Giordano Bruno ricordato a Napoli, antico timore o moderna eresia?
Feb 17th, 2016 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
Chi conosce la storia della città di Napoli, sa bene che essa è intessuta di un misto di religione, magia esoterismo. I più grandi personaggi di tutti i tempi sono passati per Napoli e non è sicuramente un caso che lo abbiano fatto accompagnati da un alone di mistero.
Non fa eccezione Giordano Bruno, filosofo, scrittore e frate domenicano originario di Nola che fu arso a Roma nella piazza di campo de’fiori bollato come eretico. In quella stesso luogo proprio al centro della piazza una statua del frate campeggia a perenne monito.
Il Dio di Giordano Bruno è da un lato trascendente, in quanto supera ineffabilmente la natura, ma nello stesso tempo è immanente, in quanto anima del mondo: in questo senso, Dio e Natura sono un’unica realtà da amare alla follia, in un’inscindibile unità panteistica di pensiero e materia, in cui dall’infinità di Dio si evince l’infinità del cosmo, e quindi la pluralità dei mondi.
La dottrina di Giordano Bruno fu chiaramente avversata dalla Chiesa in quanto rifiutava il concetto cristiano di trinità in favore di una visione panteistico-pagana dell’universo. Nonostante questa avversione, dopo la sua morte avvenuta nel 1600, le sue idee continuarono a circolare in tutta Europa. Giordano Bruno fu l’emblema di una delle tante rivoluzioni avvenute in seno alla Chiesa.
La sua dottrina come apprendiamo dalle parole del regista Afro De Falco, autore del documentario: “Giordano Bruno e i Rosacroce”, che verrà proiettato nel corso della serata, sarebbe stata sposata in pieno dal misterioso ordine dei Rosacroce che solo 14 anni dopo la sua morte avrebbe fatto parlare di sé dando alle stampe una serie di “Manifesti” nei quali si proponeva una riforma politico-spirituale che aveva molti punti in comune con la filosofia bruniana e per la cui attuazione si chiedeva l’appoggio ai governi d’Europa.
Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, l’appuntamento è per mercoledì 17 febbraio a partire dalle ore 16:00 nella sala del Capitolo del complesso di San Domenico Maggiore.
Saranno presenti ed interverranno: Clementina Gily, Professore associato di Educazione all’Immagine Università Federico II di Napoli, Salvatore Forte, membro del Centro Studi Rosacroce e socio fondatore dell’A.S.C.I. (Associazione Scuola di Cinema di Napoli), il regista Francesco Afro de Falco, per il Comune di Napoli l’Assessore alla Cultura Nino Daniele ed il Consigliere Francesco Vernetti.
Giannola Raffaele