Presentato il libro di Angelica Di Giovanni ” IL GIUDICE DELLA PENA”

Nov 14th, 2009 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

giustizia.jpg    Al “Blu di Prussia”, alla presenza di  qualificati operatori della Giustizia, è stato presentato dal professor Riccio  “Il Giudice della Pena” .

Ne è autrice  Angelica Di Giovanni, Presidente del Tribunale di Sorveglianza, un Magistrato la cui attività professionale ha da sempre inciso su numerosi istituti giuridici.

Una nuova fatica,  una lucida analisi di una studiosa del diritto, lontana mille miglia dalla nouvelle vague di  alcuni suoi colleghi romanzieri e memorialisti.All’autrice abbiamo posto alcune domande .Le abbiamo chiesto da cosa sia  nata in lei l’esigenza di scrivere un libro su una materia per molti versi di scarso appeal sul grosso pubblicoIl lavoro – ci ha cortesemente risposto - vuole essere un contributo per la conoscenza e la responsabilizzazione della centralità dell’esecuzione della pena nell’ambito del processo penale. Qualunque intervento si qualifica per i suoi risultati e questo non può non valere anche per il processo penale, del quale purtroppo per la diffusa cultura del P.M. si conosce solo l’aspetto delle indagini e del primo momento operativo. Tutto il resto, già  a decorrere dalla sentenza di primo grado,  resta sconosciuto o disatteso dai più, nel dimenticatoio e nell’indifferenza totale. La cultura del P.M. va superata dalla cultura del giudice con consapevolezze etico - sociali e politiche di non poco rilievo. “

Alla domanda “Lei sa bene che le luci della ribalta e dell’attenzione si spengono quando si passa alla fase dell’esecuzione della pena, spesso negletta anche dalle migliori espressioni dell’Avvocatura. Ed  allora?”   la dottoressa Di Giovanni ci ha risposto :
“Sono giunta al lavoro nello sforzo e nella speranza di penetrare la corteccia dell’indifferenza e ormai certa, dopo tanti anni di questo lavoro, dal 1980, che solo la diffusione della cultura della pena, conseguenza della cultura del giudice, può contribuire a far comprendere e a rendere nell’immaginario collettivo la essenzialità e la necessarietà della certezza della pena che sola può dare una grossa “dritta” e diventare il volano del recupero della credibilità dell’intrero settore giustizia.”
“Non le sfugge – le abbiamo poi chiesto - che l’opinione pubblica, oggi più di ieri, i parlamentari, i mass media pongono al centro della loro attenzione l’esigenza che in uno alla rapidità dei processi si abbia la certezza della pena. E’ possibile questo?”
“Esecuzione della pena che diventa certezza della pena – ha affermato l’autrice - nel momento in cui assume i caratteri della tempestività, prontezza,attuando quella figura di pena costituzionale, così ben delineta dal legislatore costituente, retributiva ,general-preventiva, rieducativa e di prevenzione speciale . Attualmente la pena non ha l’effetto intimidatorio necessario per combattere la recidiva e l’intero sistema sanzionatorio risulta ricco di falle da tamponare immediatamente pena l’affondamento della nave.  “
Le abbiamo poi chiesto “Definito e valorizzato il campo di intervento si pone la necessità che il tutto si traduca in un concreto intervento. Ed allora quale e come?”Ed ecco la puntuale e chiara risposta dell’autrice :” Una grossa operazone culturale per far comprendere che la certezza della pena influisce sulla recrudescenza della criminalità che a sua vlta ricade sullo sviluppo sociale e sulla sicurezza dell’intera collettività. E’ un circolo vizioso, se non funziona la certezza della pena, la criminalità non resta intimidita e continua a delinquere a creare recidiva e nuova delinquenza, che allontanano sicurezza e sviluppo sociale .
La cultura del P.M. con la giustizia finora considerata un gigantesco imbuto giudiziario non possono senza certezza della pena neppure ridurre, figurarsi eliminare, la criminalità dilagante.
Le innovazioni strumentali ineriscono il potenziamento e la diffusione della cultura del giudice e della centralità della esecuzione penale ,che partendo dall’osservatorio della pena, per avere una esatta e aggiornata e puntuale conoscenza dei dati statistici, che non sono certamente solo quelli finora conosciuti,possa giungere alla configurazione del Giudice della pena,con mezzi strumenti, polizia giudiziaria e attribuzioni giuridiche innovative incidere in maniera veloce, pronta e determinata sulla criminalità.  “

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