Immigrazione, il Coisp ancora trascinato all’attenzione dei media per aver ripreso una foto che circola in rete da mesi, senza commenti e senza aggiunte di alcun tipo: “Ecco perché in Italia va tutto a rotoli, perché di fronte a certe problematiche drammaticamente gravi il ‘caso’ siamo noi. Che pagliacciate”
Apr 25th, 2016 | Di cc | Categoria: Sindacato“Abbiamo l’ennesima conferma di ciò che
abbiamo sempre saputo: in Italia va tutto a rotoli
perché di fronte a problematiche che stanno
mettendo in ginocchio il Paese il vero ‘nodo’
da affrontare viene considerato il fatto che il Coisp
pubblichi una fotografia che circola in rete da mesi,
senza aggiungere un commento, senza esprimere
un giudizio, senza azzardare alcuna ironia o alcun
sarcasmo, per ‘fotografare’ gli umori che, piaccia
o non piaccia, animano molti. Discutiamo da anni
di questioni veramente importanti e fondamentali
per la sicurezza connesse al fenomeno epocale
dell’immigrazione clandestina, ma l’unica cosa che
viene presa in considerazione, con l’immancabile
strumentalizzazione politica, è il fatto che
riprendiamo una foto che tutti già conoscono.
Che pagliacciata!”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale
del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia,
dopo la polemica innescatasi a seguito della
pubblicazione su Twitter di una foto che già
circolava in rete da mesi, attinente all’operazione di
salvataggio di alcuni immigrati dopo un naufragio.
Una foto che era stata pubblicata già corredata
di alcune scritte con le quali si sollevavano dubbi
in merito alla strana posizione di un uomo che nell’immagine appare quasi “emergere” dall’acqua,
“alle quali il Coisp - spiega Maccari - non ha aggiunto alcunché, non una parola o un commento o alcun
proprio punto di vista”. Una foto, questa, pubblicata dal Sindacato Indipendente come accade con molte
altre che assai di frequente vengono riprese dalla rete, o anche a volte create appositamente
per determinate occasioni, sempre con diverse finalità, che possono andare dalla semplice ironia,
come accade ad esempio con le varie vignette umoristiche cui è dedicata l’ultima pagina del CoispFlash
settimanale; all’intento commemorativo, come accade con le tante immagini a ricordo di eroi caduti
Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale - Responsabile: Olga Iembo Collaboratori: Antonio Capria
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per la Patria; al desiderio di suscitare profonde riflessioni, come ad esempio è accaduto proprio nella
giornata di ieri in occasione del 25 Aprile con la pubblicazione di una splendida immagine evocativa
dell’Italia, della sua unità, dei valori su cui essa è stata fondata e che purtroppo necessitano di essere difesi.
“Non siamo affatto nuovi alle campagne di stampa
immotivatamente dirette a danneggiarci o a farci
apparire per quel che non siamo - insiste Maccari -.
Ma non ci abitueremo mai alla gravità dei danni
che ciò causa. Colpire un Sindacato di Polizia
con menzogne che ne vogliono mettere in
discussione l’onestà ed i valori fondanti significa
additare gli stessi Poliziotti come persone indegne.
E’ una cosa gravissima, da irresponsabili, e basata
sulla bugia e sull’inganno. Se questa discussa
fotografia meritava l’attenzione di certa autorevole
stampa forse ciò avrebbe dovuto significare
capire da dove proveniva, chi ne è stato il vero
autore, e perché aveva già avuto tanto seguito.
I Poliziotti, assieme alle altre Forze dell’Ordine,
sono quelli che fanno più di tutti per gli
immigrati: sono quelli che salvano loro la vita
in mare o in qualunque altro posto, quelli
che tentano di contenere tutti i problemi
che sorgono fin dal loro arrivo, quelli che
portano giocattoli e caramelle nei campi
profughi, quelli che non hanno turni o orari
e continuano a correre di qua e di là
al manifestarsi di ogni problema, quelli che subiscono anche la violenza e la ritrosia di molti di loro,
quelli che impazziscono perché su 1000 sbarcati 990 non vogliono farsi identificare, quelli costretti
a denunciare 116 volte l’immigrato che non ha ottemperato un foglio di via emesso nei suoi
confronti un anno fa e continua a vivere in Italia senza fissa dimora e grazie a espedienti
delinquenziali (si vadano pure a leggere le dichiarazioni del Questore di Venezia pubblicate ieri),
e potremmo continuare a lungo. I problemi legati al massiccio fenomeno immigrazione sono ben
altri di una foto, e quelli relativi alla sicurezza in materia stanno diventando insormontabili
a causa di una gestione che fa acqua da tutte le parti e che ci lascia soli a gestire questioni rispetto
alle quali non abbiamo i mezzi, i numeri, le risorse e gli strumenti legislativi e amministrativi idonei.
Perché per una volta non si tenta di affrontare e approfondire questioni tecnico operative
fondamentali sforzandosi di mettere da parte la politica invece che rompere le scatole a chi lavora
il triplo degli altri con queste cretinate?”. Gaetano Iaia