Giornata di festa per le Forze Armate Italiane

Nov 4th, 2009 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

La giornata odierna ci conduce con la memoria alla grande guerra (1915-1918) con il sacrificio che i nostri avi hanno compiuto per la madre Patria.

Un giorno che negli ultimi anni, per volere del predecessore dell’attuale Presidente della Repubblica, rivede la sua importanza ed evidenza.

Proprio quel 4 Novembre 1918, la prima guerra mondiale aveva termine, lasciandosi una scia di sangue indelebile per l’Italia.

Quegli eroi che nel fior fiore degli anni della loro giovinezza hanno dato la vita per una causa, per un ideale, per uno stile di vita migliore, vengono oggi ricordati in forma solenne con gli onori militari da parte del Capo dello Stato.

La cerimonia odierna vedrà impegnato il Capo delle Forze Armate, in primis nella deposizione di una corona d’alloro ai Caduti del Quirinale, dopodiché al Milite Ignoto all’altare della Patria.

In alcuni centri la cerimonia verrà celebrata in corrispondenza con la giornata domenicale dell’otto Novembre, al fine di poterne permettere a tutti la partecipazione.

In concomitanza con la commemorazione dei caduti, coincide la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Ma se di per se l’Italia, secondo la sua carta costituzionale ripudia la guerra come mezzo di offesa, ciò non toglie che debba difendere il proprio onore e portare ovunque occorra la pace, in particolar modo in teatri internazionali, dove i soprusi e l’illegalità ne fanno da padrona. Ed è proprio in questo contesto che i nostri soldati, in tempo di pace, si trovano ad operare con  professionalità ed amore. Ed è lì, in quelle terre lontane, che ai giorni nostri il tricolore sventola , portando ove occorra pace ed umanità. Ma quel tricolore non unisce in alcune circostanze un popolo che dal nord al sud si identifica con una sola madre. Nostro malgrado, dopo 148 anni di Unità Nazionale, sorgono ancora, purtroppo non di rado, casistiche razziali antecedenti al 1861, senza soffermarsi sull’unico scopo che tutti dovrebbero perseguire, la libertà ed il vivere in pace di un popolo.

Ai giorni nostri, gli eroi ed i caduti per la Patria, non mancano. Tra i nostri militari impegnati in missioni di pace all’estero, si mietono non poche vittime. La strage di Kabul, ha fatto rivivere nei ricordi di tanti reduci del secondo conflitto bellico, il riecheggiarvi di momenti terribili legati alle sofferenze ed alle angustie patite.

Ieri il Capo dello Stato ha visitato il Contingente italiano in Libano, portando loro parole di conforto e gratitudine per l’impegno e l’onore prestato all’Italia in terra straniera.

Non tralasciamo però il valore etico della ricorrenza. Ricordiamo coloro che hanno combattuto sino a donare la propria vita. Il pensiero volge riverente, senza ripetizioni o aforismi di sorta, alle nuove generazioni, che in un mondo ormai, dove i valori per i quali quegli eroi si son battuti, tendono a venir meno e sgretolarsi.

 

 

Stefano Galdi

 

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