Innamórati di Napoli con gli Innamoràti di Napoli visita con Giuseppe Ferraro e Filosofia Fuori le Mura Complesso San Domenico Maggiore
Feb 12th, 2016 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli
Innamórati di Napoli con gli Innamoràti di Napoli, visite guidate con ciceroni illustri che mette in luce le strade e i monumenti di Napoli raccontati da un nuovo punto di vista. Iniziativa promossa dal Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e al Turismo da un’idea di Maurizio De Giovanni. Giuseppe Ferraro, con la scuola Filosofia Fuori le Mura ha il compito di far viaggiare gli innamorati attraverso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore. Il viaggio inizia alle ore 10.30 dalla Piazza San Domenico Maggiore.
Siamo al complesso monumentale di San Domenico, che per quasi tutto il ‘500 fu sede della stessa università. L’anno della sua fondazione dell’università è lo stesso della nascita di San Tommaso, 1224.
Il complesso di San Domenico custodisce nell’immaginario della Città i nomi della filosofia di San Tommaso e di Giordano (Filippo) Bruno. La filosofia che nasce a Napoli come cura di sé ed espressione di stili di vita diventa “istituzionale”. Si doveva rispondere alla cultura per un verso quella dell’Impero e per un altro quella Sacra della Chiesa. “Virgiliana Neapolis” resta come un riconoscimento e un abbandono di quella sapienza magica che aveva tanta ascendenza sulla popolazione e sulla configurazione delle scuole che univano conoscenza e relazione, rifugio di quiete e scelta di vita. Non durerà per molto, Giordano Bruno riprenderà quella via, marcando nel modo più estremo il contrasto ancora oggi presente tra una cultura nord europea e una greco latina del mediterraneo.
Il complesso di San Domenico custodisce nell’immaginario della Città i nomi della filosofia di San Tommaso e di Giordano (Filippo) Bruno. Tommaso insegnò in quella sede dal 1271 fino a quando si chiuse in se stesso, dichiarando tutta “paglia” quanto aveva prodotto fino a quel momento. Tommaso ha lasciato un corpo scritto di valore supremo per la Chiesa. Ha privilegiato la lezione di Aristotele nell’impegno di portare la Teologia alla definizione di scienza sacra. Un impegno istituzionale che inaugura anche un modalità di esposizione e perciò di strumenti di ricerca del tutto nuova. Le “Discussioni”, le “Argomentazione”, le “Interpretazioni” segnano un passaggio degli Studi che ancora resta attivo nelle modalità di apprendere e istruire dell’Accademia.
Giordano Bruno “abitò” il Convento di San Domenico nella parte “popolare”, un vero e proprio “collegio” di studi, rappresentato dal complesso che oggi è acquisito all’Istituto Casanova. Due figure, Tommaso e Giordano, che esprimono questa Città nei suoi estremi indirizzi.
La scuola Filosofia Fuori le Mura seguirà le loro tracce in due tappe. La prima il 14 febbraio a partire dalla piazza di San Domenico. È il giorno dedicato all’amore. Si comincia ricordando Partenope, Sirena dell’Amore, come è sentita in questa Città. L’obelisco della piazza ne riporta la figura, Matilde Serao ne descrive l’intima presenza per le strade e attraverso l’anima napoletana. La voce di Goethe dal suo diario di viaggio, farà fa guida per spostarsi in quel palazzo accanto a quello del suo soggiorno, per ricordare un delitto odioso contro l’Amore, l’uccisione di Maria D’Avalos e di Fabrizio Carafa a “opera” del “principe del madrigale” don Carlo Gesualdo da Venosa.
Il viaggio prosegue all’interno del complesso monumentale, raggiungendo la sala antistante il Chiostro delle Statue, dove Tommaso teneva le sue lezioni. Ci si sofferma a parlare della storia di quel luogo e delle sue suggestioni, aprendo la sua Summa Teologiae alla parola “Amore”, ne verrà una discussione, seguendo alcune argomentazione, provando a riprendere l’altra voce, “Misericordia”, giusto nell’anno in cui la Chiesa di Papa Francesco gli dedica il Giubileo.
La tappa successiva sarà di Giordano Bruno. E sarà come riprendere un cammino nell’intimità della Città Napoli, tema principale per quest’anno della scuola Filosofia Fuori Le Mura.