è stato il cosiddetto Rapporto Scotten, dal nome dell’ufficiale al quale fu chiesta una valutazione della questione mafia alla vigilia dello sbarco in Sicilia. Dalla lettura emerge che gli “Alleati” valutarono tre possibilità: combattere la mafia, abbandonare l’isola al suo controllo oppure allearsi con essa: prevalse l’ultima opzione, anche in vista di un suo futuro ruolo in chiave anti comunista.
Ancora una volta Pif con la sua ironia surrealista fonde storia e finzione queste le sue parole in merito alla pellicola: “Cercavo un racconto che, mantenendo lo spirito del mio primo film, mostrasse un piccolo uomo davanti a grandi eventi storici. Un film che, nella migliore tradizione della commedia italiana, facesse scorrere su un binario parallelo una storia privata e la Storia. La nostra ambizione era dar vita - pensando con rispetto, umiltà e senso delle proporzioni – a un capolavoro come ‘Tutti a casa’ di Luigi Comencini, e abbiamo cercato di farlo con una commedia ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. Romantica, divertente ma anche amara perché mostra come un evento storico, apparentemente distante, abbia creato le condizioni per l’ascesa della mafia segnando la storia del nostro Paese”.
La trama del film prende spunto anche essa da un episodio misto di risate e destino avverso, sempre in bilico tra risata e pianto.
Anno 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale. Nella città di new York lo squattrinato Arturo vive una travagliata storia d’amore con Flora: i due si amano, ma lei è promessa sposa a un altro. Per poterla sposare, Arturo deve ottenere il consenso del padre di lei, che vive in un paesino siciliano: siccome non ha un soldo per pagarsi il viaggio, è costretto ad arruolarsi nell’esercito statunitense che sta preparando lo sbarco in Sicilia.
Il resto del film è tutto da scoprire, tra dramma e serietà della storia e guizzi istrionici accompagnati da risate amare.
Ciro Sarnataro