Bella e perduta, l’immagine filmico-onirica della Campania
Mag 15th, 2016 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
Il regista campano Pietro Marcello, sarà ospite del TIFF 2016 Transilvania International Film Festival di Cluj-Napoca (Romania), giunto alla 15 edizione, rassegna organizzata benissimo e cresciuta in maniera esponenziale di anno in anno.
Riportiamo la notizia non per fare pubblicità al regista ma perché il fim in concorso rappresenta un piccolo gioiellino della produzione filmica non solo campana ma anche e soprattuto nazionale.
La pellicola dal titolo “Bella e perduta”, è stata scelta per rappresentare l’Italia all’interno di una speciale sezione dedicata agli animali ed il cinema.
La vicenda raccontata prende le mosse da un fatto reale per poi cedere al racconto fantastico.
Tommaso Cestrone era un pastore che si era messo in testa di salvare un gioiello di architettura settecentesca, la reggia di Carditello, nel casertano. Morto di infarto la notte di Natale del 2013, a 48 anni, non ha fatto in tempo a veder realizzato il suo sogno. Il regista Pietro Marcello lo aveva incontrato per raccontarne la storia e da quel materiale è partito per realizzare una fiaba moderna in cui, dopo la morte di Cestrone, Pulcinella deve condurre al sicuro uno dei suoi bufali, altrimenti destinato a morte certa.
Dalle viscere del Vesuvio, Pulcinella, servo sciocco, viene inviato nella Campania dei giorni nostri per esaudire le ultime volontà di Tommaso, un semplice pastore: mettere in salvo un giovane bufalo di nome Sarchiapone. Nella Reggia di Carditello, residenza borbonica abbandonata a se stessa nel cuore della terra dei fuochi, delle cui spoglie Tommaso si prendeva cura, Pulcinella trova il bufalotto e lo porta con sé verso nord. I due servi, uomo e animale, intraprendono un lungo viaggio in un’Italia bella e perduta, alla fine del quale non ci sarà quel che speravano di trovare.
“Bella e perduta” è un piccolo capolavoro, recitato in italiano e campano, con protagonisti un Pulcinella interpretato da Sergio Vitolo e un vitello, e del loro viaggio simbolico verso il Nord partendo dalla Reggia borbonica di Carditello, passando per la Terra dei Fuochi e oltre.
Una “perla filmica” da vedere magari approfittando per fare un bel viaggio in Romania.
Salvatore Aulicino Mazzei