15 MAGGIO FESTA DELLA FAMIGLIA 275 MILIONI DI BAMBINI NEL MONDO VITTIME DI VIOLENZA ALL’INTERNO DELLE FAMIGLIE

Mag 15th, 2016 | Di cc | Categoria: Politica

La Giornata Internazionale della Famiglia è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui fattori che determinano la perdita delle cure parentali.  La violenza in famiglia è uno dei più grandi e gravi motivi, oltre che una delle principali cause, di disgregazione del nucleo familiare. Sono 275 milioni i bambini nel mondo[1] a essere esposti a violenza in casa, 1 adulto su 4 dichiara di aver subito abusi fisici da bambino[2] e 1 adolescente su 3 (84 milioni)[3] sono stati vittime di violenza emotiva, fisica o sessuale. Nel nostro Paese, sono oltre 91mila i bambini che hanno subito maltrattamenti (9,5% della popolazione minorile)[4] e quasi 30.000 (28.449) i bambini che in Italia vivono separati dalla loro famiglia. Il 37% per grave incapacità dei genitori nel rispondere ai bisogni dei propri figli o perché hanno subito maltrattamenti e abusi.

SOS Villaggi dei Bambini condanna fermamente ogni forma di violenza, abuso o sfruttamento del bambino. Da più di 60 anni crea e garantisce un ambiente di cura e protezione per ogni bambino, lavora per aumentare la consapevolezza su violenza e abusi, sostiene le famiglie vulnerabili. Siamo impegnati in Italia nel prevenire la violenza in famiglia con nostri programmi ma occorrono investimenti pubblici sui servizi di prevenzione e trattamento delle crisi familiari” – afferma Maria Grazia Rodriguez Y Baena, Presidente di SOS Villaggi dei Bambini Italia - “Sono gli Stati che devono proteggere i bambini da ogni forma di violenza fisica o mentale. Lo dice anche la Convenzione ONU. A partire dal 27 maggio, in concomitanza con il 25esimo anniversario della ratifica della Convenzione Onu per i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, SOS Villaggi dei Bambini aprirà le porte di tutti i suoi Villaggi al pubblico per una serie di iniziative che si protrarranno per tutto il fine settimana. Un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica e per affermare che: Nessun bambino nasce per crescere da solo”.

In Italia, tra le tipologie più frequenti di maltrattamento si trovano la trascuratezza materiale e/o affettiva (47,1% dei casi seguiti), la violenza assistita (19%) e il maltrattamento psicologico (14%)[5]. E il numero di bambini e ragazzi che vivono una costante condizione di disagio è ancora più ampio considerando anche i minorenni stranieri non accompagnati, il cui arrivo in Italia è in costante aumento.

Uno studio delle Nazioni Unite del 2006[6] ha evidenziato quanto sia diffusa la violenza nelle famiglie: punizioni corporali, violenza domestica e sessuale, lavoro minorile e molto altro ancora” - racconta Barbara Ammirati, Advocacy Advisor di SOS Villaggi dei Bambini Internazionale – “La ricerca ha dimostrato l’impatto della violenza sullo sviluppo dei bambini: dalla depressione alla reiterazione di comportamenti violenti fino alla diminuzione della capacità di divenire autonomi e indipendenti. Pertanto, porre fine alla violenza in famiglia è di cruciale importanza per i diritti dei bambini: è un obiettivo di sviluppo sostenibile importante, che prevede delle misure concrete per porre fine alla violenza contro i bambini.”.

Dallo studio del 2006 delle Nazioni Unite emerge che spesso c’è una vera e propria accettazione sociale della violenza[7]: i bambini e gli autori possono considerare la violenza fisica, sessuale e psicologica come inevitabile e addirittura normale. Eliminare e rispondere alla violenza contro i bambini è peraltro più difficile nel contesto familiare, considerato da molti come il “privato nel privato”[8]. Tuttavia, i diritti dei bambini alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla dignità e all’integrità fisica “non si devono fermare davanti alla porta di casa”.

La violenza contro i bambini è universale e ha enormi conseguenze sui bambini. La violenza, l’abuso e l’abbandono sono cause di separazione dei bambini dalle famiglie e la separazione aggrava molto spesso la vulnerabilità dei bambini e la violenza ripetuta” – conclude Ammirati – “Un bambino vittima di violenza ha una ridotta capacità di apprendere e realizzare tutte le potenzialità personali e, a sua volta, una ridotta capacità di dare un contributo positivo alla società. Le soluzioni più efficaci per mantenere al sicuro i bambini hanno a che fare con il sostenere le politiche e le linee guida che proteggono i bambini. Operatori sanitari e operatori dei servizi sociali sono eroi non celebrati a proteggere i bambini dalla violenza. Il loro impegno con gli altri attori in un sistema integrato è la chiave per realizzare buoni risultati per i bambini“.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento