Contro la calvizie, mangiamo mela Annurca: rassicuranti risultati dell’ultimo studio in materia
Mag 19th, 2016 | Di cc | Categoria: Cronaca RegionaleL’Annurca campana combatte la calvizie e favorisce la ricrescita di capelli sani e robusti secondo i risultati degli ultimi studi presentati alla Reggia di Caserta
di Armando Giuseppe Mandile
La tipica mela Annurca campana combatte la calvizie e favorisce la ricrescita di capelli sani e robusti: i risultati degli ultimi studi in materia e di prodotti specifici sono stati presentati alla Reggia di Caserta nel convegno che si è svolto nella Sala degli Specchi dell’Ente Provinciale per il Turismo all’interno della Reggia di Caserta.
Secondo i risultati, la melannurca presenta un contenuto altissimo di polifenoli, sostanze naturali positive e dai benefici riconosciuti, di spiccata importanza; tale fattore, insieme agli estratti procianidinici di melannurca campana Igp sulla colesterolemia, ha portato alla sperimentazione di un prodotto nutraceutico che ha la facoltà di ridurre del 28,8% la quantità di grassi presenti nell’organismo: l’AppleMetscolesterolo.
Non solo, questi estratti sono stati utilizzati per mettere a punto un prodotto anticalvizie che sarebbe di grande efficacia un composto che combatte la calvizie e consente una comprovata ricrescita e l’ispessimento dei capelli: l’AppleMets hair.
Tre anni la durata dello studio condotto dal prof Ettore Novellino e dal prof Gian Carlo Tenore entrambi del Dipartimento di Farmacia della Federico II.
L’incontro, patrocinato dall’EPT, è stato promosso ed organizzato da Coldiretti Caserta con il Consorzio di Tutela della Melannurca Campana, l’Ateneo Federico II di Napoli. Ai lavori hanno preso parte: Angelo Milo, direttore Coldiretti Caserta; Lucia Ranucci, commissario EPT; Mauro Felicori, direttore Reggia di Caserta; Maria Erminia Bottiglieri, presidente Ordine dei Medici; Ettore Novellino, direttore Dipartimento di Farmacia, Università Federico II; Diego Colaccio, direttore Sanitario Polo ospedaliero di S. Maria Capua Vetere; Rosario Cuomo e Antonello Santini, Università Federico II; Giuseppe Giaccio, presidente Consorzio Melannurca Campana; ha coordinato i lavori la giornalista Antonella D’Avanzo.Ha concluso Tommaso De Simone, presidente Coldiretti Caserta.
Nell’ambito dell’incontro si è proceduto a siglare il protocollo d’intesa tra Coldiretti Caserta e il Dipartimento di Farmacia dell’Università federiciana.
La ricerca in campo nutrizionale e farmaceutico apre nuove prospettive per le numerose imprese agricole ortofrutticole della provincia casertana dove viene coltivata da secoli.
Questo tipo di mela era apprezzata dai tempi degli antichi romani; era definita mela Orcola, ed apprezzata da allora per la sua polpa compatta e spiccatamente croccante e per il sapore fresco ed acidulo, ricco di aroma. Oggi contribuisce al 95% alla produzione complessiva di mele e circa al 4% a livello nazionale: è quindi importante per l’economia del territorio quanto lo è per la salute umana.