Un terrorista “napoletano”

Set 10th, 2016 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Nella carriera del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, non manca proprio niente, davvero niente. Dapprima magistrato, le cui inchieste non hanno portato a nulla, se non a rovinare diverse vite e carriere. Poi si cimenta in politica, collezionando una serie di gaffe e fallimenti che mai prima si erano visti nel panorama politico, fino a giungere all’ultima folle idea: concedere la cittadinanza onoraria a un terrorista palestinese.

Dopo Ocalan e Abu Mazen questa è la volta di Bilal Kayed. Un pericoloso terrorista palestinese che ha trascorso quattordici anni nelle carceri israeliane per le sue azioni violente e gode del sostegno di un’organizzazione terroristica come Hamas, che non esita a uccidere donne, anziane e bambini israeliani.

Immediata la replica della neopresidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni e della presidente della Comunità ebraica di Napoli Lydia Schapirer che in un messaggio al sindaco scrivono: “Più volte ha manifestato l’intenzione di fare della città che amministra un laboratorio di pace e di convivenza tra i popoli e le religioni del mondo. Un’ambizione che è nelle corde di Napoli, porta di accesso e tra le grandi capitali del Mediterraneo. Ci chiediamo però come possa coerentemente raggiungere questo obiettivo se, al tempo stesso, la sua amministrazione continuerà a promuovere iniziative di segno diametralmente opposto. L’ultima delle quali il conferimento della cittadinanza onoraria al palestinese Bilal Kayed, che tutto è fuorché un uomo di pace. Si tratta infatti di un pericoloso estremista”. Le comunità ebraiche, quindi, “si ritengono attonite e preoccupate da questa iniziativa, ultima di una serie, quando oggi tutte le Istituzioni italiane sono chiamate a collaborare per la garanzia dei fondamentali valori costituzionali e a una rigorosa verifica di chi risiede e dimora nelle nostre città. Al fine di salvaguardare la storia e l’immagine di Napoli, quale città sempre attenta ai valori della vera democrazia, La preghiamo di intervenire al più presto per revocare tale iniziativa. Ben venga il suo impegno per un dialogo costruttivo, di conoscenza e di pace tra i due popoli”.

 

Intanto, fa da eco anche l’ex ministro Mara Carfagna, capogruppo di Forza Italia al comune di Napoli, che ha contestato l’ordine del giorno proposto per concedere la cittadinanza onoraria al terrorista. “Bilal Kayed è un militante del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, che predica l’antisionismo, nuova pericolosa forma di antisemitismo. In favore di Bilal Kayed si è espressa anche l’organizzazione terroristica Hamas che ha come obiettivo principale la distruzione dello Stato di Israele. Tra Hamas e Israele noi saremo sempre dalla parte di Israele”. L’amministrazione comunale ha fatto evidentemente un’ altra scelta. De Magistris ha dato l’ennesima prova della sua militanza antisraeliana. Il comune di Napoli per la proiezione del documentario “Israele – Il Cancro”, ha addirittura concesso la sala comunale in piazza del Gesù Nuovo.

Inoltre, Kayed è uno dei 700 palestinesi in detenzione amministrativa, su un totale di circa 7 mila prigionieri. Il Comune aderì alla giornata indetta nel mondo, il 24 giugno scorso, per la sua liberazione. Insomma il sindaco De Magistris ha scelto di stare dalla parte dell’odio.

 

 

Mattia Iovane

 

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