Assemblea Nazionale di Sos Impresa alla Casa del Giovane di Pianura
Nov 16th, 2015 | Di cc | Categoria: I Municipalità, MunicipalitàCreare un fronte comune per combattere la criminalità. Modificare le legge e adottare nuove strategie associative. Sono alcuni degli elementi al centro del dibattito dell’Assemblea Nazionale di Sos Impresa che si è svolta lunedì 16 novembre alla Casa del Giovane di Pianura, un bene confiscato alla camorra.
Dopo i saluti di Nino Busà di Sos Impresa, padre Vittorio Zeccone dell’associazione San Mattia che gestisce il bene e di Ciro Biondi a nome del coordinamento provinciale di Libera, sono stati introdotti i lavori da Luigi Cuomo.
“Per un maggiore coinvolgimento del fronte del racket – ha dichiarato Cuomo - è necessario anche una revisione del linguaggio. Abbiamo bisogno di ragionare in forme, modi e termini più convincenti. In venti anni dalla nascita del movimento è aumentato il racket e l’usura. È evidente che nella città di Napoli c’è un’evidente recrudescenza criminale. Come movimento antiracket e antiusura una specie di ponte: ci sforziamo di far collaborare i cittadini con le istituzioni, non solo i cittadini che subiscono direttamente. Stiamo avanzando proposte in un documento disponibile online”.
“Uno degli aspetti da approfondire è il reinserimento del denunciante – dichiara lino Busà - Dobbiamo fare in modo che il coraggio non venga ad essere un ostacolo. Lo Stato deve aiutare le persone a restare sul luogo e continuare a lavorare”.
“In Campania ci sono stati significativi passi in avanti ma c’è bisogno di più collaborazione”. Ha detto Franco Malvano, commissario regionale antiracket. “Alcuni sindaci – ha continuato il commissario - non conoscono ancora i beni confiscati assegnati negli ultimi dieci anni. Investire nelle forze di polizia ma fare di più. Trenta progetti sono stati approvati in vari comuni ma sono ancora pochi”.
Ha concluso l’Assemblea il prefetto Santi Giuffrè, commissario nazionale Antirackete e Antiusura. “Non ci si deve fermare ai successi ma si guardi seriamente al futuro. Abbiamo fatto tante cose. Oggi sentiamo la volontà che anche il legislatore si esprima su alcune problematiche tecniche e sociopolitiche. C’è l’esigenza di parlare ad un mondo più ampio fatto di piccoli imprenditori e di piccoli commercianti. È necessario l’aiuto al di là del sostegno a chi denuncia”.