Un viaggio nelle viscere di Napoli

Nov 6th, 2009 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Ancora una volta la beneficenza fa rima con la cultura e, perché no, il divertimento. Merito dei Leo clubs Napoli Castel Sant’Elmo, Frattamaggiore e Napoli Floridiana che, rispettivamente presieduti da Paolo Conte, Gabriella Russo e Maurilia Manna, hanno organizzato una specialissima visita a Napoli Sotterranea devolvendo il ricavato ad una casa famiglia. L’evento, cui ha partecipato anche Giovanna Caianiello, presidente del distretto Leo 108 Ya, come tutte le iniziative firmate Leo, ha voluto fare dell’associazionismo uno strumento meritorio; e per l’occasione si è scelto di rendere omaggio alla millenaria storia della città all’ombra del Vesuvio, con un’escursione brillante e spumeggiante, attraverso i sovrapposti e pressoché infiniti merletti che la “nobildonna” cela sotto la sua impolverata e spesso maltrattata veste. L’espressione “we serve”, che è dietro tutti i progetti della celebre associazione, si è concretizzata in questa esaltante esperienza, tra le viscere di una città ricca di mistero, di tradizioni millenarie, di costumi unici al mondo; e allora via, nel ventre aperto di Napoli, dove l’opera dell’artista Maurizio Travaglini dà il benvenuto ai visitatori, un sole che è perfetta sintesi dell’onirica ambiguità della città e della sua storia. Il viaggio inizia al 68 di piazza San Gaetano dove Massimiliano, una delle guide del nutrito e preparato team dell’associazione Napoli Sotterranea, inizia a raccontare la storia della città, poi, attraverso il “pittoresco” ingresso in un basso di vico Cinquesanti, prende il via il viaggio nel cuore di Napoli, a quaranta metri di profondità, “appena” sotto le vocianti e caratteristiche vie del centro storico, in un mondo a parte, forse ancora inesplorato, cristallizzato nella sua quiete, dove ogni epoca ha lasciato un’“indelebile traccia” sulle mura di tufo giallo che lo racchiudono. Un viaggio per scoprire Napoli sotterranea e il leggendario teatro romano, tra cisterne abbandonate, cunicoli stretti e misteriosi, una spirale di centotrentasei ripidi gradini, storia e storie umane, con un ospite d’eccezione a narrare del simbolo della napoletanità nel mondo, Pulcinella; al teatrino di guarattelle e alla celebre maschera nera ha dato vita il grande Brunello Leone, l’artista di fama mondiale per le sue performance artistiche contemporaneamente divertenti, filosofiche e curatissime. Proprio dove sono passati architetti greci e romani, dove poeti e imperatori si sono esibiti, dove vicerè e lazzaroni hanno camminato, dove si raccoglieva la gente per sfuggire ai bombardamenti, dove fino a qualche tempo fa una famiglia viveva, turisti e cittadini possono oggi vivere un’esperienza senza tempo, in tutti i tempi. Ben diciassette leo clubs e due lions clubs hanno aderito all’iniziativa; più di settanta quindi i partecipanti che, dopo l’entusiasmante visita, sono stati ristorati da un delizioso buffet con dolci, taralli e liquori tipici, come il Tufello.

Rosaria Morra

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