“IL FINE DELLA VITA E’ NELL’INCONTRO CON IL SIGNORE”
Nov 15th, 2015 | Di cc | Categoria: Religione
Antonio Botta
Nell’ ambito delle iniziative programmate per celebrare il 60° anniversario della fondazione dell’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Casoria, si è svolta il 14 Novembre scorso , in una gremita sala delle conferenze, una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale della Diocesi di Napoli, S. E. mons. Lucio Lemmo. Nel porgere il saluto al Vescovo, il direttore generale dell’Ospedale, fratel Carlo Mangione (dell’ordine religioso dei Camilliani dai quali la struttura sanitaria è gestita), ha evidenziato che il traguardo dei 60 anni rappresenta un ulteriore stimolo per recuperare il senso di appartenenza dell’intera comunità ospedaliera, da sempre impegnata, nello spirito di servizio del carisma camilliano, nella cura fraterna e nel sostegno premuroso e amorevole dei malati e dei più bisognosi. E’ quanto ha affermato anche il Celebrante che, nella parte iniziale dell’omelia, ha definito il Presidio ospedaliero “perla della Città di Casoria”, in cui tutti coloro che vi operano, padri camilliani, personale sanitario e volontari, si adoperano non solo per la guarigione degli infermi, ma anche per la riabilitazione della dignità della persona. Prendendo, poi, spunto dai brani della Sacra Scrittura proclamati durante la liturgia della Parola, vertenti sulle realtà ultime della storia, il Vescovo ha spiegato che le espressioni iperboliche e le immagini apocalittiche del testo evangelico di Marco non devono destare paura e angoscia, ma speranza e grande serenità perché il senso da trarne è “l ‘incontro con il Signore”; Egli, ha puntualizzato, “è il fine della nostra vita, la meta verso cui orientare il nostro cammino terreno. Quindi, il punto focale su cui riflettere non riguarda la fine, ma il fine della nostra esistenza, ossia l’ incontro con il Signore.” A tal proposito, ha posto in rilievo che l’incontro non avviene unicamente quando sopraggiunge la morte, “ma in ogni momento della nostra vita”. Infatti, ha spiegato il Presule, “il Signore è già venuto, il Regno di Dio è già presente in mezzo a noi” Come e quando Dio si presenta a noi? Ecco la risposta di Lemmo: “Si rivela in ogni persona che ci è accanto, in particolar modo nel volto dei sofferenti, degli ultimi, dei bisognosi, dei senza speranza.” L’atteggiamento, allora, nei riguardi del Signore che viene incontro a noi attraverso i fratelli, ha sottolineato il Vescovo, è quello dell’accoglienza, della condivisione, dell’amore fattivo, non dell’indifferenza e della chiusura (“Avevo fame e mi hai dato da mangiare”, avevo sete e mi hai dato da bere”, ero pellegrino e mi hai accolto…). “Occorre, allora, allenarsi all’incontro finale con Gesù, incontrandolo con cuore aperto e disponibile in ogni persona che ci vive accanto. In realtà l’uomo è una creatura relazionale, nessuno è un’isola, per questo bisogna restituire dignità alla relazione, qualificarla, valorizzarla, senza ridurla, come capita sovente, a incontri formali, di convenienza, opportunistici, stabilendo, invece, rapporti autentici, fondati sull’amore, in ogni contesto. All’incontro finale con il Signore ci si prepara, dunque, vivendo in famiglia, con gli amici, nell’ambiente lavorativo, nel condominio, in parrocchia, esperienze interumane significative, positive, intessute di sentimenti di amicizia sincera, di misericordia, di bontà, dando spazio e tempo, senza fretta, all’ascolto attento, alla condivisione, gioendo con chi gioisce e soffrendo con chi soffre. E’ così che il giudizio di Dio, alla fine della nostra vita, si trasforma in un abbraccio commovente.”
Alla fine della Messa, animata dal coro delle suore sacramentine di S. Cristina Brando, si è svolta una fiaccolata all’ingresso dell’ ospedale con benedizione della lapide che sarà posta sulla facciata della struttura. A seguire, da segnalare gli interventi dell’on. Lello Topo, Presidente della quinta Commissione Sanità della Regione Campania, e del Commissario Prefettizio del Comune di Casoria, dott.ssa Silvana Riccio. La serata si è conclusa in un clima di gioia con un delizioso buffet nei locali del poliambulatorio.