Gragnano Monti Lattari: critiche positive per “Maccheronica”. Promuovere il territorio partendo dalle eccellenze
Ott 25th, 2016 | Di cc | Categoria: Cronaca RegionaleTeresa Lucianelli
La promozione del territorio deve partire dalle eccellenze e deve tenere conto del rapporto tra cibo cultura ed arte. Formula vincente per “Maccheronica”, evento di qualità che si è svolto a Gragnano Monti Lattari ed ha riscosso numerose e meritate critiche positive.
Conosciuta come Città della Pasta, Gragnano vanta questa secolare produzione di alta qualità, ottenuta con la pregiata lavorazione della trafilatura al bronzo. Ne produce ed esporta la maggior quantità, specialmente i famosi maccheroni e Maccheronica, appunto, ha avuto quale obiettivo principale l’incremento della popolarità di questo territorio importante, in Italia e all’Estero.
In tanti, giunti anche da altre regioni, hanno avuto modo di conoscere la realtà di una zona che possiede una forte identità legata strettamente alla produzione tipica della rinomata pasta di alta qualità. Hanno visitato gli stand, alla scoperte delle eccellenze eno-gastronomiche e, chiaramente, hanno potuto gustare le pietanze tradizionali.
La specialità più famosa e più richiesta al Mondo, ovvero sua maestà la Pasta, è stata al centro di un articolato programma di promozione. Maccheronica ha costituito pure l’occasione giusta per conoscere le altre realtà locali, a cominciare dal vino, e per brindare allo sviluppo del territorio.
Tra i meriti di questa riuscita manifestazione va menzionato quello di avere presentato tutti insieme i marchi storici della pasta ed anche la gran parte delle etichette rappresentative dei vini riconosciuti a livello nazionale e pure internazionale. All’intero comprensorio dei Monti Lattari va poi il merito di essere riuscito a presentare adeguatamente le peculiarità di un territorio ricco di energie, produttivo e maturo per un concreto sviluppo economico e sociale.
La manifestazione ha visto uniti nel riuscito sforzo di presentare le autentiche peculiarità del territorio, produttori di pasta, esercenti, ristoratori, cantine, aziende viti-vinicole, caseifici, operatori e altre produzioni tipiche locali. Il pubblico ha apprezzato tutto questo, confermando il gradimento con una fattiva partecipazione.
“Con la sinergia istituzionale tra Regione Campania e Comune di Gragnano e con la collaborazione di tutti, abbiamo dato vita ad una kermesse di indubbio valore culturale e promozionale” - ha dichiarato visibilmente soddisfatto dei risultati raggiunti, Alfonso Longobardi, consigliere regionale e vicepresidente Commissione Bilancio.
A Gragnano Monti Lattari si è investito sul Cibo come Cultura.
Si è puntato soprattutto sulle peculiarità di promozione del “bene pasta” e del “bene vino”, ed inoltre su di un equilibrato cocktail di storia, arte, cultura, tradizione, identità, marketing territoriale e sviluppo.
Nell’occasione, è pure nata l’Associazione “Food Grania” che raggruppa per la prima volta i ristoratori del Comprensorio, con lo scopo di tutelare e valorizzare le eccellenze della zona.
“Maccheronica diventerà sempre più un punto di riferimento sui territori della Regione Campania per promuovere in Italia e nel Mondo le straordinarie meraviglie dell’Agroalimentare e del Food campano - annuncia Longobardi - integrandole anche con una offerta turistica completa che comprenda i percorsi archeologici, la cultura, il paesaggio, la sentieristica, l’accoglienza”.
Per la prima edizione, Gragnano ha proposto immagini, evocazioni della sua tradizione enogastronomica e spettacoli di qualità, nei suoi tre giorni.
La Pasta di Gragnano è un prodotto alimentare di eccellenza. È ottenuto dall’impasto della semola di grano duro con acqua della falda acquifera locale. Da ottobre 2013, a livello europeo, la denominazione “Pasta di Gragnano” è stata riconosciuta IGP, indicazione geografica protetta. Particolarità della pasta qui prodotta è la sua rugosità caratteristica, frutto della trafilatura a bronzo che la rende molto apprezzata in cucina perché meglio di qualunque altra riesce ad accogliere e trattenere sughi e qualsiasi condimento m.
Per l’occasione, tre isole espositive dedicate a tre eccellenze produttive del territorio: la Pasta di Gragnano IGP, i vini con il celebre Gragnano DOP; i prodotti caseari, soprattutto il provolone del Monaco IGP. Nel menu sono stati presentati le pennetta lardiata e pasta “ammescata” con fagioli; tubetti con patate e provola e mezzi paccheri con zucca e salsiccia; ziti alla genovese e rigatoni al ragù napoletano; tra le offerte anche la pasta per celiaci.
Nel chiostro del monastero di San Michele Arcangelo, futura sede del Museo della Pasta, è stata allestita un’arena che ha ospitato incontri e showcooking. In mostra nell’area del porticato, trenta grandi opere fotografiche dedicate alla pasta di Gragnano e realizzate da cinque artisti fotografi internazionali, specializzati nel settore.
In mostra, accostate alle opere, anche le attrezzature d’epoca utilizzate nel ‘700 e ‘800 per la produzione pastaia: contemporaneità delle opere fotografiche e storia rappresentata dagli antichi attrezzi.
Via Roma, progettata per favorire le correnti d’aria più adatte all’essiccazione della pasta che per decenni avveniva per strada, è stata sede dei pastifici, aziende viti-vinicole, prodotti caseari e tipicità dei Monti Lattari.
5 grandi fotografi, di calibro internazionale, specializzati in food photography, hanno poi interpretato la pasta di Gragnano: Mowie Kay, Beata Lubas, Lido Vannucchi, Vittorio Sciosia e Richard Haughton hanno realizzato 30 scatti fotografici per altrettanti formati di pasta di Gragnano.