“Peculiarità della storica e sana cucina positanese”: successo per l’incontro a La Marinella
Set 11th, 2016 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionaledi Armando Giuseppe Mandile
A “La Marinella” successo dell’incontro che ha celebrato l’unione tra il territorio partenopeo e la Costiera amalfitana. In primo piano la qualità campana: interventi sull’importanza della freschezza degli ingredienti, principale tutela per la salute ed il gusto
È stato un evento decisamente riuscito quello che si è svolto a “La Marinella”, suggestiva location sul mare, in località Fornillo a Positano, del patron Giovanni Cappiello su “Peculiarità della storica e sana cucina positanese”.
La giornata dedicata alle caratteristiche eccellenze della zona ed al connubio con le specialità vesuviane, si inserisce nella serie di incontri organizzati dalla giornalista Teresa Lucianelli, dedicati alla valorizzazione delle tipicità territoriali e genuinità agroalimentari della Campania che si stanno susseguendo sul nostro territorio regionale.
Abbracciata in posizione incantevole al faraglione di Fornillo, tra gli antichi avamposti di avvistamento delle Torre Clavel e della Torre Trasita, la caratteristica location ha ospitato l’interessante incontro al quale hanno partecipato esperti di settore ed appassionati della materia, che hanno avuto tutti con un occhio di riguardo alla tutela della salute, oltre che del gusto.
“È fondamentare stare molto attenti al cibo ed evitare o quanto meno limitare l’assunzione di sostanze dannose che invece spesso ingeriamo senza nemmeno rendercene conto. Spesso i prodotti che acquistiamo non si possono definire proprio naturali. Molte aziende usano infatti fanno largo uso di conservanti, sostanze chimiche e altri additivi che, a lungo andare, risultano dannosi per il nostro organismo” - ha dichiarato il prof. Maurizio Fraticelli, docente delle Università di Camerino e di Atene, noto specialista in Medicina e Chirurgia estetica ed Alimentazione, oltre che in Terapia del Dolore.
“Freschezza e genuinità degli alimenti, incominciando dalle produzioni ortofrutticole, sono alla base di una sana e corretta alimentazione. Significativo ed imprescindibile è il contributo dei fitochimici di cui esse sono i grandi contenitori - ha sottolineato Valerio Giuseppe Mandile, esperto in eno-gastronomia - Territorio ed ambiente della Campania e più in generale del Mezzogiorno d’Italia, vantano gustosi e rinomati prodotti agroalimentari autoctoni d’eccellenza con specifiche caratteristiche che fanno la differenza, ricchi di sali minerali ed elementi microchimici ottimi per tutelare la nostra salute”.
“I raccolti dell’area vesuviana e dei Campi flegrei hanno un plus ineguagliabile, soprattutto quelli provenienti dal territorio lavico - ha evidenziato Nicola Rivieccio, giornalista e referente degli agricoltori di Campagna Amica, esperto nel settore agroalimentare - Questi prodotti hanno proprietà antiossidanti maggiormente spiccate e sono in grado di reidratare l’organismo in maniera ottimale, apportando maggiori benefici alle generali funzionalità dell’organismo; inoltre, permettono di combattere efficacemente i danni causati dal caldo”.
“I pomodori campani ed in primis il pomodoro San Marzano dop, dall’inconfondibile punto di rosso, è ricco di prezioso Licopene, antiossidante che previene malattie neoplastiche e cardiologiche e contiene vitamine A, B, C; è poi ricco, tra l’altro, di Potassio, Fosforo, Calcio - ha evidenziato Teresa Lucianelli - Il suo concreto patrimonio di vitamine e minerali costituisce un cocktail prodigioso per il benessere fisico. È un prodotto ipocalorico, quindi il suo consumo non comporta problemi di obesità, anche se assunto in notevoli quantità. Con la sua alta percentuale di acqua (93% circa) si presta inoltre ad essere una salutare bevanda, gustosa e dissetante”.
Dopo i lavori, nel corso della apprezzata degustazione, i presenti hanno potuto apprezzare il gusto e la genuinità di alcune pietanze tipicamente marinare, realizzate dalla chef Isaura Fertitta, con la collaborazione del sous-chef Giovanni Cappiello e da Liana Murolo, nel rispetto delle antiche ricette di zona.
Sia ai fornelli che successivamente, Isaura ha spiegato la preparazione di ciascuna, motivando le sue personali scelte, dettate dall’esperienza e dall’evoluzione del gusto.
Nel menù, limitato dalla reperibilità di prodotti di giornata, come sempre ha fatto la parte del leone il pescato fresco, portato abitualmente all’alba dai pescatori del posto: bruschette con alicelle e pomodorini di Nocelle; insalata di polipo verace accompagnata da una ricca varietà di delizie crude dell’orto di stagione; scialatielli alla Marinella, impastati al momento sotto gli occhi interessati ed entusiasti dei presenti, tesi unici dai frutti di mare e dalle mazzacolle; il gustosissimo totano alla positanese. L’antica ricetta vuole che il totano sia farcito con polipo, gambero di nassa, pane, capperi, olive, per la gioia del palato e dell’olfatto e pure della vista: viene infatti presentato nel suo sughetto fresco, adagiato in un caratteristico vassoio dipinto a mano con i colori tipici.
Ancora, percoche napoletane di “Mimmo Rusciano” agricoltore di Campagna Amica, immerse nella Falanghina spumantizzata Hercolaneum di Sannino da Marina e Mariangela: apprezzatissimo connubio tra la terra partenopea e le peculiarità gastronomiche della Costiera amalfitana, con occhio attento alla qualità dei materiali impiegati.
In chiusura, lo “Strudel Fornillo”: preparazione originale di Maria Magdalena Korickez, mamma vdel patron Giovanni Cappiello, di origini viennesi e positanese di adozione, con frutta locale, fresca e secca, profumato dalle note olfattive degli agrumi della Costiera.
Nota di rilievo per il servizio, garbatamente aggiuntivo di particolari storici e descrizione della specialità culinarie, aneddoti e curiosità, a cura del simpaticissimo maître Gennaro; al suo fianco i bravi Vincenzo, Catello e Dylan.